L'identità resta forte e la rivoluzione di Sartori promette bene. Aebischer e Moro fuori ruolo e in affanno, buoni segnali da Orsolini

L’identità resta forte e la rivoluzione di Sartori promette bene. Aebischer e Moro fuori ruolo e in affanno, buoni segnali da Orsolini

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Bologna-Milan 0-2: ecco le note liete e quelle dolenti in casa rossoblù relativamente al match disputato lunedì al Dall’Ara.

Cari amici, ben ritrovati. Anche in questo stagione condividerò le mie opinioni da ex calciatore su Zerocinquantuno, sperando possano generare dei confronti leggeri ma costruttivi. Buon campionato a tutti e sempre forza Bologna!

PRO

La buona prova malgrado il cantiere aperto – La squadra ha fatto bene e non va dimenticato che l’organico è ancora incompleto, solo a fine mercato potremo farci un’idea precisa sul Bologna. Sulla carta i nuovi acquisti e i ragazzi che stanno arrivando e arriveranno sembrano dei buoni giocatori, e personalmente sono contento della rivoluzione che sta portando avanti Sartori: sarà infine il campo, come sempre, a svelare l’effettiva bontà del lavoro svolto dal d.t. insieme al d.s. Di Vaio.

L’ingresso di Orsolini – Moro non ne ha colpa (e infatti non capisco perché Motta si ostini a schierarlo esterno), ma il momento migliore del Bologna è stato all’inizio della ripresa, quando con l’ingresso di Orsolini il Milan si è ritrovato a fronteggiare due esterni di ruolo (lui e Ndoye, buon debutto il suo) che puntano di continuo il diretto avversario. Da lì in poi abbiamo ammirato una squadra più logica, e chissà come sarebbe andata la partita se il mister avesse schierato i suoi in questo modo fin dall’inizio.

CONTRO

Il Milan in pieno controllo – Le statistiche dicono che il BFC non avrebbe rubato nulla se avesse pareggiato, ma la sensazione che ho avuto guardando la partita è che il Milan, trovandosi sul 2-0 dopo 21 minuti, abbia deciso di gestire la situazione, ecco perché i dati finali sono un po’ falsati. Ritengo che i rossoneri abbiano fatto, con le dovute proporzioni, ciò che il Bologna aveva fatto contro il Cesena, passando subito in vantaggio e amministrando poi il risultato.

Il compito affidato ad Aebischer – Motta ha scelto di far svolgere ad Aebischer il compito che l’anno scorso era di Schouten, e a mio parere è stata una mossa che non ha pagato. Dopo il primo cooling break Thiago è corso ai ripari, ma ormai il risultato era compromesso. Fa parte del gioco, talvolta alcune scelte portano die buoni frutti e altre no, ma personalmente credo che sia Moro che Dominguez sarebbero stati molto più adatti a ricoprire quel ruolo.

Il mercato ancora aperto – Il mercato aperto a stagione in corso è una scocciatura enorme, perché può capitare che certi giocatori scendano in campo distratti o addirittura sapendo di essere prossimi alla cessione, come successo ad Arnautovic contro il Cesena. Dominguez, che in queste ore viene dato vicino al Nottingham Forrest, a mio avviso ha giocato abbastanza bene fin quando ha avuto energie. Poi, una volta entrato in riserva, ha cominciato a sbagliare qualsiasi cosa, e infatti Motta l’ha sostituito.

Pepè Anaclerio

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Foto: Getty Images (via OneFootball)