07/11/2025
Giuseppe Anaclerio
I pro e i contro di Pepè, OneFootball

Risultato che non svilisce una prova scintillante, abbiamo visto un Bologna meraviglioso. Lucumí e Holm super, la mediocrità arbitrale tocca anche l’Europa

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Bologna-Brann 0-0: ecco le note liete e quelle dolenti in casa rossoblù relativamente al match disputato ieri al Dall’Ara.

PRO

L’orgoglio rossoblù – Non fatevi ingannare dal tabellino: contro il Brann il Bologna ha vinto con tre o quattro gol di scarto. C’è solo da provare un orgoglio smisurato per quello che questa squadra è diventata negli ultimi anni e per quanto abbiamo visto ieri sera. I rossoblù hanno fatto una partita clamorosa in inferiorità numerica in una competizione internazionale, mettendo ampiamente sotto un’avversaria con idee e dignità. Cos’altro si potrebbe aggiungere? Forse solo che purtroppo la giustizia divina, o meglio calcistica, non ha fatto il suo corso e consegnato ai ragazzi di Italiano una vittoria che sarebbe stata meritatissima. Ma la prestazione rimane ed è da applausi a scena aperta.

L’ottimo apporto di tutti – I titolari hanno dato l’anima, chi è subentrato si è perfettamente adattato alle necessità della partita, e lo staff tecnico ha letto alla perfezione l’evoluzione del match e gestito i cambi con grande intelligenza. L’ingresso di Odgaard in posizione esterna, ad esempio, potrebbe aver sorpreso, ma è stata una scelta molto saggia: il danese ha un fisicità importante unita ad un’ottima capacità di tenere il pallone, e ieri era più utile avere in campo per gli ultimi minuti un giocatore come lui piuttosto che un brevilineo.

I tanti singoli sugli scudi – L’infortunio di Freuler resta una pessima notizia, ma ero certo che Ferguson avrebbe dimostrato di saperlo sostituire alla perfezione e contro il Brann ne ha dato la prima dimostrazione: lui e Remo per caratteristiche a volte rischiano quasi di pestarsi i piedi, per questo ieri le doti di ‘tuttocampista’ dello scozzese sono risaltate ancora di più. Lucumí e Holm hanno fatto una partita strepitosa, Moro ha giocato molto bene e Miranda ha crossato nel mezzo un’incredibile quantità di palloni, ma è tutta la squadra a meritare un inchino per lo spettacolo offerto.

La qualificazione ancora aperta – Non ho dubbi sul fatto che giocando così il Bologna accederà alla fase successiva del torneo. Ieri sera i giocatori hanno offerto una dimostrazione di forza troppo grande per pensare che si tratti di qualcosa che si disperderà. Quello che resta tra le mani è un pareggio, è vero, ma sono convinto che i ragazzi abbiano fatto anche un bel carico d’autostima e affronteranno al meglio le prossime quattro gare europee.

CONTRO

La mediocrità arbitrale anche in Europa – Oggi il calcio è gestito, giudicato e influenzato da persone che il calcio non lo conoscono. Arbitraggi del genere anche in una cornice europea testimoniano come il valore complessivo dei fischietti sia veramente basso, e che dietro agli episodi controversi non ci sia alcun oscuro complotto ma ‘solo’ incompetenza. Per valutare l’episodio che ha portato all’espulsione di Lykogiannis non si può solamente sottolineare che i suoi tacchetti colpiscono la tibia del giocatore avversario, bisogna osservare tutta la dinamica e rendersi conto di quanto lo scontro sia stato completamente fortuito e di come il greco impatti in primis il pallone. Sulle recriminazioni per il rigore sono già più tiepido perché a mio avviso è Miranda a cercare il contatto, ma il rosso a Lykogiannis è assurdo e ha condizionato pesantemente un match che il Bologna avrebbe potuto vincere.

Pepè Anaclerio

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Foto: Alessandro Sabattini/Getty Images (via OneFootball)

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