Questa sera, sul palco allestito nella piazza della Casa Culturale a Valles, Vincenzo Italiano ha incontrato un gruppo di piccoli tifosi del Bologna che gli hanno rivolto una serie di domande. Di seguito le risposte fornite ai bambini dal tecnico rossoblù, che come sempre ha mostrato grande disponibilità e simpatia.
Innesti di spessore – «Sono arrivati uomini veri, ragazzi a posto. Vitik, ad esempio, mi sta sorprendendo per la serietà e l’abnegazione. Sono davvero contento dei nuovi acquisti, entrati a far parte di una squadra già rodata: abbiamo aggiunto qualità e appunto uomini nel vero senso della parola».
Soluzioni offensive e mercato – «Anche l’anno scorso abbiamo concluso con due attaccanti. Davanti abbiamo abbondanza: Immobile, Castro, Dallinga, volendo Odgaard che può fare la punta… In generale cerchiamo giocatori funzionali al nostro pensiero calcistico, e come base ci saranno ancora le certezze dell’anno scorso».
L’apice della carriera (finora) – «La salvezza con lo Spezia è stata un miracolo sportivo, un’impresa grandiosa, poi superata dalla Coppa Italia: la vittoria di Roma è stata la gioia di tutti e ha spodestato qualsiasi altra gioia, ne andrò fiero per tutta la vita. Avevo due sogni da bambino: la Coppa Italia, che per la cronaca pesa tantissimo, dieci chili, e lo scudetto. Vedremo cosa accadrà (sorride, ndr)…».
Sogni europei – «Va detto che vincere non è mai semplice e arrivare fino in fondo è già un enorme merito. Quest’anno dovremo affrontare un bel po’ di competizioni e cercheremo di fare più strada possibile: alzare un altro trofeo è il nostro augurio».
Come trattenere Lucumí e Ndoye – «Li incateniamo (sorride)…».
Al termine c’è stato spazio anche per un intervento di Riccardo Orsolini, manco a dirlo tra i più acclamati: «Riavvicinare sempre di più i giovani al Bologna è una missione. Ricordo il mio primo periodo qui, quando prevalevano scoramento e mugugni: ora invece si respira un’energia pazzesca, qualcosa di meraviglioso. Quando abbiamo vinto la Coppa Italia mi stava venendo un infarto, non sapevo nemmeno dove mi trovavo il giorno dopo al risveglio (ride, ndr)».
Alla fine, a sorpresa, è spuntato il mitico Gianni Morandi, che giovedì alle ore 21 terrà un concerto acustico presso l’Halle di Maranza. Risultato? Una C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones improvvisata proprio con ‘Orso’ e clima di festa ai massimi livelli.
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