Bologna, 3 gol e 3 punti per rialzare subito la testa: doppio Ndoye e Orsolini stendono il Venezia, i rossoblù consolidano l’ottavo posto
Reduce dal doppio k.o. tra campionato e Champions contro Lazio e Lille, il Bologna prova immediatamente a riscattarsi e ospita al Dall’Ara il fanalino di coda Venezia, alla disperata ricerca di punti dopo un tris di sconfitte consecutive. Italiano fa riposare Posch e assegna un’altra maglia da titolare a capitan De Silvestri (preferito a Holm), con Miranda sulla corsia opposta, affianca Moro a Freuler in mediana e sposta Ndoye a destra nel trio a ridosso del centravanti Castro, con Karlsson a sinistra e Odgaard sottopunta. Di Francesco, che comincia a sentir scricchiolare la sua panchina, risponde proponendo un 3-4-2-1 con Candela e Haps esterni, Oristanio e Busio sulla trequarti e Pohjanpalo unica punta. Quasi 25 mila le presenze allo stadio, un colpo d’occhio che a ridosso del calcio d’inizio diventa ancora più bello grazie a due striscioni contro la violenza sulle donne (uno in Curva Andrea Costa, l’altro nei Distinti).
I felsinei prendono subito in mano le redini del match e al 10′ battono il primo colpo: botta dal limite di Freuler, Stankovic risponde presente. Al 16′ Karlsson scodella la palla nel mezzo e la difesa lagunare lo rinvia sui piedi di Ndoye, che accelera e lascia partire un tiro-cross su cui nessun compagno interviene. Non passa nemmeno un minuto e Odgaard, su perfetta imbeccata di Miranda, impatta male la sfera spedendola alta, quindi al 18′ Candela e Oristanio propongono all’incirca la medesima azione, incluso l’esito, sul versante opposto. Altro giro di lancette e di nuovo Ndoye sgasa sulla fascia, entra in area e viene placcato da Haps: è rigore, e Castro cede la battuta allo stesso svizzero, che dal dischetto spiazza il portiere e fa 1-0. Gli ospiti però non demordono e al 25′ reagiscono sulle ali di Oristanio, che sfugge a due avversari e serve benissimo a rimorchio Nicolussi-Caviglia, la cui conclusione non inquadra lo specchio. Al 26′ è invece Busio a destreggiarsi fra le maglie rossoblù e ad appoggiare per Pohjanpalo, anticipato da un tempestivo intervento di Moro. Procedendo verso l’intervallo i padroni di casa cercano di aumentare il vantaggio, ma al 37′ Stankovic neutralizza una staffilata dalla lunga distanza di Miranda e al 43′ un velenoso mancino di Odgaard sfila a lato del palo. E così si va al riposo col BFC avanti di misura.
Brutta notizia in avvio di ripresa, perché al 4′ De Silvestri viene toccato duro sul tendine d’Achille destro ed esce dal campo assistito dallo staff medico, visibilmente dolorante (al suo posto Holm). Non va meglio al 10′, quando Karlsson viene spedito da Odgaard a tu per tu con Stankovic e gli tira addosso, e nemmeno al 13′, coi guantoni del figlio d’arte che addomesticano un potente sinistro del colosso danese, tra i più attivi. Bisogna chiudere i conti, e allora al 19′ Italiano getta nella mischia Orsolini, oltre a Dallinga (fuori Karlsson e Castro, entrambi deludenti): il numero 7 si presenta con una stoccata centrale ma poi, in seguito ad un’altra parata di Stankovic su tentativo ravvicinato in corsa di Odgaard, insacca sotto la traversa il rigore che proprio l’altro neo entrato Dallinga si procura al 24′ rimediando un calcione da Idzes. Ma non è finita: al 26′ ‘Orso’, lanciato da un ottimo Moro, arriva sul fondo e piazza il pallone in area piccola per l’accorrente Ndoye, che anticipa tutti, fa doppietta (la prima in Italia) e soprattutto fa 3-0.
La partita di fatto termina lì, ma nell’ultimo quarto d’ora più recupero c’è spazio per un vivace cameo di Dominguez (inserito assieme a Urbanski, rilevando gli applauditissimi Ndoye e Odgaard), che in un paio di occasioni va vicino al gol e in altrettante non viene servito adeguatamente dai compagni. Al 36′ un po’ di lavoro pure per il fin lì inoperoso Skorupski, che si conferma portiere da Champions deviando in bello stile una pregevole girata di Pohjanpalo su traversone di Candela, quindi la festa del Dall’Ara può ufficialmente cominciare. Tre punti che andavano messi in cascina e così è stato, anche se ci sono voluti due rigori per mettere in discesa un match sulla carta abbordabile che però, se non sbloccato e poi chiuso presto, poteva presentare insidie poco simpatiche. Secondo successo interno stagionale per il Bologna di Italiano, ottavo posto consolidato e morale di nuovo alto in vista degli ottavi di Coppa Italia contro il Monza (martedì alle 18:30, sempre in casa), altro appuntamento da non fallire: la sensazione è che il lavoro da fare per fugare completamente dubbi e timori sia ancora molto ma serate del genere, in termini di entusiasmo e consapevolezza, sono davvero un toccasana.
BOLOGNA-VENEZIA 3-0
BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; De Silvestri (5′ st Holm), Beukema, Lucumí, Miranda; Freuler, Moro; Ndoye (38′ st Dominguez), Odgaard (38′ st Urbanski), Karlsson (19′ st Orsolini); Castro (19′ st Dallinga).
A disp.: Bagnolini, Ravaglia, Casale, Corazza, Erlic, Lykogiannis, Posch, Fabbian, Ferguson, Iling-Junior.
All.: Italiano
VENEZIA (3-4-2-1): Stankovic; Idzes, Svoboda, Sverko (30′ st Altare); Candela, Nicolussi Caviglia, Duncan (8′ st Yeboah, 30′ st Crnigoj)), Haps; Oristanio, Busio; Pohjanpalo (40′ st Raimondo).
A disp.: Bruno, Grandi, Carboni, Sagrado, Schingtienne, Bjarkason, Doumbia, El Haddad, Ellertsson, Gytkjaer.
All.: Di Francesco
Arbitro: Massimi di Termoli
Ammoniti: 26′ pt Sverko (V), 29′ pt Busio (V), 44′ pt Di Francesco (V) dalla panchina
Espulsi: –
Marcatori: 21′ pt rig., 26′ st Ndoye (B), 24′ st rig. Orsolini (B)
Recupero: 1′ pt, 5′ st
Note: 24.866 spettatori
Simone Minghinelli
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Foto: Alessandro Sabattini/Getty Images (via OneFootball)