Bologna, il bilancio torna in salute. Ecco la situazione tra calciomercato e sponsor

Bologna, il bilancio torna in salute. Ecco la situazione tra calciomercato e sponsor

Tempo di Lettura: 2 minuti

Spettatori, partnership, plusvalenze: le casse del club di Saputo possono tirare un sospiro di sollievo grazie ai frutti di una progettazione oculata e attenta.

Una politica economica avveduta, con investimenti studiati e sponsorizzazioni vitali per le casse della società. Il Bologna ha chiuso una finestra estiva di trasferimenti guardando al bilancio, ma anche alla valorizzazione e al futuro, riuscendo a risparmiare 7 milioni di euro. Forse una cifra insignificante per le big della Serie A, ma assolutamente di tutto rispetto per un club di fascia media come quello felsineo.

Se il bilancio sorride, insomma, il merito è anche del calciomercato. Grazie al risparmio di stipendi importanti come quelli di Arnautovic, Medel, Soriano e Sansone, e alle importanti plusvalenze effettuate: circa 12 milioni dal PSV Eindhoven per Schouten, quasi 10 dal Nottingham Forest per Dominguez, 8 più bonus dall’Al-Taawoun per Barrow. Nomi e ingaggi sostituiti da calciatori giovani con stipendi assolutamente sostenibili, come ad esempio Beukema e Karlsson, ma anche Calafiori, Fabbian, Kristiansen e Ndoye.

Non solo calciomercato, ma anche sponsor e collaborazioni. Come quella instaurata tra il Bologna e Unibet TV, a confermare come il filone del betting sia fondamentale per le società di calcio. Stando a quanto si legge nel Report Calcio 2023, infatti, la Serie A raccoglie in Italia oltre 2 miliardi di euro per quanto riguarda le scommesse, con una cifra che diventa di 13,2 miliardi nel solo 2023 se si guarda a tutte le altre competizioni calcistiche. Un settore, quello del pallone, che ha un impatto potentissimo anche sull’economia nazionale, basti pensare ai 342 milioni di euro di gettito erariale che quest’anno sono finiti nelle casse dello Stato.

A proposito di sponsor, in estate si è consumata la separazione tra il Bologna e Cazoo, sostituito con l’homemade del Gruppo Saputo, sul modello di quanto fatto da Juventus (Jeep), Sassuolo (Mapei) e Fiorentina (Mediacom). «Quest’anno abbiamo voluto che il logo Saputo comparisse sulle maglie del Bologna per riaffermare una volta di più l’impegno della famiglia nella promozione dell’attività sportiva», ha spiegato il presidente Saputo. Che insieme ai suoi dirigenti ha allestito una squadra competitiva e soprattutto sostenibile. Con un bilancio che finalmente torna a sorridere e a far ben sperare per il futuro.

Foto: Getty Images (via OneFootball)