Buon punto per un Bologna divertente e fin troppo sfrontato. Palacio e Vignato grande coppia, evitabili gli errori sui gol della Fiorentina

Buon punto per un Bologna divertente e fin troppo sfrontato. Palacio e Vignato grande coppia, evitabili gli errori sui gol della Fiorentina

Tempo di Lettura: 4 minuti

Bologna-Fiorentina 3-3: ecco le note liete e quelle dolenti in casa rossoblù relativamente al match disputato ieri al Dall’Ara.

PRO

Un pareggio divertente contro un’avversaria di valore – Io mi sono divertito. Abbiamo assistito ad una partita piacevole, e questo soprattutto per merito del Bologna: in parte grazie ai tanti giocatori di qualità nell’undici titolare, e in parte perché al contrario dei viola, che si affidano alle fiammate dei singoli, i rossoblù hanno uno spartito molto chiaro e lo eseguono bene. Temevo questa partita, perché arrivava dopo la trasferta di Bergamo e a Mihajlovic mancavano tanti elementi, eppure la squadra è riuscita a recuperare per tre volte un’avversaria che dispone di singoli di grande valore e ad ottenere un punto, perciò io vedo il bicchiere mezzo pieno.

La grande prova di Vignato – È normale che Vignato abbia avuto bisogno di qualche minuto per ambientarsi nella posizione di trequartista, non è un ruolo facile, non a caso il Bologna cerca un vice Soriano da diverso tempo. Una volta trovato il primo assist si è sbloccato e da lì in poi ha fatto davvero una partitona, disegnando col pallone traiettorie difficili anche solo da immaginare. C’è da augurarsi che i tifosi non si aspettino prestazioni del genere ogni domenica, ma intanto sono contento perché Sinisa ha trovato la conferma che cercava: fino ad oggi per sostituire Soriano era ricorso a Svanberg o a Dominguez, ieri ha capito di poter contare anche sull’italo-brasiliano.

La storica tripletta di Palacio – Sono felice anche per l’altra metà della coppia-gol che si è formata ieri. Palacio merita la tripletta che ha trovato, la più ‘anziana’ nella storia della Serie A, per tutto il lavoro che ha fatto per il Bologna in questi anni. La prima e la terza rete sono relativamente agevoli perché Vignato è bravissimo a metterlo davanti alla porta, ma il secondo gol è davvero fantastico, una frustata di testa da bomber vero. Anche sul primo gol, comunque, Rodrigo dà un saggio della sua classe, non tanto nella conclusione ma nel movimento che fa, in come si posiziona col corpo per costringere l’avversario a non intervenire, pena il calcio di rigore. Insomma, non so se questo sarà il suo ultimo anno a Bologna e questa tripletta sia stata il suo canto del cigno, ma in tal caso sarebbe veramente la degna conclusione di carriera per un giocatore del suo calibro.

La coraggiosa imprevedibilità di Mihajlovic – Al nostro allenatore non mancano certo idee e coraggio. Con Medel ancora ai box e Schouten squalificato, il ballottaggio prepartita per il giocatore da affiancare a Svanberg sembrava poter essere solo tra Baldursson e Poli, invece Sinisa ha spiazzato tutti schierando in quel ruolo Soriano, come nel corso dell’anno aveva fatto più volte a partita in corso ma mai dal primo minuto. Sul 2-3, poi, Mihajlovic ha disposto la squadra in maniera ancor più offensiva, mettendosi a tre dietro, allargando Vignato a sinistra e Skov Olsen a destra e spostando Orsolini da seconda punta, un modulo ardito che però ha portato la squadra a trovare il terzo gol e un punto importante in classifica.

CONTRO

L’eccessiva esposizione agli attacchi avversari – Pur apprezzando la sfrontatezza del mister e il calcio che ha sempre proposto da quando è a Bologna, ieri abbiamo assistito a qualche ‘follia tattica’ di troppo. La Fiorentina ha potuto godere di due contropiedi in campo aperto potenzialmente letali: la prima volta è stato bravissimo Vignato a contrarre Vlahovic e la seconda è stato il serbo a sbagliare scelta, cercando la porta e colpendo in faccia Danilo anziché servire il liberissimo Kouame. Nonostante queste due chance non siano state concretizzate e i gol della Fiorentina siano stati episodici e frutto di errori individuali, per tutto il tempo ho avuto la sensazione che la Viola potesse farci male da un momento all’altro: con tutto il rispetto per gli uomini di Iachini, è un brivido che mi aspetto di provare solo contro avversarie più quotate.

Gli errori sui gol subiti – Il rigore per la Fiorentina lo causa Soumaoro con un’ingenuità simile a quella che il francese aveva commesso nella partita casalinga contro il Milan. Può essere che sia un po’ stanco, da quando è qui non ha mai potuto tirare il fiato perché non c’erano alternative al suo utilizzo. Anche Skorupski non ha vissuto una buona giornata, l’errore sul terzo gol è evidente ma a mio parere è posizionato male anche sul secondo: se è palese come Svanberg si faccia anticipare da Bonaventura, secondo me potevano fare meglio anche De Silvestri (che lascia troppo tempo a Venuti di piazzare il cross) e il portiere polacco.

Le mancanze in alcuni ruoli chiave – La giornata storta di Skorupski e l’assenza di centrocampisti di rottura sono spunti utili per allargare il dibattito sul prossimo mercato estivo. Non sono convinto che al Bologna manchino un difensore e una punta, o meglio, non solo: per il salto di qualità tanto agognato, questa squadra avrebbe bisogno di un giocatore forte per reparto. Prendendo ad esempio il portiere, quello che ipotizzo io non è la cessione di Skorupski, ma l’acquisto di un numero 1 che abbia caratteristiche diverse e più adatte al calcio moderno, al quale Lukasz potrebbe alternarsi. Da lì, a salire, credo che in tutti i reparti sia necessario provare ad alzare il livello dei singoli, perché solo così si può effettivamente sperare di puntare all’Europa.

Pepè Anaclerio

© Riproduzione Riservata

Foto: Imago Images