Le 19(09) domande: Milko 'Milkovic' Camellini

Le 19(09) domande: Milko ‘Milkovic’ Camellini

Tempo di Lettura: 3 minuti

Nome: Milko
Cognome: Camellini
Età: 50
Residenza: Lexington (Kentucky, USA)
Nickname: Milkovic
Numero ZO Card: 2

1) Quando hai iniziato a tifare Bologna? «Era il 1994, il Bologna era una ‘rampante’ squadra di Serie C. Venivo da lunghi anni di indifferenza dei confronti del calcio, dovuti ad un infortunio al ginocchio patito a 16 anni e che aveva privato l’Italia di un velocissimo ‘terzinaccio’».

2) Chi ti ha trasmesso la fede calcistica rossoblù? «È successo proprio nel 1994, quando il Bologna ha cominciato la scalata che l’avrebbe portato fino in Coppa UEFA. Ho iniziato un nuovo lavoro e sono stato affiancato al buon vecchio Trenti, sessantenne genio incompreso della piastrella che aveva una postazione di lavoro ricoperta di vecchi poster e figurine scolorite del BFC. Tra una piastrella smaltata e l’altra mi ha erudito sulla magnifica storia di questa squadra a me sconosciuta che lottava in Serie C per tornare grande tra le grandi… e come San Paolo sulla via di Damasco ne sono stato folgorato!».

3) Raccontaci la tua prima volta allo stadio. «24 novembre 1998, Bologna-Real Betis, ottavi di Coppa UEFA. Ho portato allo stadio anche mia moglie, che odiava il calcio, e abbiamo assistito ad una grande vittoria per 4-1. Ricordo il mitico Carletto Mazzone che alla bomba sotto la traversa di Eriberto (per me non sarà mai Luciano) si gira verso la panchina e dice: “Ahó! Questo c’ha ‘a rabbia che viene daa fame…”. Da allora il Dall’Ara è sempre stata una bellissima ‘droga’, ma purtroppo a causa del lavoro ho sempre avuto poche occasioni di andarci. Persino mia moglie grazie a quella serata s’innamorò dell’atmosfera dello stadio, mentre non sono mai riuscito a farla appassionare davvero al calcio».

4) Dove guardi abitualmente le partite? «Praticamente da sempre in TV. Ho viaggiato il mondo per lavoro e fino all’avvento di Internet è stato difficile, poi quindici anni fa mi sono trasferito stabilmente negli States ed è diventato tutto più facile».

5) Sei o sei stato abbonato? «Purtroppo no, ma ogni anno per sostenere la società faccio grandi acquisti al BFC Store per me e mia figlia!».

6) Segui la squadra anche in trasferta? «Magari, avrei sempre voluto provare l’esperienza di una trasferta, ma temo che dovrò aspettare la pensione…».

7) Il tuo giocatore preferito del BFC di oggi. «Marko Arnautovic: è forte, ha carisma e passione».

8) Il tuo giocatore preferito del BFC di sempre. «Julio ‘El Jardinero’ Cruz fu amore a prima vista!».

9) Il tuo allenatore preferito del BFC di sempre. «Carlo Mazzone, ‘Sor Carlé’, per il carattere e la passione che metteva in tutto».

10) La cessione che ti ha fatto soffrire di più. «Cruz all’Inter, m’infuriai come una pantera!».

11) Hai la possibilità di portare un fuoriclasse a Bologna: chi scegli? «Thomas Müller. Che coppia sarebbe con ‘Markone’ nostro…».

12) Hai la possibilità di portare un allenatore top a Bologna: chi scegli? «Jurgen ‘Cavallo Pazzo’ Klopp, anche se Motta mi sta piacendo molto».

13) Qual è la maglia del BFC che possiedi a cui sei più affezionato? «Tra le tante ne devo scegliere due: quella del 1998 personalizzata col mio numero 4 e il nick ‘Milkovic’ e quella autografata da Diamanti appesa in bella mostra nel mio ufficio».

14) La gioia più grande provata da tifoso. «La promozione in Serie A del 2015: ho rischiato il divorzio per le urla…».

15) La delusione più grande provata da tifoso. «L’eliminazione in semifinale di Coppa UEFA contro il Marsiglia nel 1999, rimasi talmente frastornato che vagai per più un’ora in cerca della mia auto… Rimane ancora adesso una partita impressa nella mente in maniera assolutamente indelebile, come tutti i ricordi importanti della nostra vita».

16) Quale derby o sfida ‘senti’ di più? «Ecco, qua faccio fatica a non usare delle brutte parole: sempre e comunque la sfida contro la Juventus».

17) Che piazzamento credi otterrà la squadra in questa stagione? «Ottavo posto».

18) Il Bologna fra cinque anni sarà…? «Fortissimo!».

19) Cosa rappresenta per te Zerocinquantuno? «Zerocinquantuno è la mia casa rossoblù lontano da casa, il posto perfetto dove tenermi aggiornato e confrontarmi con altri tifosi. Non c’è partita che io non guardi senza avere a fianco il cellulare aperto su ZO!».

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Foto: Getty Images (via OneFootball)

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