Fenucci:

Fenucci: “Bene Italiano e la squadra, siamo sulla strada giusta. Avanti con Sartori e Di Vaio, per il Dall’Ara è dura senza l’aiuto del Governo”

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Questa mattina all’Oratorio di San Giovanni Battista dei Fiorentini, a margine della conferenza stampa di presentazione della rinnovata partnership tra il BFC e Banca di Bologna, l’a.d. del club felsineo Claudio Fenucci ha risposto alle domande dei giornalisti presenti, toccando i principali temi d’attualità in casa rossoblù. Di seguito, suddivise per argomenti principali, tutte le sue dichiarazioni.

Rodaggio e stabilizzazione – «Ci aspettavamo qualche difficoltà iniziale derivante dal cambio di allenatore: Italiano ha sempre ottenuto risultati, ma quando in un gruppo si porta una diversa proposta di gioco serve tempo. Le ultime vittorie ci danno conforto, adesso siamo sulla strada giusta e in linea con le aspettative. L’obiettivo primario è sempre quello di far divertire i tifosi attraverso un calcio propositivo, e siamo contenti del lavoro svolto dal mister e dal suo staff, così come della squadra che si è messa a loro disposizione col massimo impegno».

Un’esperienza formativa – «La partecipazione alla Champions League rappresenta uno step di crescita per tutti, anche se non siamo ancora riusciti ad ottenere una vittoria che avremmo meritato, in particolare all’esordio contro lo Shakhtar. Come società ci siamo mostrati sul pezzo, preparati: l’organizzazione delle gare è stata perfetta, la stessa UEFA ce l’ha riconosciuto. L’aumento del valore dei calciatori? Non è quello che ci interessa maggiormente, più che all’aspetto economico siamo interessati alla crescita sul campo».

Nessun sold out europeo – «Il calendario non ha portato al Dall’Ara squadre di grido che muovono molto pubblico. Con Real Madrid e Liverpool, per intenderci, sarebbe stato diverso. E forse noi potevamo pensare ad una politica dei prezzi diversa».

C’è anche Karlsson – «Il gol segnato da Jesper a Roma ci ha reso tutti felici, soprattutto per lui era importante trovare una prestazione d’impatto positivo. Il ragazzo ha qualità, lo dice la sua carriera, ma spesso per gli attaccanti non è facile acclimatarsi nel nostro calcio. Lui però si è sempre allenato con impegno e da grande professionista, e adesso vedremo se questo gol può rappresentare una svolta».

Gennaio non è lontano – «Sartori e il suo team stanno osservando giocatori e ci faremo trovare preparati, ma per ora non abbiamo pianificato nulla. L’organico attuale è molto ampio e ci è servito, perché purtroppo siamo la squadra con più infortuni traumatici della Serie A, inoltre questa strategia si era resa necessaria considerando l’alto numero di partite. Durante il mercato di riparazione, se ci sarà bisogno, penseremo a come migliorare ulteriormente la rosa. Le voci sui big? Non ci saranno uscite importanti a gennaio».

Dall’ara, senza aiuti si fa dura – «Voglio essere molto chiaro e trasparente nei confronti dei tifosi: senza interventi del Governo, i lavori di restyling del Dall’Ara difficilmente partiranno. Come tante altre opere pensate prima del COVID, anche questa operazione ha subito dei rincari. L’iter amministrativo non è stato ancora completato, manca poco, ma il problema è soprattutto economico: senza strumenti di supporto finanziario che arrivino dal Governo in vista degli Europei 2032, sarà difficile pensare di poter concludere il progetto».

Tornare in Europa – «L’intenzione è di vincere tutte le partite, affrontandone una per volta, a partire da quella con la Lazio alla ripresa del campionato».

Avanti con Sartori e Di Vaio – «Abbiamo sempre privilegiato la continuità aziendale, e con Giovanni e Marco il rapporto è di reciproca soddisfazione: arriveremo alla definizione dei contratti e quando sarà tutto ultimato lo comunicheremo».

Rumors sulla Roma – «Nessuno mi ha cercato, e comunque sto bene qui al Bologna e ci resto, sempre che Joey non mi cacci (sorride, ndr)».

Foto: Alessandro Sabattini/Getty Images (via OneFootball)