Bologna-Salisburgo 4-1: solo note liete in casa rossoblù relativamente al match disputato ieri al Dall’Ara.
Lo spettacolo entusiasmante – Ormai ad ogni match del Bologna sembra di stare al Luna Park. Mi verrebbe da scrivere che una partita del genere non l’avevo mai vista, ma mi accorgo che è una frase già pronunciata più volte grazie a questi ragazzi. Nel caso specifico, però, faccio sinceramente fatica a ricordarmi una gara con così tante occasioni da gol evidenti, tra il Bologna e il Salisburgo c’erano di sicuro almeno tre o quattro gol di differenza ma sarebbe potuta tranquillamente finire 8-4 anziché 4-1. È stata una sfida spettacolare, un bello spot contro la noia del calcio eccessivamente tattico a cui in Italia siamo purtroppo abituati.
I secondi tempi a marce alte – Le accelerazioni che quasi sempre il Bologna di Italiano riesce a dare nella ripresa fanno davvero paura. Ormai è una costante: nella prima frazione può anche prevalere l’equilibrio, ma in seguito i rossoblù cambiano marcia e non ce n’è più per nessuno.
Il lavoro di squadra – Il migliore in campo è stato Miranda, autore di una prova veramente maiuscola condita da un assist sontuoso. A me poi piace sempre citare quelli che di solito trovano meno spazio e di conseguenza meno titoli, e allora faccio i miei complimenti a ragazzi come Ravaglia, Zortea, Bernardeschi, Dominguez e Dallinga, che si stanno facendo trovare sempre pronti quando vengono chiamati in causa: ieri sera hanno messo dei tasselli importanti per la vittoria. Vorrei anche spendere due paroline su Ferguson, perché so che ogni tanto riceve qualche critica. Non so se sia chiaro a tutti che Italiano gli ha cambiato ruolo rispetto alla gestione Motta: ora è un interprete molto più di sostanza e di sicuro è meno appariscente del giocatore ammirato agli inizi della sua avventura in rossoblù, ma la leadership con cui lavora i palloni che scottano in una zona cruciale del campo è da grande calciatore. E avere due profili come lui e Freuler in mediana è un lusso enorme.
La missione Bernardeschi – Quando si è scelto di ingaggiare Bernardeschi lo si è fatto ben consapevoli che ci sarebbe voluto tempo perché ritrovasse i ritmi del calcio italiano ed europeo. Il lavoro fatto su di lui sta funzionando: parliamo di un giocatore che a livello di qualità tecniche è fenomenale, e che adesso che sta ritrovando freschezza, gamba e velocità di pensiero è un valore aggiunto. Ieri ha giocato a sinistra, sul suo piede forte, aspetto quasi inedito nel calcio di oggi, e ha fatto molto bene. Andando avanti di questo passo si divertirà e ci farà divertire parecchio…
Pepè Anaclerio
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Foto: Alessandro Sabattini/Getty Images (via OneFootball)



