12/11/2025
Fabio Cassanelli
News, OneFootball

Fenucci: “Dalla stabilità al salto di qualità, dieci anni per rifare grande il Bologna. Ora piedi per terra ma alimentando la fiamma dell’entusiasmo”

Tempo di Lettura: 2 minuti

Questo pomeriggio Claudio Fenucci è stato intervistato a Casteldebole da Sky Sport, e rispondendo alle varie domande di Valentina Mariani ha analizzato la crescita e il momento d’oro del Bologna, ora alle prese con alcuni infortuni pesanti e atteso dopo la sosta dall’insidiosa sfida esterna contro l’Udinese. Di seguito, suddivise per temi principali, tutte le dichiarazioni rilasciate dall’a.d. rossoblù.

Si ferma anche Cambiaghi – «Nicolò ha accusato un problema in allenamento con la Nazionale, non ci voleva perché in quel ruolo abbiamo già Rowe ai box. Sapevamo che in una stagione lunga e con quattro competizioni sarebbe potuto nascere qualche problema, e per questo abbiamo costruito una rosa profonda».

Famiglia, lavoro e risultati – «Il merito dei risultati è della grande professionalità del mister e del suo staff e di questo gruppo di giocatori, che lavorano con grande intensità durante la settimana e dove tutti migliorano sia individualmente che nella partecipazione al collettivo. Il clima che si è instaurato all’interno dello spogliatoio è quello di una famiglia sportiva e anche questo incide, aumentando nel contempo la simbiosi con la piazza».

Dalla B all’Europa – «Il nostro percorso parte dieci anni fa in Serie B. Inizialmente l’obiettivo è stato consolidare la categoria, e questo ha comportato la necessità di prestare particolare attenzione a dinamiche finanziare che consentissero al club di trovare stabilità e prepararsi al salto. I risultati sportivi sono poi migliorati con l’arrivo di Sinisa Mihajlovic, e questo ha portato un aumento degli investimenti. Sartori e l’attuale gruppo di lavoro hanno fatto arrivare a Bologna dei giocatori che, prima con Motta e poi con Italiano, sono ulteriormente cresciuti e ci hanno permesso di collocarci in una situazione di classifica che per il club non era abituale».

Italiano, crescita e indennità – «Il mister l’anno scorso è stato bravo a inserirsi in un nuovo ambiente portando la sua idea di un calcio moderno ed europeo. Sta svolgendo un grandissimo lavoro nella formazione e nella crescita dei giovani calciatori, perché una società come la nostra può comprare elementi di qualità che però necessitano di un percorso prima di potersi affermare».

Piedi per terra… – «Siamo allenati a gestire i momenti positivi, continuiamo a ragionare una partita per volta. La prossima sfida sarà a Udine, una trasferta sempre complicata contro una squadra che sta facendo bene: dobbiamo concentrarci solo su questo, senza pensare a quanto sarà lungo il campionato».

…ma alimentando il fuoco – «Per cosa firmerei? Per una vittoria a Udine, intanto. Poi, anche se magari va in contrasto con quanto ho appena detto, per poter riconoscere alcuni bonus individuali legati ai risultati. Siamo in lizza in quattro competizioni, gli obiettivi che si possono raggiungere sono tanti ed è giusto che la fiamma che sta entusiasmando la città resti accesa».

Foto: Alessandro Sabattini/Getty Images (via OneFootball)

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