Ecco come mangiano i professionisti nei giorni senza allenamento
Sembra strano, ma anche il riposo deve avere il giusto menù, perché è una parte integrante dell’allenamento e il tempo di recupero è compreso nel piano di preparazione atletica.
Quando pensiamo ad un piano d’allenamento di un atleta professionista, gli scenari che si aprono davanti sono gli esercizi intensi e la preparazione atletica più pesante rispetto a chi svolge sport in maniera amatoriale.
Tuttavia, un aspetto determinante resta la gestione dell’alimentazione nei giorni di riposo, fondamentale per consentire il recupero dei muscoli e farli crescere.
Sono diverse le soluzioni pratiche per mantenere una corretta alimentazione durante i giorni di riposo, le proteine senza edulcoranti rappresentano sicuramente un aiuto pratico ed efficace, perché si prestano per la colazione, per i frullati e anche per i piatti salati, senza alterare il sapore dei cibi e senza appesantire la digeribilità.
Il giorno di riposo non è uno strappo alle regole
Nei giorni in cui gli atleti professionisti non svolgono gli allenamenti, il bisogno di recupero del corpo non si ferma, quindi non siamo davanti a uno strappo delle regole, ma è necessario continuare a nutrire i tessuti muscolari.
In generale durante i giorni di riposo vengono ridotti gli alimenti a base di carboidrati, a favore di ingredienti come verdure, proteine magre e grassi buoni. Nei giorni di riposo viene data molta più attenzione agli ingredienti, proprio perché il fisico resta a riposo.
Strategia alimentare durante i viaggi
I giorni di riposo degli atleti professionisti, nella maggior parte dei casi corrispondono a viaggi e spostamenti per affrontare le gare, ecco perché spesso rappresentano una vera e propria sfida alimentare.
A questo punto è importante attuare una vera e propria strategia nutrizionale, affidarsi ad alimenti semplici e facilmente digeribili, evitando i piatti elaborati ricchi di grassi saturi, l’obiettivo è non compromettere il benessere gastrointestinale. La parola d’ordine è ‘continuità alimentare’, anche in condizioni di spostamento, perché si verificano inevitabilmente poco tempo prima della gara.
L’importanza della routine nei giorni senza allenamento
Il piano alimentare sportivo non si improvvisa mai, ma fa parte a 360 gradi di una routine messa in atto con precisione assoluta. Lo schema deve seguire passo passo ogni pasto e spuntino dell’atleta, compresi i giorni in cui non si allena, fondamentali per i motivi che abbiamo chiarito prima.
Masticare lentamente, mantenere orari regolari dei pasti, evitare i picchi glicemici, idratarsi, sono sempre queste le regole base da seguire sia nei giorni d’allenamento che nei giorni di riposo.
C’è anche chi approfitta dei periodi senza allenamento per concentrarsi su aspetti più specifici come la qualità del sonno, la gestione della digestione o delle infiammazioni gastrointestinali e tutto ciò che è relativo all’alimentazione.
L’allenamento a tavola
In conclusione, è evidente che il riposo dagli allenamenti resta parte integrante dell’esercizio non solo per gli atleti professionisti, ma anche per chi svolge in maniera amatoriale uno sport o vuole soltanto mantenersi in forma: perché le performance sportive non si mettono in pratica soltanto in campo, ma anche (e soprattutto) a tavola.