A Bergamo il Bologna dura 20 minuti, poi un severissimo Fabbri e una super Atalanta lo asfaltano: 5-0

A Bergamo il Bologna dura 20 minuti, poi un severissimo Fabbri e una super Atalanta lo asfaltano: 5-0

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A Bergamo il Bologna non vince dal 2009 e non fa punti dal 2013, e di fronte c’è la squadra più spettacolare del campionato, quell’Atalanta che mira al secondo posto in classifica. Un tabù e una mission impossible messi insieme, senza contare le assenze per infortunio, visto che Mihajlovic deve rinunciare a ben sette giocatori fra cui Dijks, Dominguez, Sansone e Tomiyasu: il modulo odierno è allora un 3-4-1-2 con Antov, Danilo e Soumaoro in difesa, Skov Olsen e De Silvestri larghi sulle fasce e Soriano a supporto di Barrow e Palacio. Sul versante opposto Gasperini, privo soltanto dello squalificato Gosens, opta per lo stesso modulo, con De Roon e Freuler in mediana, Malinovskyi inizialmente preferito a Ilicic sulla trequarti e il super tandem Muriel-Zapata in avanti.
Un po’ a sorpresa, nei primi venti minuti, meglio i rossoblù, più grintosi e propositivi. A guidarli un guizzante Skov Olsen, molto pericoloso con un velenoso cross per De Silvestri al 7’, un bello spunto chiuso da un piattone sul corpo di Gollini al 9’ e una staffilata dalla distanza deviata in corner dal portiere avversario al 12’. La Dea, di contro, si va viva dalle parti di Skorupski al 5’ con una rasoiata debole di Muriel, al 10’ con un tiro centrale di Malinovskyi, al 16’ con un colpo di testa alto di Romero e al 22’ con una botta di Zapata respinta dall’estremo difensore polacco. Serve una giocata importante per rompere l’equilibrio, e a trovarla sono i nerazzurri al 22’: Muriel controlla dentro l’area e attira su di sé l’intera retroguardia felsinea, quindi serve di tacco sulla corsa Malinovskyi e l’ucraino col mancino fa secco Skorupski.
Da quel momento in avanti il Bologna si spegne e la squadra di Gasperini comincia ad imperversare, cogliendo un clamoroso palo con Muriel al 23’ e sfiorando il bersaglio anche al 30’ con un tiro a giro di Malinovskyi e al 41’ con un’incornata ancora del colombiano su cross di Hateboer. Passati i vari spaventi, sembra che Palacio e compagni possano andare al riposo sotto di una sola rete, un risultato tutto sommato accettabile, ma al 44’ su azione da calcio d’angolo Danilo trattiene Romero (venendo a sua volta trattenuto) e l’arbitro Fabbri fischia il rigore: dal dischetto si presenta Muriel, che insacca di precisione e fa 2-0.
Dopo l’intervallo, gli uomini di Mihajlovic si ripresentano in campo per provare a riaprire la gara, ma al 4’ un intervento scomposto di Schouten su Romero viene sanzionato da Fabbri con il rosso diretto, senza neanche passare dal VAR (un grande classico quando di mezzo c’è il BFC). Il match, di fatto, finisce lì, ma purtroppo il punteggio no, perché la Dea ha voglia di divertirsi e ne segna altri tre: al 12’ inserimento centrale e destro secco di Freuler favorito da un erroraccio in disimpegno di Svanberg, al 14’ percussione perentoria e sassata all’incrocio di Zapata, e al 28’ sinistro di giustezza del neo entrato Miranchuk su appoggio di Maehle.
La reazione rossoblù, se di reazione si può parlare visto il passivo, l’inferiorità numerica e il morale sotto i tacchi, è tutta in un tentativo aereo di Baldursson al 32’ e in un diagonale sul fondo di Orsolini al 45’ (entrambi gettati nella mischia durante la ripresa, al pari di Mbaye, Poli e Vignato), mentre gli orobici vanno vicini al sesto gol con una conclusione di Djimsiti salvata sulla linea da Danilo al 43’. Se non altro l’irreprensibile Fabbri ha il buon cuore di non assegnare recupero, e così l’agonia si conclude senza giri di lancette aggiuntivi. La rabbia e l’amarezza rendono impossibile un commento lucido sullo strapotere quasi irritante dell’Atalanta, sulle decisioni dell’arbitro, sulle difficoltà e gli errori del Bologna: ci sarà modo di farlo in modo approfondito nel corso della settimana, qui e soprattutto a Casteldebole. Cercando di voltare rapidamente pagina, perché tra una settimana c’è una Fiorentina da battere e una salvezza aritmetica da conquistare.

ATALANTA-BOLOGNA 5-0

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi (26’ st Caldara), Romero, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler (16’ st Pessina), Maehle; Malinovskyi (26’ st Ilicic); Muriel (16’ st Miranchuk), Zapata D. (33’ st Lammers).
A disp.: Rossi F., Sportiello, Palomino, Sutalo, Kovalenko, Pasalic.
All.: Gasperini

BOLOGNA (3-4-1-2): Skorupski; Antov, Danilo, Soumaoro; Skov Olsen (27’ st Orsolini), Schouten, Svanberg (18’ st Mbaye), De Silvestri (11’ st Vignato); Soriano (11’ st Baldursson); Barrow (27’ st Poli), Palacio.
A disp.: Da Costa, Ravaglia F., Amey, Annan, Faragò, Khailoti, Juwara.

All.: Mihajlovic
Arbitro: Fabbri di Ravenna
Ammoniti:
Espulsi: 4’ st Schouten (B)
Marcatori: 22’ pt Muriel (A), 44’ rig. Muriel (A), 12’ st Freuler (A), 14’ st Zapata D. (A), 28’ st Miranchuk (A)
Recupero: 1’ pt, 0’ st

Simone Minghinelli

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