Il Bologna detta la sua regola e anche le big si inchinano. Momento magico frutto di un lavoro straordinario, si sta costruendo qualcosa di solido e duraturo

Il Bologna detta la sua regola e anche le big si inchinano. Momento magico frutto di un lavoro straordinario, si sta costruendo qualcosa di solido e duraturo

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Bologna-Atalanta 1-0: relativamente al match disputato ieri al Dall’Ara, solo note liete in casa rossoblù.

La vittoria da big contro una big – Meglio di così non poteva andare. Luca Carboni canta «Bologna è una regola», e la regola di questo Bologna sta diventando quella di non mollare mai né mentalmente né fisicamente, tenere botta anche contro grandi avversarie e alla fine riuscire persino a vincere. La vittoria di ieri è importantissima perché l’Atalanta è la squadra più forte che si sia presentata finora al Dall’Ara, tanto che ammetto che ad un certo punto avrei firmato per il pareggio. Poi a mio avviso Gasperini ha fatto un favore a Motta, togliendo un giocatore scomodissimo come Lookman e inserendo Scamacca, bravo sì ma molto più facilmente marcabile dai difensori rossoblù per una questione di caratteristiche. Da lì in avanti l’inerzia della gara è cambiata, il BFC è cresciuto e alla fine si è preso i tre punti senza rubare nulla.

Le prove di Freuler, Skorupski e Zirkzee – Il grande ex atalantino Freuler cresce a vista d’occhio e ieri è stato letteralmente decisivo, salvando in avvio di ripresa un gol che avrebbe indirizzato il match. Skorupski è rientrato molto bene tra i pali dopo aver guardato le gare contro Roma e Inter dalla panchina, e il solito Zirkzee ha dimostrato di poter fare cose egregie anche all’interno di una partita molto complicata: la palla messa per Fabbian, che poi purtroppo ha sciupato l’occasione, è semplicemente clamorosa.

La settimana da sogno – In sette giorni il Bologna ha battuto tre cosiddette ‘grandi’ del nostro campionato, subendo solo un gol su palla inattiva e nessuno nei novanta minuti. I ragazzi stanno facendo qualcosa di davvero speciale, danno il massimo ogni volta che vengono chiamati in causa e questo è un enorme merito di Motta, che li ha fatti sentire tutti coinvolti fin dall’inizio.

L’aria che si respira – La festa finale, col cielo che si è tinto di rossoblù e l’atmosfera euforica creata dai 28 mila del Dall’Ara, è stata spettacolare. Qualcosa sta cambiando e non per caso, ogni risultato che la squadra sta ottenendo è figlio di un lavoro straordinario. Il Bologna vive un momento magico, ma più che un momento è ormai un periodo: tutto funziona bene, ogni scelta di Motta si rivela azzeccata e la classifica è stupenda. Si sta creando qualcosa di solido e duraturo, e questo è importantissimo perché oltre a renderci felici può invogliare l’allenatore e i migliori giocatori a rimanere qui.

Pepè Anaclerio

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Foto: Getty Images (via OneFootball)