08/10/2025
Redazione Zerocinquantuno
ZO News

Gestione del rischio nelle industrie dello sport e del casinò

Tempo di Lettura: 4 minuti

Parlare di gestione del rischio, specie nei settori dello sport o dei casinò, non è affatto una passeggiata. Non lo è mai stato, a dire il vero. Sport e casinò spesso sembrano viaggiare su binari diversi, ma basta uno sguardo attento: cambia il tipo di rischio, cambia dove cade l’attenzione. Nello sport ci si concentra molto sulla sicurezza fisica, sugli infortuni, dettaglio che non smette mai di preoccupare chi lavora sul campo o dietro le quinte. Dall’altra parte, i casinò inseguono rischi di altro genere: una specie di corsa fra perdite economiche, compliance sempre più stringente, problemi tecnologici che si evolvono di continuo.

Secondo dati del 2023, sembra che una gestione strutturata del rischio resti comunque qualcosa di fondamentale, sia per gli eventi sportivi che per il mondo online del gioco e dei casinò. Gli strumenti cambiano, i metodi pure, ma resta sempre necessario tentare di anticipare, valutare e – dove possibile – ridurre i colpi bassi che, se ignorati, possono diventare problemi ben più seri di quanto ci si aspetti.

Gestione del rischio nello sport

Chi si occupa di impianti sportivi (direttori, tecnici, staff, allenatori ecc.) non può certo ignorare il rischio come se fosse facoltativo. No, è un tema imposto anche dalla normativa; il D.Lgs. 81/2008, in particolare, obbliga a valutare sistematicamente ogni possibile pericolo in strutture come palestre e stadi. Quanto sia reale la questione lo raccontano, se non altro, le statistiche: più o meno 40.000 incidenti sportivi registrati ogni anno. Ecco, dati che fanno riflettere.

L’investimento nella formazione del personale anche se non risolve tutto, sembra almeno ridurre numero e gravità degli infortuni. Pratiche come la manutenzione regolare oppure la definizione di vere procedure di emergenza sono ormai considerate, un po’ ovunque, praticamente delle routine. Quello che cambia (o che potrebbe cambiare, perché non tutte le realtà sono uguali) è il grado di autonomia: molte associazioni e club finiscono per sviluppare regole su misura, seguendo proprie logiche. In un certo senso, la sfida quotidiana consiste nel trovare un equilibrio: rischiare sì, ma meglio se senza esagerare – un po’ come avviene in un casino online – e sempre puntando ad azzerare l’imprevisto quando possibile. Perlomeno ci si prova.

Analisi e mitigazione dei rischi nei casinò digitali

Se c’è un punto che accomuna chi lavora coi casinò digitali, probabilmente è questa domanda che non smette di rincorrere ogni operatore: come si fa a ridurre davvero la possibilità di perdite, truffe, intrusioni informatiche? Nessuna formula magica, ma alcune pratiche che ormai fanno quasi parte dell’arredamento. Analizzare nel dettaglio ogni singola transazione, per esempio, è diventato prassi: tecnologie automatiche, intelligenza artificiale e simili aiutano a scovare movimenti strani o tentativi di frode che altrimenti sfuggirebbero.

Bisogna poi aggiornare le misure di sicurezza con una certa frequenza, collaborare con esperti di cybersecurity, mettere sotto pressione (magari con stress test) e migliorare i sistemi che gestiscono dati sensibili. Il tracciamento delle vincite e la verifica che nessuno bari sui risultati rimangono punti vulnerabili. Nel caso degli operatori di casinò online, un monitoraggio capillare garantisce la conformità alle normative antiriciclaggio e ai requisiti di gioco responsabile.

Qualcuno, come Yogonet nel 2023, sostiene che il rischio operativo sia ancora «elevato ma gestibile». almeno se si aggiornano le strategie in modo costante, e qui forse va detto che non tutti seguono lo stesso ritmo. Rimane comunque quella sensazione per cui basta abbassare la guardia anche poco e già la situazione rischia di cambiare radicalmente.

Confronto diretto tra sport e casinò

Mettendo a confronto diretto i due mondi, emergono alcune differenze che non sono solo elementi tecnici. Nel settore sportivo, il rischio prende spesso la forma dell’infortunio o degli effetti sulle performance. Nei casinò, invece, si teme ogni sfumatura della frode, delle irregolarità normative, delle minacce ‘esterne’, chiamiamole così. Una certa autonomia responsabile caratterizza lo sport: spesso chi gestisce strutture sceglie da sé su quali processi puntare e come impostare la prevenzione, senza aspettare solo direttive dall’alto. Al contrario, il gaming online gira su logiche quasi opposte: audit ricorrenti, formazione, controllo continuo, rischio calcolatissimo.

Dove nello sport si fa leva su formazione e manutenzione, nei casinò la priorità va a analisi dati, sicurezza informatica, verifica documentale. Eppure, a ben vedere, qualcosa li accomuna: meglio muoversi prima che il danno diventi reale. Anticipare, più che rimediare. Forse, la vera distanza la segna la natura del rischio che si fronteggia. Da una parte è fisico e gestionale; dall’altra, quasi tutto si gioca sul piano operativo ed economico. O almeno così pare, anche se la linea non è sempre così netta.

Nuove sfide nella gestione del rischio

Arrivati al 2024, non si può più parlare di gestione del rischio senza tener conto di un quadro in continua trasformazione. Nel mondo dello sport, basti pensare al debutto di gadget tecnologici: sensori biometrici, sistemi AI nell’allenamento, persino realtà aumentata. Ognuna di queste innovazioni porta una scia di incognite: sì, i vantaggi ci sono, ma a quale prezzo? Nei casinò la sfida diventa quella di correre dietro a minacce che cambiano rapidamente aspetto: secondo i dati Altenar, i cyberattacchi hanno visto un incremento del 22% dal 2022, mentre le tecniche di riciclaggio diventano sempre più ingegnose.

Ecco allora che le piattaforme investono, non solo in formazione dello staff ma anche dei giocatori, imbastiscono partnership con enti regolatori, si preoccupano di tenere il software sempre aggiornato. Forse parlare di ‘semplice prevenzione’ ormai non basta più: si cerca di intercettare il pericolo prima ancora che si manifesti apertamente. Adattarsi, più che una scelta, finisce per essere una necessità vera e propria, anche se non tutto è sotto controllo.

Il gioco responsabile come priorità

Molte delle migliori pratiche messe in atto dai casinò online puntano anche a favorire il gioco consapevole e sicuro. Limiti di deposito, controlli sull’identità e piattaforme di supporto contro la dipendenza sono ormai prassi consolidata. Secondo i dati BetConstruct, nel 2023 le richieste di autoesclusione sono salite del 19%, segno di una maggiore attenzione al benessere degli utenti. Favorire il rispetto delle regole, investire in informazione e promuovere l’educazione al rischio sono le vere sfide di un sistema maturo. Il gioco è piacere e intrattenimento, ma resta fondamentale non oltrepassare mai il limite.

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