Saelemaekers:

Saelemaekers: “Ho tanta voglia di cominciare, lavoro per rientrare presto. Bologna è come una famiglia, si avverte quanto la gente ami la maglia rossoblù”

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Fra i protagonisti rossoblù intervistati durante la 107^ puntata di Bfc Week, l’appuntamento settimanale di Bfc Tv che racconta il Bologna a 360 gradi, c’è il nuovo acquisto Alexis Saelemaekers. Il jolly offensivo belga ha parlato della trattativa che lo ha portato a vestire la maglia rossoblù, del primo impatto con la squadra e l’ambiente e del soprannome che si porta dietro da quando era nel Milan. Di seguito, suddivise per argomenti principali, tutte le dichiarazioni del numero 56 felsineo.

La chiamata del Bologna (e di Motta) – «Un giorno il mio procuratore mi ha detto che il Bologna si era interessato a me e che Motta avrebbe voluto parlarmi: sono stato al telefono col mister per venti minuti e al termine di quella conversazione avevo le idee chiare, sapevo di voler venire qui».

Presto in campo – «Ho una gran voglia di cominciare, sono stato un po’ sfortunato perché al primo allenamento mi sono infortunato alla caviglia e questo ha rimandato il mio esordio, ma sto lavorando per poter scendere in campo il prima possibile».

Tifoseria calda e innamorata – «Contro il Cagliari ho visto un Dall’Ara bellissimo, non mi aspettavo un’atmosfera del genere. Penso sia un ambiente che trasmette la giusta pressione ai calciatori, che avvertono quanto i tifosi siano legati alla squadra e alla maglia, e questo per noi è un aspetto molto importante».

Come in famiglia – «Siccome ho un cane mi è capitato di fare con lui vare passeggiate per il centro della città, e devo dire che la trovo bellissima. Si mangia molto bene, e i tifosi che mi hanno fermato sono stati tutti carinissimi e si sono detti felici del mio arrivo, cosa che mi ha fatto davvero piacere. Stare a Bologna è un po’ come stare in famiglia: la famiglia è importantissima per me, dunque sono contento di respirare un clima del genere anche in città».

La genesi della Salamandra – «Quando sono arrivato in Italia i tifosi del Milan hanno cominciato a chiamarmi ‘Salamandra’ perché non sapevano bene come pronunciare il mio cognome, ma anche perché è un soprannome che richiama il mio stile di gioco: in campo mi muovo rapidamente, sgusciando tra le difese in cerca di uno spazio proprio come una salamandra. Mi piace, trovo sia un soprannome azzeccato».