Bologna bastonato ad oltranza: Fenucci sanzionato per la prima volta in 26 anni di carriera. La signorilità non paga

Fenucci: “Legati a Mihajlovic, a breve incontri per parlare dei rinforzi. Sarà un altro mercato particolare, più che vendere conviene investire”

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Intervistato questa mattina da Rai Radio 1 nel corso della trasmissione Radio anch’io sport, Claudio Fenucci ha toccato tutti i principali temi d’attualità in casa rossoblù e non solo. Da Bologna-Juventus al futuro di Sinisa Mihajlovic, dal prossimo mercato al nuovo Dall’Ara, dal mancato ingresso dei fondi nel calcio italiano al messaggio lanciato ieri in favore di Patrick Zaki, ecco le dichiarazioni rilasciate dall’amministratore delegato del club felsineo:

Una serata da dimenticare – «Bologna-Juventus è stata sicuramente una brutta partita, speravamo di dare una soddisfazione finale ai tifosi dopo un campionato di alti e bassi. In generale potevamo fare un po’ meglio ma anche peggio, perché non siamo mai stati in lotta per non retrocedere, a differenza di altre squadre attrezzate come noi o anche di più. La gara era molto sentita dai nostri tifosi, che avevano anche organizzato un incitamento particolare, e mi dispiace molto per loro e per il presidente Saputo che era presente allo stadio».

Nessun dubbio: avanti con Sinisa – «Mihajlovic ha un rapporto particolare con noi e siamo molto legati alla persona oltre che all’allenatore, per tutto ciò che abbiamo vissuto insieme. Lui ha un contratto per altri due anni e non c’è nulla in discussione: come tutti vuole riflettere qualche giorno dopo il campionato e ai primi di giugno abbiamo appuntamenti per discutere su come rafforzare la squadra».

Adesso è meglio comprare che vendere – «Dopo una stagione di alti e bassi, in questi giorni la proprietà ci ha ribadito la volontà di rinforzarci ulteriormente e ne parleremo con lui, cercando di migliorarci dove possibile e approfittando del fatto che il prossimo mercato sarà ancora particolare, l’ultimo condizionato dal COVID. La situazione economica complessiva del calcio europeo e italiano potrebbe determinare un’ulteriore riduzione dei valori di trasferimento dei calciatori, quindi probabilmente in questo momento conviene investire piuttosto che valorizzare sul mercato i talenti che comunque quest’anno si sono messi in luce, perché non scordiamoci che il Bologna è stato fra le squadre più giovani della Serie A».

Nuovo Dall’Ara, avanti spediti – «Il problema del rinnovamento degli stadi da ristrutturare appartiene a tutto il calcio italiano, che ha impianti arretrati come in nessun altro Paese calcisticamente evoluto. Noi siamo a buon punto, abbiamo già strutturato l’operazione di finanziamento col Credito Sportivo e in questo momento ci troviamo in conferenza dei servizi decisoria: a settembre dovrebbe arrivare il via libera e poi si partirà con la gara di appalto. Stiamo lavorando molto bene col Comune, il nostro azionista con le sue risorse garantisce la fattibilità dell’operazione e ora, avendo identificato il sito dell’impianto provvisorio nell’area limitrofa al parco alimentare FICO, saremo pronti nel 2022 per partire con i lavori, o a giugno o subito dopo i Mondiali».

Fondi e futuro del calcio italiano – «Il tema dei fondi e il tentativo un po’ estemporaneo di creare velocemente la Super Lega con motivazioni prettamente finanziarie impongono una grande riflessione sul futuro del calcio italiano: noi eravamo favorevoli all’ingresso dei fondi non tanto per un motivo economico, vista la solidità della proprietà, ma perché la governance della Lega va ristrutturata. E sul discorso dei diritti media era preferibile affidarsi a esperti con l’obiettivo di creare valore per il sistema e fare in modo che la Lega tornasse ad occuparsi di calcio e delle riforme necessarie, di cui da tempo non parliamo più. Ci sono infatti problemi di natura contrattuale e organizzativa, e sui settori giovanili c’è molto da fare, lasciando ai fondi d’investimento la gestione di una materia così complessa come i diritti media. Questo però non è successo, oggi abbiamo un’altra riunione fra presidenti e a.d. per capire come ripartire da questa esperienza per andare verso un progetto di riforme che riguardi tutto il calcio professionistico».

Un pensiero per Patrick – «Ieri sera, con la diffusione dell’immagine di Patrick Zaki sul maxischermo dello stadio, abbiamo ancora una volta voluto dare il nostro contributo alla sensibilizzazione: Patrick è parte della comunità cittadina, è uno studente della nostra università e il calcio con la sua potenza di comunicazione dev’essere sempre presente su questi temi sociali».

Foto: Imago Images