A San Siro il Bologna dura 22 minuti: segna Lykogiannis, poi l'Inter torna grande (con lo zampino di Colombo) e chiude il set sul 6-1

A San Siro il Bologna dura 22 minuti: segna Lykogiannis, poi l’Inter torna grande (con lo zampino di Colombo) e chiude il set sul 6-1

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Il Bologna va a caccia della quarta vittoria consecutiva in Serie A, filotto che manca dal 1967, ma sulla sua strada c’è un’Inter settima in classifica e ferita dopo la sconfitta patita per mano della Juventus, dunque vogliosa di rialzare subito la testa. Motta, ex della sfida insieme ad Arnautovic e Medel, si presenta a San Siro con un 4-1-4-1 un po’ più offensivo rispetto alle versioni ammirate di recente: sulla fascia destra c’è Orsolini e non Aebischer, in mezzo Schouten al posto di Dominguez, e come terzino sinistro Lykogiannis in luogo di Cambiaso. Dall’altra parte Inzaghi, la cui panchina comincia a traballare, prosegue nel solco del 3-5-2, affidando la guida della difesa ad Acerbi e le chiavi del centrocampo a Calhanoglu, con la coppia Dzeko-Lautaro confermata in avanti.
I rossoblù approcciano benissimo la gara e nei primi dieci minuti vanno due volte vicini al vantaggio: al 4′ contropiede orchestrato da Arnautovic, palla per Barrow e mancino del gambiano a lato di un soffio, e al 9′ botta da distanza ravvicinata di Arnautovic su gran lancio di Lykogiannis che Onana blocca non senza affanni. I nerazzurri sparano un colpo a salve al 17′ con una staffilata di Calhanoglu dai venti metri che si perde alta, poi si rendono realmente pericoloso al 19′ con un tiro di Dzeko ben indirizzato e sporcato in corner da Lucumí. A metà frazione il punteggio si sblocca, e a trovare il gol sono i felsinei: Orsolini combina al limite dell’area con Medel e calcia al volo di sinistro colpendo la schiena di Lykogiannis, deviazione che fa carambolare la sfera in rete spiazzando Onana.
L’Inter però, malgrado i primi mugugni del Meazza, reagisce e in poco tempo ribalta la situazione: al 26′ splendida volée di Dzeko che si infila nell’angolino basso alla destra di Skorupski, e al 36′ punizione potente e precisa di Dimarco che schizza sul terreno reso viscido dalla pioggia e fa secco sul suo palo un non irreprensibile Skorupski. Peccato che tale punizione fosse inesistente: tackle di Lucumí (persino ammonito, al pari di un Medel innervosito dal fischio) per ostacolare Lautaro e palla piena, proprio sotto gli occhi dell’arbitro Colombo. A quel punto i rossoblù, che fin lì si erano fatti preferire, vengono travolti dal ritrovato entusiasmo dei nerazzurri, che al 42′ calano anche il tris: corner teso di Calhanoglu e guizzo di Lautaro che anticipa tutti e insacca di testa. Si va così al riposo con un 3-1 per i padroni di casa che appare eccessivo per quanto visto in campo.
Le mosse effettuate da Motta all’intervallo, se da un lato sono comprensibili (fuori gli ammoniti Lucumí e Medel, dentro Sosa e Moro), dall’altro fanno passare il messaggio che la testa sia già sul Sassuolo, cosa che effettivamente accade perché la ripresa è una sorta di monologo interista. Al 2′ Dzeko rimanda solo di qualche istante l’appuntamento col poker, incornando sulla traversa un perfetto cross di Dumfries, poi al 3′ Dimarco dà inizio alla partita da incubo di Sosa, lo mette a sedere e con un altro mancino chirurgico fa 4-1. Il Bologna ha un sussulto solo tra il 9′ e il 10′, con un’inzuccata leggermente imprecisa di Ferguson su traversone di Barrow e una conclusione troppo debole di Arnautovic da posizione invitante, quindi al 14′ il solerte arbitro Colombo, assistito dal prode Mazzoleni in sala VAR, vede un mani in area del malcapitato Sosa (nettamente sbilanciato da Dzeko) e concede il rigore, trasformato da Calhanoglu per il 5-1.
Il match di tennis portato avanti dagli uomini di Inzaghi si completa al 31′ grazie al neo entrato Gosens, che si avventa su un suggerimento di Dzeko e scaraventa il pallone nel sacco tra le belle statuine della retroguardia felsinea. Sul rettangolo verde ci sono pure Asllani, Bellanova, Brozovic e Gagliardini da un lato, Soriano, Vignato e Zirkzee (che dà l’impressione di essere entrato in ciabatte, non il modo migliore per mettersi in mostra), i giri di lancette procedono e per fortuna il triplice fischio del signor Colombo di Como arriva in fretta. Dopo il vantaggio firmato Lykogiannis, per il Bologna sembrava prefigurarsi una serata speciale, che invece si è presto trasformata in un brutto sogno, tra bravura degli avversari, errori dei rossoblù (nessuno escluso) e ‘magie’ dell’arbitro: mediocre e presuntuoso, tanto per essere chiari. Domani, una volta svegli e lucidi, sarà il momento di capire perché le cose sono andate così. La speranza è che questi sei ceffoni non mandino all’aria un ottimo mese di lavoro e risultati, e che sabato al Dall’Ara contro il Sassuolo la marcia dei ragazzi di Motta possa subito riprendere.

INTER-BOLOGNA 6-1

INTER (3-5-2): Onana; Skriniar, Acerbi, Bastoni; Dumfries (16′ st Bellanova), Barella (29′ st Gagliardini), Calhanoglu (29′ st Asllani), Mkhitaryan, Dimarco (16′ st Gosens); Dzeko, L. Martinez (16′ st Brozovic).
A disp.: Cordaz, Handanovic, De Vrij, Fontanarosa, Zanotti, Asllani, Carboni, Correa.
All.: Inzaghi

BOLOGNA (4-1-4-1): Skorupski; Posch, Soumaoro, Lucumí (1′ st Sosa), Lykogiannis; Medel (1′ st Moro); Orsolini, Schouten, Ferguson (15′ st Soriano), Barrow (29′ st Vignato); Arnautovic (15′ st Zirkzee).
A disp.: Bagnolini, Bardi, Cambiaso, De Silvestri, Kasius, Aebischer, Dominguez, Sansone.
All.: Motta

Arbitro: Colombo di Como
Ammoniti: 32′ pt Arnautovic (B), 33′ pt Lucumí (B), 35′ pt L. Martinez (I), 35′ pt Medel (B), 9′ st Orsolini (B), 14′ st Sosa (B)
Espulsi:
Marcatori: 22′ pt Lykogiannis (B), 26′ pt Dzeko (I), 36′ pt, 3′ st Dimarco (I), 42′, pt L. Martinez (I), 14′ st rig. Calhanoglu (I), 31′ st Gosens (I)
Recupero: 2′ pt, 2′ st

Simone Minghinelli

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Foto: Getty Images (via OneFootball)