Rassegna stampa 21/04/2020

Cambia pelle

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Cambia pelle, rischiando un poco semmai. Cambia pelle, se tu ci credi potrai (Mietta, ‘Cambia pelle’, 1994) – In certi casi cambiare pelle può essere un’abilità, in altri è una necessità che si può provare a rendere virtù. Lo sanno bene mister Mihajlovic e il suo staff, che nei primi 26 turni di campionato hanno schierato dal primo minuto ben 24 formazioni differenti. Il Bologna ha proposto lo stesso undici di partenza solamente all’8^ e all’11^ giornata contro Juventus e Inter (4-2-3-1: Skorupski; Mbaye, Danilo, Bani, Krejci; Poli, Svanberg; Orsolini, Soriano, Sansone; Palacio) e alla 14^ e 16^ contro Napoli e Atalanta (4-2-3-1: Skorupski; Tomiyasu, Danilo, Bani, Denswil; Poli, Medel; Orsolini, Dzemaili, Sansone; Palacio). L’ulteriore particolarità di queste due eccezioni, in un’annata di schieramenti sempre inediti, è che entrambe vantano assenze importanti, elementi che se fossero stati disponibili con grande probabilità sarebbero partiti titolari: Tomiyasu, Dijks, uno tra Medel e Schouten nel primo caso, Dijks e Soriano nel secondo, il tutto dando ormai per assodato l’impiego come esterno basso a sinistra di Denswil, che altrimenti avrebbe potuto spesso contendere il posto a Bani.
I tanti infortuni, i giocatori acquistati per ricoprire un ruolo che nel corso dell’anno sono stati reinventati in un’altra posizione, la somma di cartellini gialli e i rossi diretti, qualche esperimento e l’inserimento dei rinforzi di gennaio non hanno fatto trovare ai rossoblù una fisionomia ben definita. La fluidità della rosa e la grande incertezza con cui la squadra si è trovata a fare i conti fin dalla scorsa estate non fanno che evidenziare una volta di più i grandi meriti di questo gruppo, che mai ha prestato il fianco a facili alibi e anzi sta riuscendo a cullare un sogno di nome Europa.
Ipotizzare la prossima formazione del Bologna rasenta dunque il fantacalcio, sia perché non è ancora dato sapere se e quando la prossima gara in calendario si disputerà, sia perché i felsinei sono abituati a cambiare pelle ed è probabile che sfoggerebbero l’ennesimo undici mai proposto prima: Skorupski; Tomiyasu, Danilo, Denswil, Mbaye; Poli e uno tra Medel e Dominguez; Orsolini, Soriano, Sansone; Palacio. L’unica certezza? I ragazzi di Sinisa se la giocheranno a viso aperto e senza alcun timore. Questo, a prescindere dagli interpreti, non cambierà.

Fabio Cassanelli

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Foto: bolognafc.it