Davvero si pensa a conti e statistiche dopo una stagione così? Motta e i suoi ragazzi vanno solo ringraziati per il sogno che ci hanno regalato

Davvero si pensa a conti e statistiche dopo una stagione così? Motta e i suoi ragazzi vanno solo ringraziati per il sogno che ci hanno regalato

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Genoa-Bologna 2-0: ecco le note liete e quelle dolenti relativamente al match disputato ieri al Ferraris.

PRO

La stagione comunque magnifica – Come avevo già avuto modo di scrivere, il campionato del Bologna si è concluso con la matematica qualificazione in Champions League, dunque non c’è da stupirsi che una partita ininfluente come quella di ieri sia stata approcciata con meno concentrazione rispetto al solito. Solo quarantotto ore prima l’intero BFC era su un pullman scoperto a festeggiare lo storico traguardo, ed è assolutamente normale che ieri la squadra avesse motivazioni deboli rispetto a quelle di un Genoa che voleva terminare al meglio la stagione davanti al proprio pubblico.

Il sogno realizzato – Io ho solo da dire grazie ai ragazzi. La stagione è andata talmente bene che ad un certo punto l’obiettivo è diventato la Champions, ed è stato centrato persino in anticipo. Grazie alla straordinaria impresa compiuta da questo gruppo, nelle casse del club arriveranno parecchi soldi e la squadra ricomincerà ad avere prestigio internazionale. Conta solo questo, nient’altro.

La scelta furba di Motta e la solidità societaria – Lo dico senza timore: Motta ha fatto bene a non rimanere qui. Per un anno e mezzo è andato in continuo crescendo, ha lasciato il Bologna in una posizione impensabile e da scaltro uomo di calcio qual è sa bene che è molto meglio andarsene da vincenti, perché se fosse rimasto sarebbe stato quasi impossibile ripetersi. Personalmente lo abbraccio, lo ringrazio tanto e lo saluto, e per il futuro sono tranquillo: sono certo che Sartori lo sostituirà con un profilo all’altezza e saprà costruire una squadra capace di far fronte al triplice impegno.

CONTRO

I tifosi incontentabili – Questa generazione di tifosi ‘commercialisti’ (che fanno i conti di quanto sarebbe entrato in tasca a Saputo se ieri il Bologna avesse vinto) e ‘statistici’ (cioè quelli che si immaginano il piacere di sfogliare gli almanacchi fra vent’anni e vedere che in questa stagione i rossoblù avevano chiuso terzi) proprio non la capisco. Sbaglio o la qualificazione in Champions League conta molto di più di tutti questi discorsi? Ci sarebbe solo da gioire, e invece dal 3-3 contro la Juventus in poi ho sentito solo lamentele a mio avviso incomprensibili.

Pepè Anaclerio

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Foto: Getty Images (via OneFootball)