Reduce dai pareggi nel complesso deludenti contro Lecce in campionato e Friburgo in Europa League, il Bologna resta al Dall’Ara per affrontare un Pisa ancora a secco di vittorie ma già capace di fermare Atalanta e Fiorentina, dando sempre filo da torcere alle proprie avversarie. Impegno da non sottovalutare, dunque, e Italiano opta per un 4-2-3-1 con diversi titolarissimi: ci sono Skorupski, Lucumí, Miranda, Freuler, Orsolini, Odgaard e Cambiaghi insieme a Zortea, Heggem, Moro e Dallinga, quest’ultimo preferito a Castro. Sul versante opposto Gilardino, grande ex di turno, risponde proponendo un 3-5-2 comandato in mediana da Vural, con Touré e Leris larghi sulle fasce e la fantasia di Tramoni a innescare la potenza di Nzola in avanti. Oltre 27 mila i tifosi sugli spalti, con la Curva Andrea Costa che a ridosso del calcio d’inizio celebra i 116 anni del BFC (compiuti venerdì) tramite uno striscione in dialetto.
I toscani partono spavaldi, senza alcun timore reverenziale, e al 2’ Touré incorna una rimessa laterale chiamando subito in causa Skorupski, pur senza creargli patemi. Al 7’, invece, Moro si esibisce in un retropassaggio ardito e lancia Tramoni, che però sbaglia il controllo e viene anticipato da Skorupski in uscita bassa. I felsinei si destano all’8’, quando Cambiaghi lascia partire un gran cross dal fondo su cui né Dallinga né Orsolini riescono ad arrivare, poi al 17’ Miranda fa altrettanto sempre dalla fascia sinistra ma Bonfanti brucia sul tempo Odgaard.
Al 19’ gli ospiti battono un altro colpo con un’inzuccata di Caracciolo su piazzato di Tramoni, ma l’arbitro rileva un fallo in attacco, quindi al 24’ riprende ed esplode in tutto il suo splendore lo show di Cambiaghi: slalom speciale tra gli avversari e splendido filtrante per Dallinga che calcia addosso a Semper, poi l’azione si sposta sulla corsia opposta dove Orsolini sgasa e serve Dallinga, il cui preciso suggerimento nel mezzo viene trasformato in un palo-gol proprio da Cambiaghi, che festeggia nel migliore dei modi la prima convocazione in Nazionale della sua carriera.
Da quel momento il Bologna e in particolare il numero 28 debordano: al 35’ spunto di Orsolini e rasoiata debole, al 36’ sciagurata gestione del possesso di Touré e fallo su Cambiaghi lanciato a rete che gli vale il rosso diretto, e sulla conseguente punizione dal limite al 38’ gol di Moro con deviazione della barriera. Ma non è finita, perché al 40’ l’ennesima accelerazione di Cambiaghi si conclude con un suggerimento al bacio che Orsolini, sempre lui, trasforma di piatto nel 3-0. Un tris che per poco non diventa poker al 44’, perché ‘Orso’ coglie il palo con una staffilata mancina e sulla ribattuta Semper dice di no a Cambiaghi. Intanto il pubblico del Dall’Ara canta e salta sotto gli occhi del patron Saputo, e le squadre completano un primo tempo senza storia.
Dopo l’intervallo si riparte con Bernardeschi al posto di Orsolini e uno striscione chiarissimo dei gruppi Forever Ultras e Freak Boys in curva, con riferimento alla questione israelo-palestinese: «Stop al genocidio». Pure Gilardino cambia qualcosa inserendo Angori e Meister per Bonfanti e Tramoni, mentre i rossoblù approcciano la seconda frazione con lucidità, senza strafare ma senza nemmeno abbassare il livello di concentrazione. Oltre alla bravura della squadra di Italiano, oggi anche la sorte sembra alleata, e all’8’ un sinistro potente ma fuori bersaglio viene indirizzato nel sacco dalla schiena di Caracciolo: 4-0 ed entusiasmo alle stelle.
In seguito ad una fase di comprensibile tranquillità, gli ingressi di Fabbian, Rowe e infine Dominguez (oltre al redivivo Pobega) vivacizzano di nuovo lo scenario: al 21’ imbeccata di Bernardeschi per Rowe e girata sbilenca a lato dell’inglese, che al 22’ si ripete sfiorando il palo con una stoccata dai sedici metri. Al 25’ un vivace Bernardeschi libera in buona posizione Dallinga, che però centra in pieno Canestrelli, quindi al 32’ l’ex Toronto inventa ancora per Rowe e il buon Jonathan cerca il gol d’antologia deviando il pallone al volo di tacco: mira imprecisa ma applausi per entrambi. I titoli di coda del match iniziano a palesarsi quando al 38’ Fabbian spreca una ghiotta chance colpendo Caracciolo e, sul prosieguo dell’azione, Rowe impatta sul fondo un tiro-cross di Miranda. Al 40’ invece, Zortea serve bene a rimorchio Dominguez, la cui zampata si spegne però sull’esterno della rete.
Niente recupero, decisione saggia dell’arbitro Abisso, e spazio alle magiche note di Cremonini e Dalla, come nelle giornate migliori. Al di là del valore dell’avversario e degli episodi che hanno facilitato il compito di Freuler e compagni, vanno sottolineati i meriti di un Bologna che dopo un avvio titubante ha aggredito la partita e l’ha fatta sua con fame, intensità e tanta qualità, convincendo sia sul piano dei singoli (Cambiaghi su tutti) che del collettivo e tornando a far divertire il suo pubblico come non accadeva da un po’. Sprazzi importanti del vero BFC che speriamo, dopo l’imminente sosta, tornino ad essere la regola e non l’eccezione. Per il momento, con 3 vittorie su 3 gare interne di campionato e 10 punti in classifica, può bastare così.
BOLOGNA-PISA 4-0
BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Zortea, Heggem, Lucumí, Miranda; Moro (28’ st Pobega), Freuler; Orsolini (1’ st Bernardeschi), Odgaard (11’ st Fabbian), Cambiaghi (11’ st Rowe); Dallinga (30’ st Dominguez).
A disp.: Pessina, Ravaglia, Casale, De Silvestri, Holm, Lykogiannis, Vitik, Ferguson, Castro.
All.: Italiano
PISA (3-5-2): Semper; Canestrelli, Caracciolo, Bonfanti (1’ st Angori); Touré, Marin, Vural (18’ st Cuadrado), Akinsanmiro, Leris (32’ st Calabresi); Tramoni (1’ st Meister), Nzola (32’ st Buffon).
A disp.: Andrade, Scuffet, Albiol, Calabresi, Lusuardi, Mbambi, Hojholt, Maucci, Piccinini, Lorran, Moreo.
All.: Gilardino
Arbitro: Abisso di Palermo (VAR Meraviglia, AVAR Volpi)
Ammoniti: 26’ st Cuadrado (P)
Espulsi: 36’ pt Touré (P)
Marcatori: 24’ pt Cambiaghi (B), 38’ pt Moro (B), 40’ pt Orsolini (B), 8’ st Odgaard (B)
Recupero: 1’ pt, 0’ st
Note: 27.972 spettatori
Simone Minghinelli
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Foto: Alessandro Sabattini/Getty Images (via OneFootball)