09/11/2025
Simone Minghinelli
90 minuti, OneFootball

Il Bologna va oltre i sogni, dominata 2-0 la capolista Napoli: Dallinga e Lucumí fanno gioire un Dall’Ara orgoglioso, esordio da favola per il 2007 Pessina

Tempo di Lettura: 4 minuti

Big match, sfida ad alta quota, partita dei sogni: chiamatela come volete. Il Bologna, reduce dal dispendioso e alla fine amaro pareggio casalingo di giovedì in Europa League contro il Brann, ospita il Napoli campione d’Italia in carica e capolista del campionato: 22 punti contro 18, il divario è stretto. Italiano, orfano di Ravaglia, Freuler e Immobile, opera un po’ di turnover all’interno del suo consueto 4-2-3-1, inserendo fra i titolari Miranda, Pobega, Orsolini, Odgaard, Rowe e Dallinga. Conte, privo di Meret, Spinazzola, De Bruyne, Gilmour e ovviamente Lukaku, opta per un 4-3-3 confermando in toto l’undici schierato martedì in Champions contro l’Eintracht Francoforte: i centrali difensivi sono Rrahmani e Buongiorno (col – fischiatissimo – ex Beukema in panchina), in cabina di regia c’è Lobotka e la punta è Hojlund. Presenti la bellezza di 33 mila spettatori al Dall’Ara, ma sul versante rossoblù il tifo organizzato non può essere caldo come sempre, visti i divieti imposti dalla Questura relativamente a striscioni, bandiere, tamburi e lanciacori.

Un antico motto dice che «la fortuna è cieca» ma, aggiungiamo noi, la sfiga ci vede benissimo, soprattutto nel calcio. Proprio nel giorno in cui i rossoblù sono privi del loro secondo portiere, ecco che Skorupski si infortuna: all’8′, su un rilancio, il polacco sente tirare dietro la coscia destra e alza bandiera bianca; Italiano è così costretto a far debuttare in Serie A il giovane talento Pessina, classe 2007, accolto da un fragoroso coro «Massimo! Massimo» in stile Il gladiatore che non si sentiva dai tempi di Marazzina. Il ragazzo se la cava bene su un paio di rinvii, poi al 17′ capitan Ferguson lo protegge sporcando in angolo un velenoso sinistro dal limite di Hojlund. Al 20′ ci prova invece Elmas con un piatto destro più o meno dalla stessa zolla e Pessina fa buona guardia, quindi al 22′ sul versante opposto Lucumí sfiora il bersaglio di testa da corner.

I felsinei tengono in mano le redini della gara ma i partenopei, molto ordinati, chiudono ogni varco e provano subito a ripartire. Dallinga perde almeno tre palloni sanguinosi, ma alla mezzora lavora bene il quarto sfoderando un cross tagliente su cui deve intervenire Rrahmani. Passano due minuti e Milinkovic-Savic si sporca i guantoni per allontanare la minaccia generata da una sassata di Rowe dalla distanza, Rowe che in seguito avverte un fastidio muscolare in zona coscia ma porta comunque a termine la frazione, evitando così al BFC di sprecare un altro slot per le sostituzioni. Nel finale ancora Dallinga non va lontano dai pali con un’incornata su preciso traversone di Holm, poi il Napoli si fa vivo in avanti con un paio di incursioni stoppate dalla retroguardia di casa. All’intervallo è 0-0, risultato che non fa una piega.

Il secondo tempo si apre con Cambiaghi al posto dell’acciaccato Rowe e con l’immediato vantaggio del Bologna: proprio il numero 28 si invola sulla corsia mancina e dalla linea di fondo fa partire un suggerimento basso che Dallinga, con un pregevole colpo d’esterno, trasforma in oro. E la Curva Andrea Costa, spogliata di tutto ma non della propria anima, viene letteralmente giù. Gli uomini di Conte faticano a reagire, e al 13′ rischiano pure su una bella girata volante di Orsolini su assist di Miranda, ma Milinkovic-Savic risponde presente. I rossoblù continuano a spingere e al 18′ protestano per una gomitata di Hojlund sul volto di Elmas che poteva costare al danese qualcosa in più di un semplice giallo, poi però al 21′ riparte la festa: spunto sul binario di destra e cross al bacio di un super Holm per l’accorrente Lucumí, che di tesa insacco il 2-0.

Conte, trafitto nuovamente, cerca di dare una scossa tramite gli ingressi di Lang e Neres, ma le occasioni degne di questo nome latitano se si eccettua un tiro da posizione defilata di Gutierrez che scheggia il palo esterno. Nel mentre Italiano, che già aveva gettato nella mischia Bernardeschi al posto di Odgaard, preferisce non rischiare nulla e passa al 3-5-2 inserendo Casale per Orsolini e Moro per Pobega. È una mossa che paga, perché la squadra di compatta ancora di più e gestisce la fase conclusiva del match senza affanni, mandando in visibilio i tifosi tramite un possesso palla che quasi irretisce gli avversari. C’è spazio anche per altre chance, con Miranda che al 40′ si avventa su un traversone rasoterra di Bernardeschi ma vede la sua botta deviata sul fondo da Neres, e Dallinga che al 48′ non ‘scarta’ per centimetri un ‘cioccolatino’ dello stesso terzino spagnolo.

Poco male, dato che qualche istante dopo l’arbitro Chiffi pone fine alle ostilità e certifica che il BFC, grazie ad una delle prestazioni più belle e importanti della sua storia recente (ma forse non solo), è a -1 dalla vetta della Serie A, a pieno titolo nel gruppone dei top club che guardano allo scudetto, senza dimenticare mai che non siamo nemmeno a metà stagione e che i piedi vanno tenuti ancorati al terreno. Ciò che si può affermare con assoluta certezza e senza essere tacciati di faziosità è che oggi, 9 novembre 2025, il Bologna è la squadra più bella d’Italia. Poi si vedrà, ma intanto una piazza intera può meritatamente godersi l’ennesima tappa di una crescita che sta raggiungendo picchi clamorose. Le lacrime di commozione del cinno Pessina, abbracciato da tutti i compagni mentre mister Italiano corre a festeggiare sotto la curva, sono anche le nostre: grazie ragazzi, ci state regalando qualcosa che va ben oltre i sogni.

BOLOGNA-NAPOLI 2-0

BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski (8′ pt Pessina); Holm, Heggem, Lucumí, Miranda; Ferguson, Pobega (36′ st Moro); Orsolini (36′ st Casale), Odgaard (16′ st Bernardeschi), Rowe (1′ st Cambiaghi); Dallinga.
A disp.: Happonen, Casale, De Silvestri, Lykogiannis, Vitik, Zortea, Fabbian, Sulemana, Castro, Cambiaghi, Dominguez.
All.: Italiano

NAPOLI (4-3-3): Milinkovic-Savic; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno (32′ st J. Jesus), Gutierrez (32′ st Olivera); Anguissa, Lobotka, McTominay (37′ st Lucca); Politano (22′ st Neres), Hojlund, Elmas (23′ st Lang).
A disp.: Contini, Ferrante, Beukema, Marianucci, Mazzocchi, Ambrosino, Vergara.
All.: Conte

Arbitro: Chiffi di Padova (VAR Meraviglia, AVAR Massa)
Ammoniti: 18′ st Hojlund (N), 26′ st Lang (N), 29′ st Orsolini (B), 31′ st Neres (N)
Espulsi:
Marcatori: 5′ st Dallinga (B), 21′ st Lucumí (B)
Recupero: 5′ pt, 4′ st

Simone Minghinelli

© Riproduzione Riservata

Foto: Alessandro Sabattini/Getty Images (via OneFootball)

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