Un punto d'oro ottenuto col giusto approccio e il sacrificio di tutti: fondamentale proseguire con questa fame

Un punto d’oro ottenuto col giusto approccio e il sacrificio di tutti: fondamentale proseguire con questa fame

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Atalanta-Bologna 0-0: ecco le note liete e quelle dolenti in casa rossoblù relativamente al match disputato ieri al Gewiss Stadium.

PRO

L’assetto meno spregiudicato – La scelta dei titolari è stata un po’ insolita, ma anche comprensibile alla luce della forza degli avversari. Da questo questo punto di vista, bisogna capire quanto hanno inciso le assenze di Schouten e Soriano, ma se Mihajlovic non avesse voluto snaturarsi avrebbe potuto schierare Svanberg e Dominguez in mediana e Vignato sulla trequarti. Invece ha mandato in campo Kingsley e un giocatore come Sansone, che ti garantisce un ripiegamento difensivo costante: siccome il risultato lo ha ripagato, spero che Sinisa confermerà un approccio simile anche in altre partite, magari riproponendo un centrocampo più muscolare. A tal proposito, l’avanzamento di Medel (se dovesse restare) in quella zona potrebbe essere un’ulteriore soluzione interessante.

La tenuta difensiva – L’approccio difensivo avuto dai rossoblù non deve essere né un caso isolato né una costante. Difendersi non è una vergogna, magari ti rende meno spettacolare ma se tutti i giocatori si sacrificano a protezione del risultato puoi portare a casa punti che con un atteggiamento diverso lasceresti per strada. Ieri i nostri difensori sono sembrati più bravi, e non è un caso: quando l’intera squadra fa schermo e contribuisce alla causa (menzione speciale per Dominguez, Sansone e pure Kingsley), la linea arretrata ne beneficia. Mantenere la porta inviolata, poi, è un toccasana per un gruppo che purtroppo è abituato a subire quasi sempre almeno un gol.

La grande prova di Medel – Medel è stato il migliore in campo e andrebbe convinto a restare: è vero che il Bologna ha in rosa tanti giovani bravi che devono crescere, ma per poterlo fare hanno bisogno di avere accanto gente navigata. Se fossi in Mihajlovic garantirei un un posto da titolare a tre giocatori, cioè lui, Tomiyasu e Arnautovic, poi ruoterei gli altri in base allo stato di forma e all’avversario. Gary ha personalità, carisma e sa giocare a calcio, e questa squadra ha un gran bisogno di elementi del genere.

Gli ingressi dalla panchina – Chi è entrato in corsa ha approcciato la gara con grande spirito, cosa che non succede sempre. Skov Olsen è entrato con la testa giusta e nel finale ha salvato un gol praticamente fatto, Vignato ha gestito bene diversi palloni, Tomiyasu (seppur schierato a sinistra) ha ripreso da dove aveva lasciato, mentre Soumaoro non si è fatto scalfire dalla titolarità persa in favore di Medel e come sempre ha fatto benissimo il suo.

CONTRO

La tendenza a rilassarsi – Non è una cosa emersa ieri, la inserisco come monito per la stagione: il limite del Bologna non è mai stato sulla partita singola, ma sulla continuità nel corso dell’anno. Per continuare a fare bene, i ragazzi di Sinisa dovranno avere la stessa fame che hanno tirato fuori per ribaltare il risultato contro la Salernitana e per difendere il pareggio a Bergamo.

Pepè Anaclerio

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