Reduce da due pareggi molto diversi tra loro, al Franchi contro la Fiorentina e al Dall’Ara contro il Torino, il Bologna si sposta a Parma per un derby emiliano che può valere tanto sia per la classifica che per trovare piena consapevolezza del proprio valore. Il giovane Cuesta, senza vittoria dal 29 settembre e in cerca di punti per allontanarsi dalla zona caldissima, disegna un 3-5-2 guidato in difesa da Circati, sorretto in mediana da Bernabé, Keita ed Estevez e completato in attacco dal tandem Pellegrino-Benedyczak. Italiano, costretto a seguire la gara dagli spogliatoi visto il clima freddo e umido e sostituito ancora in panchina dal vice Niccolini, prosegue nel solco del 4-2-3-1 ma cambia ben otto elementi rispetto al match infrasettimanale: maglia da titolare per Holm, Heggem, Miranda, Freuler, Pobega, Orsolini, Rowe e Castro.
Neanche il tempo di cominciare che i padroni di casa passano in vantaggio: dopo una quindicina di secondi Suzuki lancia lungo, Benedyczak addomestica la sfera eludendo l’intervento di Lucumí e l’accorrente Bernabé la scaraventa nell’angolino basso. I rossoblù, presi alla sprovvista, non possono far altro che leccarsi la ferita e rialzare la testa, a partire da un sinistro in corsa di Pobega al 4′ che non passa lontano dal palo. Al 12′ un preciso cross di Lucumí impattato al volo da Orsolini diventa un assist per Odgaard, che di testa da sottomisura non inquadra il bersaglio, poi al 14′ Castro sfodera un filtrante favoloso per ‘Orso’ che però, una volta arrivato davanti a Suzuki, calcia sull’esterno della rete. E così, al 15′, il Parma ne approfitta per rituffarsi in avanti e sfiorare il raddoppio: sassata da fuori di Britschgi, traversa e successiva smanacciata di Skorupski ad evitare il peggio.
È quello l’episodio che sveglia definitivamente il BFC, perché al 17′ Orsolini e Holm duettano alla grande sulla destra, lo svedese crossa basso al centro e Castro insacca da bomber di razza l’1-1, per la gioia dei 3.500 tifosi ospiti. Fra il 24′ e il 30′ due velenosi traversoni di Rowe generano un salvataggio aereo di Circati e un controllo e tiro di Orsolini su cui Suzuki fa buona guardia, quindi al 31′ sul versante opposto ci prova Benedyczak ma il suo mancino da appena dentro l’area viene murato. Al 34′ sono di nuovo mani nei capelli per i felsinei, in quanto Castro controlla una sontuosa imbeccata di Pobega ma spedisce il pallone di piatto sul corpo del portiere ducale, poi al 35′ si materializza un episodio chiave: Ordoñez, già ammonito per un fallo su Odgaard, stende lo stesso danese e rimedia il secondo giallo.
Cuesta, che in precedenza aveva perso per infortunio Estevez, rilevato da Sorensen, apporta qualche aggiustamento tattico ma intanto vede alzare bandiera bianca pure Circati, fermato da una distorsione alla caviglia: al suo posto Ndiaye. Ma il Bologna, ora anche con l’uomo in più, continua a premere forte sull’acceleratore e al 36′ accarezza il raddoppio con Odgaard, che sugli sviluppi di un corner raccoglie una sponda di Castro e in girata va a centimetri dal bersaglio. Ma non è finita, perché al 45′ un vivacissimo Rowe si lancia in campo aperto e una volta arrivato quasi al limite dell’area, forse con un po’ di egoismo visti i tanti compagni nei paraggi, scaglia una rasoiata che sfiora il palo. E allora si va al riposo sul risultato di 1-1.
In avvio di ripresa i rossoblù si producono subito in un’altra azione pericolosa, ma un pregevole suggerimento di Rowe viene sprecato da una sassata alle stelle di Odgaard da posizione più che invitante. Al 7′ è il turno di Castro, invitato alla conclusione da Orsolini, ma il suo destro in corsa si perde sul fondo, quindi al 10′ Pobega impegna Suzuki dalla distanza e in seguito Benedyczak, scattato sul filo del fuorigioco, spaventa Skorupski con un diagonale a lato di poco. Il rischio corso fa capire ai ragazzi di Italiano (costretto a sostituire il totem Freuler con Moro per un problema alla spalla) che è il arrivato il momento di concretizzare e indirizzare la sfida sui giusti binari, soprattutto perché la pioggia si sta trasformando in un nubifragio e fraseggiare con qualità diventa sempre più difficile.
Serve un guizzo e lo trova nuovamente Castro al 23′: cross tagliente di Miranda dalla sinistra, intervento non impeccabile di Suzuki e staffilata nel sacco dell’argentino, alla prima doppietta in Serie A. Lo stesso ‘Santi’ al 27′ lascia il posto a Dallinga, così come Cambiaghi rileva Rowe, e al 32′ proprio l’olandese ha sul piede la chance del tris ma la spreca colpendo una clamorosa traversa: l’arbitro Bonacina alza il braccio e segnala offside, l’errore però resta da matita blu. Il Parma si affida ormai soltanto a palloni lunghi per le sue punte, che adesso sono Cutrone e Djuric, ma Lucumí, Heggem e soci fanno ottima guardia e negli ampi spazi che vengono a crearsi vanno a nozze Cambiaghi e gli altri neo entrati Bernardeschi e Fabbian: al 43′ l’esterno di scuola Atalanta cerca nel mezzo Dallinga ma l’incornata dell’ex Tolosa è sbilenca, quindi al 45′ il numero 28 si mette in proprio e arriva sul fondo ma anziché servire un compagno al centro spara a salve.
Azione simile ma esito diverso al 47′ con protagonista Miranda, autore oggi della sua miglior gara stagionale, che viene lanciato proprio da Cambiaghi e una volta arrivato nei pressi della linea di fondocampo scarica un violento mancino che lascia di sasso Suzuki e si infila sotto la traversa: golazo, per dirla nella lingua di Juan, che fin qui non era mai andato a segno in Italia. È il punto esclamativo su un pomeriggio plumbeo e bagnato che però un Bologna bello e affamato (malgrado qualche errore di troppo in zona gol) ha reso luminoso e caldissimo: settimo risultato utile di fila in campionato per i felsinei, che salgono a 18 punti e, in attesa dell’esito di Milan-Roma, entrano nel gruppone delle squadre al quarto posto, a 4 lunghezze dal Napoli capolista che tra una settimana arriverà al Dall’Ara. Prima, però, c’è da pensare all’Europa League e al Brann: appuntamento a giovedì sera, non vediamo l’ora!
PARMA-BOLOGNA 1-3
PARMA (3-5-2): Suzuki; Delprato, Circati (40′ pt Ndiaye), Valenti; Ordoñez, Bernabé, Keita, Estevez (24′ pt Sorensen), Britschgi (33′ st Hernani); Pellegrino (33′ st Djuric), Benedyczak (34′ st Cutrone).
A disp.: Corvi, Rinaldi, Lovik, Trabucchi, Troilo, Cremaschi, Plicco, Ciardi, Begic.
All.: Cuesta
BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Holm, Heggem, Lucumí, Miranda; Freuler (11′ st Moro), Pobega; Orsolini (37′ st Bernardeschi), Odgaard (27′ st Fabbian), Rowe (37′ st Cambiaghi); Castro (27′ st Dallinga).
A disp.: Pessina, Ravaglia, Casale, De Silvestri, Lykogiannis, Vitik, Zortea, Ferguson, Sulemana, Dominguez.
All.: Italiano (Niccolini in panchina)
Arbitro: Bonacina di Bergamo (VAR Gariglio, AVAR Piccinini)
Ammoniti: 28′ pt Ordoñez (P), 16′ st Castro (B), 34′ st Valenti (P), 42′ st Cambiaghi (B)
Espulsi: 35′ pt Ordoñez (P) per doppia ammonizione
Marcatori: 1′ pt Bernabé (P), 17′ pt, 23′ st Castro (B), 47′ st Miranda (B)
Recupero: 4′ pt, 7′ st
Simone Minghinelli
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Foto: Emmanuele Ciancaglini/Getty Images (via OneFootball)



