Sansone:

Sansone: “Col Milan un gol bello e illusorio, vogliamo rifarci a Verona. Fare la prima punta mi piace, sento la fiducia del mister”

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Fra i protagonisti rossoblù intervistati durante la 93^ puntata di Bfc Week, l’appuntamento settimanale di Bfc Tv che racconta il Bologna a 360 gradi, c’è Nicola Sansone, che nell’ultimo turno contro il Milan ha aperto le danze con un gol dopo soli trentatré secondi. Di seguito le dichiarazioni del numero 10 felsineo, che ha parlato proprio del pareggio interno coi rossoneri, della sua rete (quasi) da record e dell’insidiosa trasferta di domani sera sul campo del pericolante Verona.

Pronti, partenza, gol! – «Non avevo mai segnato un gol così veloce. È stato un bel botto anche per il Dall’Ara ed è stato bello, anche se avrei preferito vincere la partita».

Record di velocità – «Palacio fece gol dopo ventiquattro secondi? Ci dobbiamo lavorare, magari per la prossima partita (ride, ndr). Mi ricordo anche di Leao che fece gol al Sassuolo dopo appena sette secondi, ma quello è un record troppo difficile da battere (sorride, ndr)».

Non il solito Bologna – «Paradossalmente segnare subito potrebbe essere stato uno svantaggio, inconsciamente ti porta ad abbassare la tensione e a credere di aver già vinto. Una gara invece dura più di novanta minuti, il Milan ha via via cominciato ad attaccare e noi abbiamo cercato più che altro di difenderci. Se non avessero pareggiato prima dell’intervallo, forse nella ripresa avremmo potuto approfittare di qualche contropiede e magari trovare il doppio vantaggio. L’1-1 ci ha spinti a tornare a creare gioco, ma di vere occasioni non siamo riuscite a crearne».

Tre reti da centravanti – «Fare la prima punta mi piace, gioco più centrale e cerco di sfruttare le palle che mi vengono servite dai compagni».

Mentore d’eccezione – «Quando venivo impiegato come esterno e c’era Palacio in squadra ne studiavo i movimenti. Lui stesso non era una vera prima punta, era più una seconda punta o un esterno, e io lo osservavo per capire come interpretava il ruolo pensando che magari un giorno ciò che attingevo da lui mi sarebbe potuto tornare utile».

Fiducia ripagata – «Sento la fiducia del tecnico e mi sembra di ripagarla. Per me è molto importante che il mister creda in me, lo è per ogni giocatore, perché avverti l’autostima aumentare e giochi mentalmente più libero».

Carte scoperte – «Non dobbiamo sottovalutare il Verona, lotta per la salvezza e sarà agguerrito: noi dovremo esserlo altrettanto. Il nostro obiettivo è rimanere fino alla fine in queste posizioni di classifica per poi magari riuscire a giocarci l’Europa».

“La mia vita te la dedico” – «Soriano mi ha fatto ascoltare meglio il nuovo coro della nostra curva e devo dire che mi piace molto, mi dà la carica anche durante l’allenamento».