13/06/2025
Redazione Zerocinquantuno
ZO News

La ‘Fatal Bologna’: cronaca di una rivalità asimmetrica

Tempo di Lettura: 2 minuti

È passato più di un mese da quel minuto 94, quando il perfetto gesto tecnico di Orsolini si è trasformato in un gol che ha deciso molto più che una partita: il 20 aprile 2025, al Dall’Ara, i rossoblù hanno inflitto il colpo che si è rivelato decisivo nella corsa scudetto dell’Inter. Una beffa che ha riaperto clamorosamente i giochi, con il Napoli e i nerazzurri che si sono ritrovati appaiati a quota 71 punti a sole cinque giornate dal termine.

L’assist involontario di Bisseck e la magia del numero 7 bolognese hanno riportato alla mente dei tifosi interisti lo spettro di quella ‘Fatal Bologna’ che tre anni fa, con la papera di Radu, segnò l’inizio della fine dei sogni tricolore per la squadra di Inzaghi.

Da spareggio scudetto a incubo ricorrente

Ma come si è trasformato il Bologna da tranquilla ‘provinciale’ a bestia nera dell’Inter? La storia di questa rivalità asimmetrica affonda le sue radici in un passato ormai lontano, precisamente nel 1964, quando le due squadre si affrontarono in uno storico spareggio scudetto all’Olimpico di Roma. La formazione di Bernardini sorprese la ‘Grande Inter’ di Herrera con una mossa tattica davvero imprevedibile, ovvero il terzino Capra schierato al posto della formidabile ala Pascutti (infortunato), confondendo le marcature interiste: il risultato fu un clamoroso 2-0 che consegnò ai felsinei il loro settimo scudetto.

Da allora, il BFC è diventato periodicamente specialista nel mandare in frantumi i sogni interisti. Nel 1999 un doppio confronto di spareggio per entrare in Coppa UEFA vide i rossoblù prevalere su un’Inter in piena crisi. Nel 2012 Di Vaio, Ramirez e Diamanti disegnarono un umiliante 0-3 a San Siro, inaugurando la famigerata ‘Banter Era’ nerazzurra. Poi ancora nel 2019 quando Sinisa Mihajlovic, appena tornato sulla panchina rossoblù, sconfisse la truppa di Spalletti costringendolo alla mossa disperata di inserire Ranocchia come centravanti nei minuti finali.

La maledizione continua: com’è finita la corsa scudetto

Ad un mese di distanza, possiamo ormai analizzare l’impatto di quella partita sulla stagione. Con un calendario che ha visto i nerazzurri affrontare Milan e Lazio nelle giornate successive, il margine di errore era ormai azzerato. Il Napoli, con un percorso sulla carta più agevole, ha saputo approfittare del passo falso dell’Inter. Anche i siti di scommesse sportive hanno ritarato drasticamente le quote dopo quella gara, dando uno scossone notevole ai pronostici sportivi, che hanno visto l’Inter passare da favorita assoluta a contendente alla pari con i partenopei.

D’altronde, come si può dimenticare l’1-2 del 27 aprile 2022, con la papera di Radu che consegnò di fatto il tricolore al Milan? O il magico pomeriggio del 5 luglio 2020 al Meazza, quando un semisconosciuto Musa Juwara segnò il suo primo e unico gol in Serie A, spegnendo definitivamente le ambizioni di rimonta del gruppo di Conte? Per non parlare dell’eliminazione dalla Coppa Italia nel dicembre 2023, quando Zirkzee si trasformò in un funambolo per ribaltare la partita nei supplementari.

Negli ultimi anni la storia delle sfide tra Inter e Bologna, specie al Dall’Ara, sembra seguire un copione già scritto, fatto di occasioni sprecate, errori difensivi e gol subiti allo scadere. Come insegna questa rivalità un po’ improbabile ma feroce, nel calcio nulla è scritto fino all’ultimo minuto dell’ultima giornata. E il BFC ha definitivamente spostato l’ago della bilancia nella corsa scudetto più incerta degli ultimi anni.

Foto: Alessandro Sabattini/Getty Images (via OneFootball)

Condividi su:

Comments are closed.