Torneranno i betting partner per il Bologna?

Torneranno i betting partner per il Bologna?

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Nel 2018, il Decreto Dignità azzerò completamente le sponsorizzazioni per il calcio italiano da parte degli operatori del gioco d’azzardo. Da allora, le società sportive possono cercare dei betting partner validi soltanto per l’estero. Il Bologna, ad esempio, nel 2019 cercò di compensare i mancati introiti avviando una partnership con JBO e successivamente con DB Sports, entrambi per il mercato asiatico.

La ‘fuga all’estero’ era quasi scontata, considerando che per la sola Serie A le mancate sponsorizzazioni degli operatori del gambling tolsero subito 100 milioni di euro complessivi dalle casse delle società. Una somma importante, soprattutto se si pensa ai club minori e alle fatiche economiche necessarie per poter competere nella massima serie. Si pensi ad esempio ai fondi che occorrono per l’acquisto e il pagamento dei giocatori, oltre che per i vari costi gestionali.

L’alternativa: trading, criptovalute e NFT

Le squadre di Serie A si sono quindi rifugiate nel trading e nelle criptovalute. Infatti, sono sempre di più le società calcistiche sponsorizzate da broker di trading, oltre che da piattaforme criptovalute e NFT. Basti pensare all’Atalanta, col main sponsor Plus500, ma anche alla Coppa Italia, che oggi conta addirittura quattro sponsorizzazioni in tale ambito quali Crypto.com (exchange criptovalute), Socios,com (exhange token), Sorare e OneFootball (NFT).

Le attività finanziarie non sono paragonabili alle attività di gioco d’azzardo, ma comportano comunque dei rischi. I broker e le exchange saranno oggetto di prossimi divieti? Oppure si tornerà indietro riguardo alle restrizioni prodotte dal Decreto Dignità?

Una via di mezzo potrebbe essere possibile

Oggi i casinò si sono evoluti. Un portale di casinò e scommesse con licenza propone ai propri clienti di impostare dei limiti di gioco ben precisi, in base alle sue effettive disponibilità. Ogni sito di gioco con licenza ADM è predisposto di tutti gli strumenti necessari per rendere il giocatore più coscienzioso verso i rischi e più responsabile.

Da alcuni anni infatti l’AAMS, oggi inglobata nell’ADM (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli), impone ai casinò online e ai siti di scommesse sportive di adeguarsi ad un’etica di gioco molto più sana rispetto a quella del passato.

Nei prossimi anni, dunque, non è da escludersi una sorta di ‘armistizio’ tra il calcio italiano e gli operatori del gioco d’azzardo. Da una parte potrebbe tornare la possibilità di sponsorizzare squadre di calcio, dall’altra potrebbero esserci maggiori richieste per la responsabilizzazione e la sensibilizzazione dei giocatori. L’apertura di un tavolo di trattative tra le parti (Governo, ADM, FIGC, Serie A e Serie B e altre interessate) potrebbe portare alla soluzione di quello che diversi club vedono come un problema che incide sulla propria economia.

Il Bologna FC 1909 sempre molto apprezzato all’estero

Il Bologna, agli occhi degli appassionati di calcio esteri, è visto come uno dei club più prestigiosi d’Italia, considerando soprattutto il suo alto numero di partecipazioni alla Serie A. Non a caso, la società non ha faticato a trovare betting partner sul mercato asiatico, che quest’anno vede DB Sports come uno dei top partner dei rossoblù.

Un altro motivo d’orgoglio per la squadra del Bologna, per i suoi giocatori e per i suoi tifosi.

Foto: Getty Images