L'allievo supera il maestro: Motta insegna calcio a Gasperini, a Bergamo un super Bologna piega 2-0 l'Atalanta con Sansone e Orsolini

L’allievo supera il maestro: Motta insegna calcio a Gasperini, a Bergamo un super Bologna piega 2-0 l’Atalanta con Sansone e Orsolini

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Forse non è corretto definirlo uno scontro diretto per l’Europa, visti gli 8 punti di distanza in classifica e la presenza dell’incognita Juventus nel mezzo, ma Atalanta-Bologna è senza dubbio una sfida intrigante fra due delle squadre più in forma del campionato, entrambe con tanta voglia di non accontentarsi. Il maestro Gasperini, orfano di Hateboer, Koopmeiners e Ruggeri, prosegue nel solco del 3-4-1-2 con Ederson e De Roon in mediana, Pasalic e sulla trequarti e la coppia Lookman-Hojlund in avanti. L’allievo Motta, privo di Arnautovic e Cambiaso, risponde schierando il consueto 4-2-3-1, con le uniche novità di Skorupski (al rientro fra i pali dopo l’influenza) e Soriano (in luogo di Aebischer) rispetto alla formazione che la scorsa domenica ha sconfitto l’Udinese.
Fin dalle prime battute i rossoblù dimostrano ancora una volta di saper tenere alla perfezione il campo e di avere le idee chiare, sbagliando poco o nulla in fase di possesso e stoppando sul nascere ogni iniziativa avversaria. Al 13′ Musso sbaglia un facile appoggia, Soriano ne approfitta ma il suo cross in mezzo per Barrow è leggermente alto, poi Moro calcia debole e centrale. I nerazzurri rispondono con una botta dalla distanza di Zappacosta deviata in corner da Skorupski, quindi al 22′ serve un gran volo di Musso per neutralizzare un destro in corsa di Kyriakopoulos e vanificare una pregevole azione felsinea. Al 24′ ‘Gasp’ perde Pasalic per un problema alla caviglia e inserisce Boga, e da lì inizia una seconda metà di frazione che vede la Dea un po’ più pericolosa. In particolare al 30′: Hojlund riesce ad arrivare a tu per tu con Skorupski ma si fa ipnotizzare dal polacco, poi tira di nuovo ma trova il corpo di un super Soumaoro, infine ci prova di testa Zappacosta ma lo stesso Skorupski fa buona guardia. A ridosso dell’intervallo si mette invece in luce con un paio di spunti Barrow, che però conclude in modo sbilenco e non inquadra lo specchio. Si va così al riposo sullo 0-0.
La ripresa comincia col BFC determinato a trovare il vantaggio, come testimonia il primo cambio di Motta: fuori Soriano, dentro Orsolini. E al 4′ il gol arriva, meritato: Barrow imbuca dentro per Sansone e il numero 10, col mancino, disegna una traiettoria a rientrare che fa secco Musso. È delirio nel settore ospiti del Gewiss Stadium, e intanto Gasperini corre ai ripari mandando nella mischia pure Demiral e Zapata. Motta replica sostituendo Barrow e Sansone con Dominguez e Zirkzee, e al 20′ i rossoblù vanno ad un soffio dal raddoppio: Kyriakopoulos pesca in area proprio il centrocampista argentino, che però non calcia e serve Zirkzee, il cui tocco sotto in mezzo a tre si spegne a lato. L’Atalanta, in evidente affanno, batte un colpo al 28′, ma Skorupski dice di no ad una velenosa incornata da distanza ravvicinata di Hojlund. È un fuoco di paglia, perché il dominio dei felsinei non si arresta: al 30′ Musso smanaccia una staffilata di Kyriakopoulos e Orsolini non riesce nel tap-in di testa da due passi, al 36′ lo stesso ‘Orso’ va in rete a porta vuota dopo un tiro di Zirkzee respinto da Musso ma viene pescato in offside (peccato che avesse già esultato sotto la curva togliendosi la maglia, diffidato e ammonito salterà il Milan), e al 41′ ancora il numero 7 chiude i conti, lanciato da Zirkzee, accentrandosi sul suo sinistro e facendo fuoco nell’angolino. Gioco, partita, incontro per un Bologna da stropicciarsi gli occhi.
Nel finale si prende altri applausi anche Skorupski, fantastico nell’intervento volante su un destro a giro dal limite del neo entrato Muriel, poi per i rossoblù è tempo di festeggiare una vittoria splendida e a suo modo storica (a Bergamo mancava dal 2009). Una prova che rasenta la perfezione, quella dei ragazzi di Motta, sagace condottiero di un gruppo fantastico che lo segue in tutto e per tutto, chiunque vada in campo, cancellando la classica dicotomia titolari-riserve. Non importa nemmeno quale sia l’avversario di turno, l’unica enorme certezza è che ormai questa squadra procede col pilota automatico e non sbaglia mai né l’approccio né la prestazione. Non sappiamo se basterà per andare in Europa, di sicuro basta e avanza per essere estremamente orgogliosi.

ATALANTA-BOLOGNA 0-2

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Djimsiti, Palomini, Scalvini (7′ st Demiral); Zappacosta (34′ st Muriel), De Roon, Ederson, Maehle; Pasalic (24′ pt Boga); Lookman (7′ st Zapata), Hojlund.
A disp.: Rossi, Sportiello, Okoli, Soppy.
All.: Gasperini

BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Posch, Soumaoro, Lucumí, Kyriakopoulos; Schouten, Moro (39′ st Medel); Soriano (1′ st Orsolini), Ferguson, Barrow (11′ st Dominguez); Sansone (11′ st Zirkzee).
A disp.: Bardi, Ravaglia, Bonifazi, De Silvestri, Lykogiannis, Sosa, Aebischer, Pyyhtia.
All.: Motta

Arbitro: Orsato di Schio
Ammoniti: 11′ pt Zappacosta (A), 15′ st Lucumí (B), 24′ st Palomino (A), 25′ st Djimsiti (A), 36′ st Orsolini (B)
Espulsi:
Marcatori: 4′ st Sansone (B), 41′ st Orsolini (B)
Recupero: 2′ pt, 4′ st

Simone Minghinelli

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Foto: Getty Images (via OneFootball)