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Ferguson: “Bologna piazza e società ideale per la mia crescita, non vedo l’ora di poter esordire in Serie A e aiutare la squadra”

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Fra i protagonisti rossoblù intervistati durante la 59^ puntata di Bfc Week, l’appuntamento settimanale di Bfc Tv che racconta il Bologna a 360 gradi, c’è il centrocampista scozzese Lewis Ferguson, acquistato in estate dall’Aberdeen. Ecco le dichiarazioni rilasciate dal 22enne figlio e nipote d’arte, che sta ancora scontando una squalifica rimediata in patria e sarà a disposizione di Sinisa Mihajlovic a partire dalla terza giornata di campionato:

Prime impressioni – «L’impatto con la squadra è stato buono, i compagni mi hanno fatto sentire il benvenuto fin dall’inizio. Molti sanno parlare inglese, il che mi aiuta ad inserirmi, ma io sto comunque iniziando a imparare l’italiano».

Ruolo e caratteristiche – «Voglio aiutare la squadra in ogni maniera possibile. Lavoro duro, do sempre il 100% e vorrei assicurare qualche gol, ma so anche difendere e quindi mi definirei un centrocampista box-to-box».

L’impatto con un calcio diverso – «Giocare in un campionato e in una nazione diversa è complicato ma stimolante, serve soltanto un po’ di tempo per ambientarsi. Giocare le amichevoli estive è stato bello e sono dispiaciuto di dover saltare le prime due partite di campionato per squalifica, ma mi sto preparando per quando sarò di nuovo a disposizione».

Il football nel sangue – «Mio padre e mio zio (Derek e Barry Ferguson, ndr) sono stati calciatori di ottimo livello, e io già da bambino giocavo spesso coi miei fratelli e i miei amici. Questa è una nuova sfida, sia per me che per la mia famiglia, e non vedo l’ora di vestire la maglia del Bologna».

La scelta di venire a Bologna – «Ho scelto di venire qui perché negli ultimi anni ho guardato tante partite di Serie A in TV, ed essendo un compagno di Nazionale di Hickey ho visto anche un paio di match del Bologna e ho sentito che poteva essere il posto giusto. Qui ho trovato un grande staff e una società perfetta per la mia crescita, voglio diventare il miglior giocatore possibile e penso che questa sia la piazza ideale».

Tra nostalgie e piacevoli scoperte – «Della Scozia mi mancano la mia famiglia, i miei amici e il mio cane. In Italia però il meteo è molto migliore e sto apprezzando molto il cibo, oltre naturalmente al centro tecnico e alle persone che lavorano qui, tutte carine e disponibili».