È un Bologna senza più limiti: reazione da big all'Olimpico contro un'ottima Lazio, El Azzouzi e Zirkzee fanno 1-2 e i rossoblù volano

È un Bologna senza più limiti: reazione da big all’Olimpico contro un’ottima Lazio, El Azzouzi e Zirkzee fanno 1-2 e i rossoblù volano

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Dopo aver surclassato la Fiorentina, il Bologna si presenta a Roma per affrontare un altro delicato scontro diretto con vista sull’Europa e rispondere alla vittoria dell’Atalanta (3-0 al Sassuolo ieri sera): di fronte c’è la Lazio, reduce dal prestigioso successo sul Bayern Monaco in Champions League e desiderosa di recuperare terreno in classifica. Motta, privo del pilastro Freuler causa squalifica, abbassa Ferguson in mediana nel suo 4-2-3-1 e consegna una maglia da titolare a El Azzouzi, con Lucumí confermato in difesa al fianco di Beukema e Fabbian ad agire da sottopunta dietro a Zirkzee. Sarri, orfano di Romagnoli, Rovella, Vecino e Zaccagni, disegna un 4-3-3 con Cataldi in cabina di regia spalleggiato da Guendouzi e Luis Alberto, e Immobile a guidare un tridente completato da Isaksen e Felipe Anderson. In tribuna all’Olimpico, come preannunciato dalla moglie Arianna, la famiglia di Sinisa Mihajlovic, indimenticabile ex di entrambe le squadre.
Il primo squillo è dei rossoblù, con una botta alta di Ferguson al 3′ su appoggio a rimorchio di Posch, poi al 7′ Lucumí scivola in fase di costruzione dal basso e apre la strada ad un destro di Immobile respinto di piede da Skorupski. Al 14′ il capitano biancoceleste va in gol su splendida imbeccata di Felipe Anderson ma viene pescato in fuorigioco dal VAR, che salva un BFC insolitamente distratto e impreciso. Al 18′, però, Lucumí sbaglia di nuovo cercando rasoterra El Azzouzi, i padroni di casa recuperano il pallone e Isaksen, su assist di Immobile, infila di giustezza l’1-0. I felsinei faticano terribilmente a reagire, se si eccettua un invitante cross di Saelemaekers al 22′ su cui Zirkzee e Orsolini non arrivano per questione di centimetri, e al 31′ c’è bisogno di un miracolo di Skorupski, aiutato dal palo, per negare il raddoppio allo stesso scatenato Isaksen.
La Lazio continua a fare la voce grossa, senza rischiare praticamente nulla, così al 37′ Saelemaekers prova a sorprendere Provedel con una punizione dalla distanza che attraversa la barriera e si spegne a lato. Occorre un episodio per rimettere in carreggiata un match a dir poco complicato, e quell’episodio arriva al 39′: Luis Alberto scarica la sfera verso Provedel, il portiere sbaglia il rinvio servendo Fabbian e il numero 80 appoggia per El Azzouzi che insacca il pareggio (all’inizio annullato dal guardalinee per un fuorigioco inesistente e in seguito convalidato dal VAR). Gli uomini di Sarri, colpiti all’improvviso, non si perdono d’animo e si rituffano in avanti, rendendosi due volte pericolosi con Guendouzi a ridosso dell’intervallo: al 42′ staffilata del francese murata da Skorupski, e al 44′ zampata su azione da corner salvata quasi sulla linea da Lucumí, che si riscatta e sigilla l’1-1 con cui si va al riposo.
La ripresa comincia senza cambi (in precedenza Casale aveva rilevato Patric, infortunato) ma con un Bologna molto diverso, specie in termini di aggressività. Al 7′, dopo un traversone di Posch rinviato dalla difesa, Ferguson tenta la staffilata ma trova il corpo di Casale, poi al 9′ Zirkzee chiama Provedel all’intervento con un tiro a giro dai venti metri. Nel mentre gli allenatori, ora sì, procedono con diverse sostituzioni: ecco via via Castellanos, Pedro, Kamada e Pellegrini da un lato, Aebischer, Urbanski e Ndoye dall’altro. Attorno alla mezzora Skorupski si esibisce in un’impeccabile uscita bassa per sbarrare la strada a Castellanos, quindi al 33′ il notevole forcing rossoblù viene premiato: Zirkzee lavora palla in maniera sontuosa e la serve sulla corsia mancina per l’accorrente Kristiansen (tra i migliori), che lascia partire un cross teso su cui Zirkzee si avventa di prima intenzione inchiodando l’1-2.
È un gol da campione, il nono nel campionato di Joshua, è il gol di una squadra forte e soprattutto consapevole, capace di uscire a testa alta da ogni momento di difficoltà per poi sfoderare le proprie doti, singole e di gruppo. Nel finale la Lazio, in palese affanno, ci prova a riequilibrare il risultato, ma ormai non c’è più nulla da fare, malgrado le tante ‘preghiere’ indirizzate dai capitolini verso l’area felsinea: la difesa fa buona guardia, Skorupski abbassa la saracinesca, i neo entrati Calafiori e Lykogiannis portano il loro mattoncino alla causa e al 94′ Maresca certifica che il Bologna è di nuovo quarto insieme all’Atalanta con la bellezza di 45 punti. La vittoria all’Olimpico sponda biancoceleste mancava da dodici anni, l’Europa League e la Champions non vengono disputate da quando ancora si chiamavano Coppa UEFA e Coppa dei Campioni, ma la sensazione è che Motta e i suoi ragazzi siano qui per continuare a infrangere record e riscrivere la storia del club.

LAZIO-BOLOGNA 1-2

LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari (31′ st Pellegrini), Patric (11′ pt Casale), Gila, Marusic; Guendouzi, Cataldi, L. Alberto (31′ st Kamada); Isaksen (20′ st Pedro), Immobile (20′ st Castellanos), F. Anderson.
A disp.: Mandas, Sepe, Hysaj, A. Anderson, Napolitano, Fernandes.
All.: Sarri

BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Posch, Beukema, Lucumí, Kristiansen (40′ st Calafiori); El Azzouzi (28′ st Aebischer), Ferguson; Orsolini (40′ st Lykogiannis), Fabbian (28′ st Urbanski), Saelemaekers (28′ st Ndoye); Zirkzee.
A disp.: Bagnolini, Ravaglia, Corazza, De Silvestri, Ilic, Moro, Karlsson, Odgaard.
All.: Motta

Arbitro: Maresca di Napoli
Ammoniti: 25′ pt Fabbian (B), 35′ pt Casale (L), 1′ st El Azzouzi (B), 34′ st Marusic (L), 48′ st Aebischer (B)
Espulsi:
Marcatori: 18′ st Isaksen (L), 39′ pt El Azzouzi (B), 33′ st Zirkzee (B)
Recupero: 3′ pt, 4′ st

Simone Minghinelli

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Foto: Getty Images (via OneFootball)