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Binks: “La trafila nel Tottenham e l’esperienza di Montreal mi hanno fatto crescere molto, anche a Bologna mi trovo benissimo”

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Fra i protagonisti rossoblù intervistati durante la 36^ puntata di Bfc Week, il nuovo appuntamento settimanale di Bfc Tv che racconta il Bologna a 360 gradi, c’è il difensore Luis Binks, piacevole scoperta alla prima esperienza nel nostro campionato. Ecco le dichiarazioni rilasciate dall’inglese classe 2001, cresciuto nel Tottenham e transitato anche da Montreal prima di approdare sotto le Due Torri:

Da Gillingham a Londra – «La mia infanzia è stata tranquilla e con tanto calcio, insieme ai miei genitori, la mia sorellina e il resto della famiglia. Ho cominciato col Tottenham quando avevo 7 anni e sono rimasto lì fino ai 18, quindi tanto tempo. A 15 anni mi sono trasferito stabilmente a Londra e ci ho vissuto nei tre anni successivi. Per me è stato bello, ho vissuto con altri giocatori e due di loro erano di Gillingham come me, quindi è stato facile. Oltretutto Londra non è neanche troppo lontana da casa».

Da Londra a Montreal – «Volevo giocare a livello professionistico, a Montreal l’allenatore era Thierry Henry ed è stato un fattore importante nella mia scelta. In più c’erano buoni calciatori che avevano giocato in Europa, come Bojan e Wanyama. In generale è stata un’esperienza che mi ha dato molto, non è stato facile trasferirsi dall’altra parte del mondo a 18 anni ma mi è servito per imparare e crescere più in fretta».

Da Montreal a Bologna – «Qui mi trovo davvero bene, ormai mi sono ambientato e devo dire grazie ai compagni di squadra e allo staff. Ho legato in particolare coi ragazzi che parlano inglese, Aaron, Jerdy, Mitch, Skov quando c’era, tutti mi hanno aiutato nell’inserimento. Hickey in particolare, è delle mie parti: anche io ho origini scozzesi e abbiamo molto in comune».

Luis fuori dal campo – «Vivo qui con la mia ragazza, è venuta con me da Gillingham. È bello averla al mio fianco, e anche la mia famiglia viene spesso. Abito in zona centro e c’è sempre qualcosa da fare, che sia una passeggiata o un po’ di shopping. La macchina? È difficile guidare dal lato opposto della strada, ma mi sto abituando (sorride, ndr)».

Un messaggio ai tifosi – «Voglio salutarli e ringraziarli per come mi hanno accolto, speriamo di finire bene la stagione».