Bologna meno bello ma più accorto, tenere testa al Napoli senza mezza squadra non era facile. Bene Vignato, male Danilo, malissimo Denswil

Bologna meno bello ma più accorto, tenere testa al Napoli senza mezza squadra non era facile. Bene Vignato, male Danilo, malissimo Denswil

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Bologna-Napoli 0-1: ecco le note liete e quelle dolenti in casa rossoblù relativamente al match disputato ieri al Dall’Ara.

PRO

L’aver tenuto testa ad una big – La crescita del Bologna è continua, anche se non sempre lampante. L’avversario che affronti conta, quello di ieri era di livello altissimo e come accade 99 volte su 100 quando giochi contro squadre del genere è arrivata una sconfitta, ma se i rossoblù avessero pareggiato non sarebbe stato un furto. Nonostante le numerose e pesanti assenze abbiamo concesso poche occasioni, il nostro portiere non ha dovuto compiere alcun intervento mentre Ospina ha fatto un paio di parate decisive.

L’assetto tattico più accorto – Il Bologna targato Mihajlovic concedeva sempre molti spazi, mentre quest’anno sta via via cambiando il suo approccio difensivo. In particolare dalla partita con la Lazio in poi, ogni tanto la squadra ‘non si vergogna’ di stare tutta dietro la linea della palla e difendere, cosa che nelle scorse stagioni non faceva mai.

L’impatto di Vignato – Ancora una volta Vignato è entrato molto bene in partita: il suo ingresso aveva dato vivacità anche contro la Lazio, poi in Coppa Italia era arrivato anche il primo gol dopo una buona prestazione. Il ragazzo lascia intravedere ottime qualità e trasmette le stesse sensazioni positive di Hickey, è sveglio e sicuramente ci tornerà utile.

CONTRO

Il solito Denswil e un (quasi) inedito Danilo – Premesso che al momento Lozano mette in difficoltà chiunque, la prova di Denswil è stata ampiamente insufficiente. In occasione del gol si è fatto saltare con facilità disarmante, ma a stupire è stata in particolare la mancanza di cattiveria agonistica nel corso di tutta la partita. In estate ha capito di essere finito in fondo alla gerarchie dei centrali, quindi Hickey lo ha sorpassato nel ruolo di vice Dijks, ieri ha finalmente avuto la possibilità di riscattarsi e invece ha offerto una prestazione scadente. Purtroppo nell’azione che ha portato all’incornata vincente di Osimhen non è stato l’unico a sbagliare: c’è anche un grave errore di Danilo, che si fa attrarre da Mertens, già marcato da Tomiyasu. E non è la prima volta che il centrale brasiliano commette un errore decisivo, era già accaduto contro la Lazio e ieri pure Sinisa si è trovato a sottolinearlo in conferenza stampa.

L’assenza di Svanberg – Dentro un avvio di stagione reso complicato dalle varie assenze, in una zona di campo delicata come il centrocampo Mihajlovic aveva trovato la quadra grazie alla coppia Schouten-Svanberg. Perché cambiare? Solo per la contrattura accusata dallo svedese? Ieri, per di più contro due colossi come Bakayoko e Fabian Ruiz, Dominguez è andato in difficoltà. Lui sa giocare bene negli spazi e quando il pallino del gioco è in mano al Bologna: in una partita così, in cui il possesso l’ha tenuto prevalentemente il Napoli, ha faticato parecchio.

Lo scarso equilibrio nell’analizzare le dichiarazioni del mister – In conferenza stampa Sinisa ha dichiarato che i suoi ragazzi avrebbero meritato il pareggio, e a leggere certi commenti sembra quasi che abbia visto una partita diversa. Un allenatore fa la sua analisi considerando quanti e quali sono i giocatori a sua disposizione, al netto delle defezioni, e qual è il valore della squadra avversaria: quindi, alla luce della prestazione offerta da un Bologna decimato contro un buon Napoli, è verissimo che i rossoblù avrebbero meritato di raccogliere un punto.

Pepè Anaclerio

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