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Fenucci: “L’entusiasmo è merito dei ragazzi e di Motta, la trattativa per il suo rinnovo procede. Il VAR adesso c’è e deve sanare gli errori gravi”

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Ospite ieri all’incontro Lo sport tra passato, presente e futuro, organizzato dall’Università di Bologna presso l’Aula Magna di Santa Lucia nell’ambito della quarta edizione di Alma Mater Fest, l’amministratore delegato rossoblù Claudio Fenucci ha fatto il punto della situazione in casa BFC, toccando i temi di campo e non solo. Di seguito tutte le sue dichiarazioni.

Inizio positivo – «Il morale del gruppo è buono, contro l’Empoli abbiamo ottenuto una bella vittoria. In città l’entusiasmo è alto e la cosa ci fa piacere, va dato merito all’allenatore e ai giocatori di aver iniziato bene il campionato e di star proseguendo su questa strada».

Motta, trattativa in corso – «Abbiamo parlato e stiamo ancora parlando del suo rinnovo con lui e il presidente Saputo. Come già spiegato non è nostra intenzione portare avanti la trattativa a livello mediatico, quando avremo qualcosa da comunicare lo faremo entrambi, felici di andare avanti insieme».

Ferguson, cancellato un gol regolare – «Nel post Monza eravamo delusi perché la partita si poteva vincere: per quanto visto nella ripresa avremmo meritato i tre punti, ma una volta rimasti in dieci è diventato tutto più difficile. In ogni caso, la costanza di risultati che stiamo avendo premia il lavoro di Thiago e l’impegno dei ragazzi».

Bologna penalizzato – «Credo che i vertici arbitrali siano dispiaciuti quando vedono certi errori, si tratta di episodi seri nell’epoca in cui la tecnologia è a supporto del calcio. L’arbitro va lasciato dirigere liberamente, ma il VAR serve ad evitare gli errori gravi e quando questi capitano deve intervenire per sanarli. Non c’è bisogno di aggiungere altro, il nostro disappunto come società l’abbiamo espresso dopo la gara di Torino».

CdA, nuove nomine a fine mese – «Questa è una domanda da porre all’azionista, ovvero a Joey Saputo. Posso solo dire che proseguiremo sulla linea dell’ultimo triennio, ma non posso andare oltre e parlare per conto del presidente».