Gioco, carattere e solidità mentale: grande rimonta! Motta fa sentire tutti importanti, il Bologna ha ritrovato un entusiasmo che ora va mantenuto

Gioco, carattere e solidità mentale: grande rimonta! Motta fa sentire tutti importanti, il Bologna ha ritrovato un entusiasmo che ora va mantenuto

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Monza-Bologna 1-2: ecco le note liete e quelle dolenti in casa rossoblù relativamente al match disputato ieri all’U-Power Stadium.

PRO

Il carattere della squadra – Vittoria fondamentale, ancor più significativa perché arrivata in rimonta. Il Bologna non ha concesso nulla, e se non fosse stato per l’errore di Aebischer difficilmente il Monza sarebbe riuscito a segnare. I ragazzi di Thiago Motta avrebbero meritato di chiudere il primo tempo in vantaggio e ad inizio ripresa si sono trovati addirittura sotto, aspetto che avrebbe potuto far riemergere vecchi fantasmi e farli crollare mentalmente, cosa che invece non è avvenuta: hanno reagito da squadra, trovando due gol molto belli e tre punti preziosissimi.

Le tre vittorie con un solo gol al passivo – La fase difensiva è stata svolta ottimamente, trovo che la coppia di centrali schierata ieri abbia funzionato molto bene e sia perfettamente complementare, con Lucumí più tecnico e Soumaoro più di sostanza. A loro va aggiunto Posch, che di fatto è un terzo centrale e assicura ancor più solidità. Skorupski è stato praticamente inoperoso, e la sua porta non è rimasta inviolata solo a causa dell’ingenuità di un singolo.

I giocatori funzionali e ritemprati – Motta ha cucito addosso a Medel un ruolo utilissimo: quando il Bologna è in possesso Gary si abbassa fra i due centrali difensivi, permettendo loro di allargarsi e a Cambiaso di non restare sulla fascia ma di buttarsi dentro al campo. L’ex Genoa non è però l’unico a inserirsi, anche Dominguez e Ferguson si buttano alternativamente negli spazi, e il Bologna finalmente si muove da squadra. Altra nota positiva è senza dubbio Posch, lo stesso Zirkzee deve migliorare nella protezione della palla ma sta dimostrando di essere un attaccante completo, e Orsolini è tornato decisivo: è entrato in campo col piglio giusto e ha segnato un gol tanto bello quanto importante.

La sintonia tra mister e squadra – Al netto delle qualità individuali, Motta continua a scegliere l’undici titolare premiando il lavoro fatto in settimana. Come già scritto in precedenza, il mister ha avuto il coraggio di azzerare le gerarchie, e più passano i giorni più sembra che sia finalmente riuscito ad entrare nella testa dei giocatori. È significativo il modo di porsi con loro che ha in campo ma anche in conferenza stampa, penso per esempio ai minuti che si è preso ieri per elogiare l’importanza di Soriano e dell’esempio che dà ai compagni. Sta riuscendo a far sentire tutti importanti a prescindere dal minutaggio, e quando un allenatore riesce in questo ha fatto bingo.

L’entusiasmo generale (da mantenere) – I giocatori stanno ritrovando entusiasmo. Medel non sarebbe voluto uscire dal campo ma poi si è messo in panchina a sostenere la squadra e ad arringare i tifosi, De Silvestri è andato sotto la curva nonostante non abbia nemmeno giocato, Soriano è entrato con grande applicazione malgrado dovesse ricoprire un ruolo non suo. Sono tutti elementi che fanno ben sperare, il Bologna si è rimesso in carreggiata ed è proprio questo il momento in cui non bisogna alzare il piede dall’acceleratore. Da molto tempo l’ambiente tende a sedersi quando le cose vanno bene, certo trova sempre la forza di reagire nelle difficoltà ma non appena la situazione migliora si rilassa. Proprio questa è la grande prova che dovrà sostenere Thiago Motta nelle prossime settimane, e nella quale società, giocatori e piazza dovranno aiutarlo: mantenere quella cattiveria agonistica che ha portato alle risposte positive di queste settimane e alle tre vittorie consecutive.

I successi non scontati – A proposito delle ultime tre partite, ho già sentito qualcuno sostenere come sia opportuno non esaltarsi, perché i successi sono pur sempre arrivati contro Cagliari, Lecce e Monza: giusto tenere i piedi per terra, ma giusto anche evidenziare la significativa crescita rispetto alle modeste prestazioni offerte contro Empoli, Salernitana, Sampdoria, Spezia e Verona.

Il sorriso di Saputo e la festa dei tifosi – Due sottolineature di cornice, che poi tanto di cornice non sono. Il presidente Saputo meritava di vivere una serata così e di ricevere l’omaggio che i tifosi gli hanno tributato quando a fine partita è andato sotto la curva. A proposito dei tifosi, il settore riservato agli ospiti era stracolmo e bellissimo: vedere così tante persone a Monza è stato davvero uno spettacolo.

CONTRO

I tre insufficienti – Aebischer era reduce da alcune prove positive ma ieri è incappato in una serata storta: il cartellino giallo che ha rimediato dopo appena tre minuti lo ha sicuramente condizionato, e col fallo ingenuo che ha commesso in area di rigore ha rischiato addirittura di riceverne un altro e lasciare la squadra in dieci. Anche Barrow non ha giocato granché bene, continua a commettere degli errori che non ci si aspetta da un calciatore con la sua tecnica. Cambiaso, infine, lascia intravedere dei miglioramenti costanti, ma può e deve crescere ancora in entrambe le fasi.

Pepè Anaclerio

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Foto: bolognafc.it