Il Bologna soffre ma la spunta con qualità: Barrow, Svanberg e Soriano mandano al tappeto la Sampdoria, 3-1 al Dall'Ara

Il Bologna soffre ma la spunta con qualità: Barrow, Svanberg e Soriano mandano al tappeto la Sampdoria, 3-1 al Dall’Ara

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Due squadre ben allenate e difficili da affrontare per chiunque, principi di gioco diversi ma ugualmente interessanti, un grande difetto in comune: la discontinuità. All’ora di pranzo, Bologna e Sampdoria scendono in campo al Dall’Ara con l’obiettivo di scacciare definitivamente ogni patema e costruirsi un finale di stagione sereno, puntando alla parte nobile della classifica. Mihajlovic, finalmente con quasi tutta la rosa a disposizione, disegna il suo consueto 4-2-3-1 con Tomiyasu e Dijks terzini, la coppia Schouten-Svanberg in mediana e Palacio centravanti, riportando Barrow largo a sinistra. Di contro Ranieri, orfano di Colley e Torregrossa, opta per 4-4-1-1 con Candreva e Jankto sulle corsie laterali e Damsgaard alle spalle dell’unica punta Quagliarella.
L’inizio di gara degli ospiti è terribilmente aggressivo e al 4’, dopo un pasticcio in uscita dal basso generato da Skorupski e Schouten, Thorsby si presenta solo davanti al portiere ma lo grazia calciando sul palo. I doriani continuano a spingere forte, favoriti da un atteggiamento molle e svagato dei felsinei, e al 19’ serve un grande Skorupski per neutralizzare una botta dal limite di Damsgaard. Al 25’ anche Bereszynski, con un velenoso tiro-cross dal fondo, scalda ancora i guantoni del connazionale, quindi al 28’ i ragazzi di Sinisa si destano dal torpore che sembrava attanagliarli: splendido spunto di Palacio sulla fascia destra, traversone al bacio nel mezzo e colpo di testa chirurgico di Barrow per l’1-0.
La Samp, fino a quel momento padrona del match o quasi, non ci sta, e dopo qualche minuto utile ad assorbire la botta si riporta in avanti e al 38’ pareggia i conti: brutta palla persa da Barrow nel tentativo di servire in profondità Palacio e contrattacco ligure che si sviluppa rapidamente a sinistra, cross teso al centro e zampata vincente di Quagliarella, scaltro nel leggere la traiettoria del terzino e prendere il tempo a Danilo. Il primo tempo sembra destinato a chiudersi in parità, ma al 41’ il BFC ha un ulteriore sussulto: tocco filtrante di Schouten per Barrow, percussione del gambiano in mezzo a tre avversari e preciso assist a liberare il piattone perentorio di Svanberg, che fa 2-1 e fissa il punteggio con cui si va al riposo.
La ripresa comincia secondo il medesimo copione, ovvero con i blucerchiati a fare la voce grossa, e al 6’ Quagliarella sfiora il palo con una rasoiata mancina. Al 9’ è invece il turno di Damsgaard, che sfiora l’incrocio con uno splendido tiro a girare dai venti metri, quindi al 16’ i rossoblù hanno una ghiotta chance per calare il tris: suggerimento di Schouten che mette Palacio di fronte ad Audero, ma ‘El Trenza’ conclude proprio addosso al portiere, imitato da Skov Olsen sulla successiva ribattuta. Lo stesso danese al 21’ piazza sul dischetto del rigore un cioccolatino che nessun compagno riesce a scartare, ma al 25’ ecco il solito Soriano a risolvere ogni problema: ennesima giocata da campione di Svanberg, che parte di pura potenza da metà campo e arrivato a ridosso dell’area appoggia la sfera a ‘Bobby’, bravissimo a insaccare di punta il 3-1.
Lo stesso svedese è protagonista al 30’, quando raccoglie un altro invitante assist dal fondo di Skov Olsen ma vede il suo tentativo respinto letteralmente col sedere sulla linea da Bereszynski, poi al 31’ il neo entrato Sansone si vede annullare il poker (servito con un delicato ‘cucchiaio’) per fuorigioco. Via via Mihajlovic ricorre anche a Dominguez, Orsolini e Poli per dare maggiore freschezza alla sua formazione e blindare il successo, ma al 37’ gli ospiti vanno vicini a riaprire la contesa con un destro secco di Candreva smanacciato da Skorupski. Gli ultimi palloni e le ultime incursioni della Sampdoria vanno quasi tutti a sbattere su un muro di granito di nome Soumaoro, anche oggi fra i migliori in assoluto, mentre l’ultimo sussulto del match è un mancino di Sansone controllato senza affanni da Audero.
Vittoria più sofferta di quello che non dica il punteggio per il Bologna, capace comunque di realizzare tre gol bellissimi e di uscire sempre a testa alta dai vari momenti di sofferenza vissuti all’interno della gara, con una buona solidità difensiva e un cinismo offensivo visto di rado in questa stagione. È anche e soprattutto grazie ad affermazioni del genere che un gruppo (a maggior ragione se molto giovane) cresce e può ambire a traguardi più prestigiosi, a patto però che non venga più a mancare quell’elemento magico citato in apertura di cronaca: la continuità. E allora poche celebrazioni, piedi per terra e testa già a Crotone, un altro appuntamento da non fallire.

BOLOGNA-SAMPDORIA 3-1

BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Tomiyasu (45’ st De Silvestri), Danilo, Soumaoro, Dijks; Schouten (24’ st Dominguez), Svanberg (38’ st Poli); Skov Olsen (38’ st Orsolini), Soriano, Barrow; Palacio (24’ st Sansone).
A disp.: Da Costa, Antov, Hickey, Mbaye, Baldursson, Medel, Vignato.
All.: Mihajlovic

SAMPDORIA (4-4-1-1): Audero; Bereszynski, Yoshida, Ferrari A.  (27’ st Leris), Augello; Candreva, Thorsby, Ekdal, Jankto (24’ st Ramirez); Damsgaard (24’ st Gabbiadini); Quagliarella.
A disp.: Avogadri, Ravaglia N., Regini, Tonelli, A. Silva, Askildsen, Verre, Keita, La Gumina.
All.: Ranieri

Arbitro: Irrati di Pistoia
Ammoniti: 11’ st Ferrari A. (S), 32’ Palacio (B), 33’ st Skov Olsen (B), 39’ st Ramirez (S)
Espulsi:
Marcatori: 28’ pt Barrow (B), 37’ Quagliarella (S), 41’ pt Svanberg (B), 25’ st Soriano (B)
Recupero: 1’ pt, 4’ st

Simone Minghinelli

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