Sconfitta diversa rispetto a quelle con Fiorentina e Torino, ma serviva più cattiveria. Bene il centrocampo (compreso Soriano), male l'attacco

Sconfitta diversa rispetto a quelle con Fiorentina e Torino, ma serviva più cattiveria. Bene il centrocampo (compreso Soriano), male l’attacco

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Bologna-Juventus 0-2: ecco le note liete e quelle dolenti in casa rossoblù relativamente al match disputato ieri al Dall’Ara.

PRO

La prova ben diversa rispetto alle ultime due gare – Una volta ritrovata la formazione titolare, il Bologna è riuscito ad offrire una buona prestazione: non credo sia un caso. Fino al raddoppio juventino, pregevole ma ne fatti arrivato grazie ad una deviazione, i rossoblù non stavano affatto meritando lo svantaggio, poi nel finale si è rischiata addirittura la beffa dello 0-3 ma abbiamo comunque assistito ad una sconfitta piuttosto diversa rispetto a quelle contro Fiorentina e Torino. Il BFC ha fatto la partita ma la Juventus è stata più cinica, ogni partita persa fa arrabbiare ma personalmente non vedrei tutto nero.

La prestazione dei tre centrocampisti – Svanberg è stato il migliore e Dominguez ha riconfermato la sua importanza in questa squadra. Bene anche Soriano: ci siamo ormai abituati a prestazioni meno qualitative da parte sua, anche se bisogna sottolineare come a volte commetta degli errori perché il grande lavoro sporco a cui è chiamato gli fa perdere un po’ di lucidità, ma ieri ha fatto una bella partita e si era anche inventato un meraviglioso assist per il possibile 1-1 di Dominguez.

L’ingresso di Skov Olsen – La sostituzione che nessuno in quel momento si aspettava, cioè fuori De Silvestri (solo dopo abbiamo scoperto per una noia muscolare) e dentro Skov Olsen, ha cambiato ulteriormente l’inerzia del match, perché finalmente il danese è entrato con l’atteggiamento giusto e ha obbligato la Juventus a stare più bassa dalla sua parte, limitandone ancora di più le ripartenze.

CONTRO

La minor cattiveria rispetto agli avversari – Nel calcio serve sia la cattiveria per difendere la propria porta che quella per andare a segnare: ieri la Juve le ha avute entrambe mentre il Bologna è mancato, regalando il primo gol e non riuscendo poi ad incidere davanti, nel tentativo di trovare il pareggio. Brutalmente, la sintesi della partita è tutta qui.

L’attacco evanescente – Gli attaccanti non hanno aiutato a concretizzare le poche occasioni costruite. Barrow si è visto pochissimo, mentre Arnautovic dovrebbe cercare di più la porta e invece esce spesso dall’area provando a giocare la palla: lo fa benissimo, ma in tal modo svuota quella zona di campo che non viene riempita da altri compagni, perché con questo nuovo modulo il Bologna accompagna pochissimo l’azione.

Il filotto di sconfitte – Dopo la vittoria contro la Roma ci eravamo esaltati, sognando almeno un po’. Magari torneremo a farlo in futuro, ma di sicuro i tre k.o. consecutivi abbassano il morale della squadra e dell’ambiente. La Juventus ha ottimi singoli, ma nel complesso contro questa squadra non era impossibile fare punti. Ora il calendario prevede il Sassuolo, che ha individualità diverse ma è comunque un’avversaria complicata: mi auguro si riesca a tornare da Reggio Emilia con un risultato positivo, perché terminare il girone d’andata a quota 24, per come si era messa, sarebbe un vero peccato.

Pepè Anaclerio

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