Degni eredi del 1964: il Bologna riscrive la storia all'Olimpico e vede la Champions, Roma piegata 3-1 con El Azzouzi, Zirkzee e Saelemaekers

Degni eredi del 1964: il Bologna riscrive la storia all’Olimpico e vede la Champions, Roma piegata 3-1 con El Azzouzi, Zirkzee e Saelemaekers

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Difficile trovare, nella storia recente del Bologna, una partita più attesa di questa, sul campo di una Roma in grande spolvero per compiere un altro passo verso una storica qualificazione in Champions. L’Olimpico, che ha appena festeggiato l’accesso alle semifinali di Europa League eliminando il Milan, è una bolgia infernale pronta a spingere i ragazzi di De Rossi, che senza l’infortunato Lukaku opta per un 4-3-3 guidato in avanti da Dybala, El Shaarawy e Abraham, alla prima da titolare dopo quasi un anno. Motta e i suoi ragazzi, orfani di capitan Ferguson (omaggiato portando in panchina la sua maglia) e sostenuti da quasi tremila tifosi, si presentano in modo speculare con l’ex Calafiori terzino sinistro, Freuler (fascia al braccio per lui) in cabina di regia, Aebischer ed El Azzouzi mezzali e il totem Zirkzee di punta, supportato sugli esterni da Ndoye e Saelemaekers.
Gli ospiti partono forte e con un paio di velenosi cross bassi piazzati in area da Posch e Calafiori mettono subito paura ai padroni di casa, che però al 9′ rispondono con un bello spunto di Dybala vanificato da un piattone alto di El Shaarawy. Superato il brivido, i ragazzi di Thiago riprendono a palleggiare alla loro maniera, e al 14′ vanno in vantaggio: azione che si sviluppa da un lato all’altro passando per Zirkzee, sfera che viaggia sulla corsia mancina da Saelemaekers a Calafiori, viene messa in mezzo da quest’ultimo e infine rovesciata nel sacco con uno straordinario gesto tecnico da El Azzouzi, che torna a segnare nella Capitale dopo il gol rifilato alla Lazio il 18 febbraio. L’esultanza prolungata del  numero 17 non piace alla Roma, nervosa, fallosa e riempita di sacrosanti cartellini gialli da Maresca, poi torna la calma e al 21′ Paredes (il più irrequieto in assoluto) si divora il pareggio: Lucumí sbaglia tutto in uscita, l’argentino si ritrova solo davanti a Skorupski e lo mette a sedere ma calcia sul fondo. I minuti passano, l’intensità del match cresce e al 40′ serve una super chiusura di Angeliño per arginare Ndoye, ben imbeccato da Zirkzee. Qualche istante più tardi Saelemaekers coglie una clamorosa traversa su splendida punizione dai venti metri, quindi al 45′ ecco il raddoppio dei felsinei: la manovra è avvolgente e pregevole, coinvolge diversi giocatori e culmina in una palla scodellata da Saelemaekers verso El Azzouzi, col marocchino che l’appoggia di petto per Zirkzee e l’olandese che accelera, tira, piega le mani a Svilar e fa 0-2. La frazione si chiude con Ndoye che reclama un rigore per una sbracciata sospetta di Llorente in area, ma per l’arbitro non c’è nulla e il punteggio non cambia.
Il secondo tempo si apre coi giallorossi molto aggressivi e determinati alla ricerca della rete che riaprirebbe la gara, e al 5′ serve un salvataggio letteralmente di faccia di Posch per neutralizzare una staffilata di El Shaarawy diretta sotto la traversa. All’8′ ci prova invece Paredes dalla distanza ma Skorupski si allunga e smanaccia, poi però all’11’ il pur encomiabile polacco non può nulla su un triplice tentativo ravvicinato del neo entrato Azmoun, che da sottomisura fa 1-2. Lo stadio si riaccende ma i rossoblù non accusano il colpo e proseguono nel loro piano partita con coraggio e personalità, e il terzo gol è il giusto premio per una squadra che si è ormai spinta ai limiti della perfezione: al 20′ rapida ripartenza e assist illuminante di Zirkzee per la corsa spensierata in campo aperto di Saelemaekers, che si presenta a tu per tu con Svilar e lo supera con un vellutato ‘cucchiaio’ alla Totti. È il colpo da k.o. che di fatto chiude il match, anche se la Roma ha la forza di non chinare il capo e giocarsela fino in fondo, sfiorando di un soffio il 2-3 al 42′ con un sinistro alto di Pellegrini. Per il resto, fra una sostituzione e l’altra (Castro rileva un affaticato Zirkzee, quindi spazio a Urbanski, De Silvestri, Fabbian e Kristiansen), è uno show di Lucumí, che rispedisce al mittente ogni singolo pallone gettato nel mucchio dagli uomini di De Rossi. All’inizio del recupero i 2004 Urbanski e Castro confezionano il poker, ma il trequartista viene pescato in offside e la punta, abile a insaccare col mancino, deve rimandare l’appuntamento con la prima rete in Serie A.
È quella l’ultima emozione di una sfida vibrante che vede il Bologna uscire trionfatore, a quasi sessant’anni di distanza da un altro memorabile pomeriggio vissuto all’Olimpico. In palio ora non c’è uno scudetto ma un posto fra le grandi d’Europa, oltre che d’Italia, un posto che Motta e i suoi ragazzi si stanno conquistando a suon di prestazioni magnifiche, difficili anche da descrivere tanta è la meraviglia calcistica dipinta sul rettangolo verde. E allora, andando oltre la facile retorica dei bei tempi andati e i freddi ma quanto mai goduriosi numeri (62 punti, 17 vittorie, momentaneo +7 proprio sulla Roma e +8 sull’Atalanta, -2 dalla Juventus terza, Champions League davvero vicina), viene da esclamare che sì, questo gruppo è il degno erede di quello che il 7 giugno 1964 riportò il tricolore sulle gloriose maglie rossoblù. Complimento più bello, sentito e meritato, quando si ha il BFC nel cuore, crediamo non possa esistere.

ROMA-BOLOGNA 1-3

ROMA (4-3-3): Svilar; Celik (7′ st Karsdorp), Mancini, Llorente, Angeliño (7′ st Spinazzola); Cristante (40′ st J. Costa), Paredes, Pellegrini; Dybala, Abraham (7′ st Azmoun), El Shaarawy (27′ st Baldanzi).
A disp.: Boer, R. Patricio, Huijsen, Kristensen, Smalling, Aouar, Bove, R. Sanches, Zalewski.
All.: De Rossi

BOLOGNA (4-3-3): Skorupski; Posch (35′ st De Silvestri), Beukema, Lucumí, Calafiori (35′ st Kristiansen); El Azzouzi (32′ st Urbanski), Freuler, Aebischer; Ndoye (35′ st Fabbian), Zirkzee (24′ st Castro), Saelemaekers.
A disp.: Bagnolini, Ravaglia, Corazza, Ilic, Lykogiannis, Moro, Karlsson, Orsolini.
All.: Motta

Arbitro: Maresca di Napoli
Ammoniti: 6′ pt Zirkzee (B), 6′ pt Paredes (R), 13′ pt Angeliño (R), 33′ pt Pellegrini (R), 40′ pt El Shaarawy (R), 18′ st Freuler (B), 18′ st Llorente (R)
Espulsi:
Marcatori: 14′ pt El Azzouzi (B), 45′ pt Zirkzee (B), 11′ st Azmoun (R), 20′ st Saelemaekers (B)
Recupero: 3′ pt, 6′ st

Simone Minghinelli

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Foto: Getty Images (via OneFootball)