Bologna, altro pari deludente: i rossoblù non brillano e sprecano tanto, Arnautovic segna ancora ma la Salernitana si prende un meritato 1-1

Bologna, altro pari deludente: i rossoblù non brillano e sprecano tanto, Arnautovic segna ancora ma la Salernitana si prende un meritato 1-1

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Dopo due sconfitte e un pareggio nelle prime tre giornate, per il Bologna è già tempo di un esame non decisivo ma sicuramente importante per indirizzare bene un campionato iniziato in salita: al Dall’Ara arriva la Salernitana, seguita in Emilia da oltre duemila tifosi e lanciatissima dopo il 4-0 rifilato alla Sampdoria. Mihajlovic, che porta in panchina i volti nuovi Moro e Zirkzee, prosegue nel solco del 3-5-2 e ripropone Vignato nel ruolo di mezzala, stavolta a sinistra, con Kasius e Cambiaso confermati sugli esterni e Sansone scelto come partner offensivo di Arnautovic. Dall’altra parte Nicola, orfano di Bohinen, Lovato, Radovanovic e Ribery, si schiera in modo speculare, affidando le chiavi della mediana a Lassana Coulibaly e ridando fiducia al tandem d’attacco Dia-Bonazzoli.
Pronti via e un velenoso spunto di Bonazzoli libera al tiro Coulibaly, murato da Medel. Al 4′ Sansone risponde con una rasoiata dalla distanza respinta da Sepe, quindi al 7′ un colpo di testa di Dia su cross di Coulibaly chiama Skorupski alla smanacciata in corner. Col passare dei minuti gli ospiti prendono in mano le redini del gioco, mentre i padroni di casa puntano a chiudersi e ripartire: al 10′ Bonazzoli scalda i guantoni di Skorupski con un potente mancino dai venti metri, al 22′ Dia (forse mandato fuori tempo da una leggera deviazione di Soumaoro) non riesce a spingere nel sacco un pallone invitante servitogli dall’onnipresente Coulibaly, quindi al 24′ Sansone si lancia in contropiede, salta secco Fazio ma al momento del tiro spara alle stelle. Il match procede su ritmi sostenuti e la Salernitana, pericolosa anche al 25′ con un’incornata di Bronn, si fa preferire sul piano della manovra, tuttavia le più ghiotte chance da rete sono per i rossoblù, sempre con Sansone: al 36′ il numero 10 controlla un perfetto filtrante di Dominguez ma si defila troppo sul sinistro e sbaglia mira in diagonale, poi al 41′ viene liberato tutto solo da un retropassaggio suicida di Dia e tira addosso a Sepe. Si va così al riposo sullo 0-0 e buona parte dello stadio rumoreggia.
Al rientro dagli spogliatoi Mihajlovic prova allora a scuotere la squadra con tre cambi: fuori Cambiaso, Kasius e Vignato, dentro De Silvestri, Lykogiannis e Soriano. L’effetto sortito è quello sperato, perché i felsinei si scuotono e tra il 1′ e il 3′ sfiorano il vantaggio con due colpi di testa a lato di un soffio del vicecapitano e del capitano, serviti rispettivamente da Lykogiannis e Arnautovic. Al 5′, invece, un preciso lancio di Lucumí (davvero ottima la sua prova, sia in fase difensiva che quando chiamato ad impostare) pesca in area Sansone, che viene sbilanciato da Gyomber e si procura un rigore: dal dischetto si presenta Arnautovic, che spiazza Sepe e fa 1-0. Da lì in poi comincia una fase di gara contraddistinta dalla prevedibile reazione dei campani, che però non creano grossi grattacapi a Medel e compagni. Al 26′ Arnautovic avrebbe sul destro la palla del raddoppio, ma quasi davanti al portiere anziché calciare serve – male – al centro Sansone e l’azione sfuma. Nicola, che aveva già inserito Botheim e Candreva, manda in campo anche Valencia, mentre Sinisa sceglie Orsolini ed Aebischer per il rush finale.
Al 40′ proprio ‘Orso’ impegna Sepe con una botta da fuori, e la sensazione è che ormai il risultato sia destinato a non cambiare più, ma le cose vanno diversamente: al 43′ Candreva entra in area, converge sul mancino e lascia partire una staffilata su cui Skorupski non appare impeccabile, favorendo la zampata vincente di Dia. A quel punto i felsinei cercano di riprendersi i tre punti di pura rabbia, trascinati dal solito Arnautovic, che al 44′ si libera con le cattive di Gyomber ma conclude alto sopra la traversa. È di fatto l’ultima emozione di una sfida che si chiude con un pareggio tutto sommato giusto: molto meglio la Salernitana in termini di gioco ma Bologna più pericoloso, se si vanno a contare le occasioni da gol create e sciupate. Guardando in casa rossoblù, è difficile accontentarsi sia del risultato che della prestazione offerta, troppo simile a tante altre del recente passato e senza segnali che possano far pensare ad un netto miglioramento nel prossimo futuro. Ma se al presidente Saputo, presente anche oggi in tribuna, va bene così…

BOLOGNA-SALERNITANA 1-1

BOLOGNA (3-5-2): Skorupski; Soumaoro, Medel, Lucumí; Kasius (1′ st De Silvestri), Dominguez (36′ st Aebischer), Schouten, Vignato (1′ st Soriano), Cambiaso (1′ st Lykogiannis); Sansone (29′ st Orsolini), Arnautovic.
A disp.: Bagnolini, Bardi, Bonifazi, Sosa, Aebischer, Ferguson, Moro, Barrow, Zirkzee.
All.: Mihajlovic

SALERNITANA (3-5-2): Sepe; Bronn (31′ st Valencia), Gyomber, Fazio; Mazzocchi, Maggiore, Coulibaly L., Vilhena, Bradaric (9′ st Candreva); Dia, Bonazzoli (18′ st Botheim).
A disp.: Fiorillo, Micai, Motoc, Pirola, Capezzi, Iervolino, Kastanos, Sambia, Kristoffersen.
All.: Nicola

Arbitro: Ghersini di Genova
Ammoniti: 6′ st Gyomber (S), 19′ st Medel (B), 20′ st De Silvestri (B), 37′ st Vilhena (S)
Espulsi:
Marcatori: 7′ st rig. Arnautovic (B), 43′ st Dia (S)
Recupero: 0′ pt, 4′ st
Note: 19.787 spettatori (di cui 12.015 abbonati)

Simone Minghinelli

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Foto: Getty Images (via OneFootball)