Partita senza storia, bravo il Bologna a renderla tale. Arnautovic ci sta eccome nel calcio di Motta, Orsolini è così ma teniamocelo stretto

Partita senza storia, bravo il Bologna a renderla tale. Arnautovic ci sta eccome nel calcio di Motta, Orsolini è così ma teniamocelo stretto

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Cremonese-Bologna 1-5: ecco le note liete e quelle dolenti in casa rossoblù relativamente al match disputato ieri allo Zini.

PRO

Il punteggio storico – Non sono troppo abituato a commentare una prestazione così tanto superiore a quella degli avversari, né un risultato così largo. Quella impartita ieri dal Bologna alla Cremonese è una lezione che spesso, nella loro storia recente, i rossoblù avevano soltanto subito, soprattutto dalle grandi squadre. Per ritrovare una vittoria così larga in trasferta dobbiamo tornare al 22 ottobre 2000, quando gli uomini di Guidolin sconfissero il Napoli proprio per 1-5.

La manifesta superiorità – Quando il Bologna vince con questa facilità l’ambiente tende a sminuire il valore dell’avversaria: non sono d’accordo. La Cremonese è la penultima della classe ma nelle 7 gare precedenti aveva conquistato 10 punti, e quello che passava ieri era anche il suo ultimo treno per rimanere in Serie A. I grigiorossi erano motivati, volevano certamente fare risultato, ma i ragazzi di Motta sono stati talmente superiori da annichilirli.

Il ritorno  (in forma e al gol) di Arnautovic – Arnautovic è sempre molto importante per questa squadra, ma in gare del genere ancora di più. Averlo al centro dell’attacco e con una forma parzialmente ritrovata ha fatto la differenza, non è un caso che il gol che ha indirizzato la partita l’abbia firmato lui. Non è stata nemmeno una rete semplice, perché quello di Barrow era un tiro e lui è stato bravo ad indirizzarne la traiettoria in porta. In generale Marko ha offerto una buonissima prestazione, a testimonianza del fatto che le sue caratteristiche possono serenamente sposarsi con l’idea di calcio di Motta.

Le tante prove positive – Numerosi singoli sono saliti in cattedra, ne cito alcuni. Posch si sta rivelando un giocatore davvero incredibile in tutto ciò che fa, mentre di Barrow ho molto apprezzato i tanti tentativi di trovare una giocata e soprattutto l’altruismo in occasione del 5-0, quando anziché cercare di andare in porta da solo ha spalancato lo specchio al sempre più bomber Sansone. Moro è entrato benissimo e ha inventato uno splendido assist per la rete di Orsolini, e Skorupski ha fatto un ottimo intervento su Buonaiuto al termine di un match nel quale non era mai stato impegnato e avrebbe potuto accusare un calo di concentrazione.

La trappola evitata – In altre annate avevamo visto il Bologna steccare partite così. La vittoria del Monza sul Sassuolo avrebbe potuto tagliare le gambe alla squadra, complicando e non poco la sfida di Cremona: sarebbe stato un peccato per questi ragazzi, perché di solito i tifosi tendono a dimenticare tutto quello che è stato fatto anche di recente per focalizzarsi solo sul presente. Fortunatamente non è stato così: i rossoblù si sono fatti trovare pronti e hanno aggirato la trappola, ora restano due partite per provare ad agguantare l’ottavo posto.

L’abbraccio all’Emilia-Romagna – Naturalmente è poca roba di fronte a quello che è avvenuto, ma una vittoria così bella in una settimana così brutta per l’intera regione speriamo abbia portato un po’ di gioia. Sono state spese delle belle parole per chi si sta trovando in difficoltà e la maglia mostrata da Orsolini dopo il suo gol e poi da tutta la squadra a partita conclusa è stato un bel gesto di vicinanza. Il Bologna si era posto l’obiettivo di regalare due ore liete a tante persone che purtroppo se la stanno vedendo brutta, e anche se non sarà mai abbastanza la missione si può considerare compiuta.

CONTRO

L’espulsione di Orsolini – L’unica nota negativa di questa trasferta. Orsolini lo conosciamo, non è la prima volta che commette una simile leggerezza, ma si spera sempre sia l’ultima. Nel bene e nel male ‘Orso’ è questo, e che quello di ieri non sia stato un calo di concentrazione ma l’espressione del suo modo di essere. È istintivo e talvolta non sa frenarsi, e questo è sicuramente un limite, ma è anche un ragazzo spesso decisivo capace di segnare undici gol, e se metto pro e contro sulla bilancia mi tengo comunque strettissimo questo talento.

Pepè Anaclerio

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Foto: bolognafc.it