Le 19(09) domande: Mauro 'toro-1909' Torelli

Le 19(09) domande: Mauro ‘toro-1909’ Torelli

Tempo di Lettura: 3 minuti

Nome: Mauro
Cognome: Torelli
Età: 77
Residenza: Luzzara (RE)
Nickname: toro-1909
Numero ZO Card: 17

1) Quando hai iniziato a tifare Bologna? «Nel 1952, quando lasciai Guastalla per trasferirmi a Montegrino Valtravaglia, un piccolissimo paese sul lago Maggiore, in provincia di Varese. Quell’anno frequentavo le scuole elementari ed ero l’unico emiliano della 1^ classe: i miei compagni si dividevano fra interisti, milanisti, varesini e sicuramente qualche juventino. Avevo 7 anni, abitavo a 200 km di distanza da Bologna, non c’erano mezzi di informazione quali giornali, radio o TV e di fatto non potevo nemmeno essere certo che esistesse realmente la squadra ‘Bologna’, eppure la sostenevo con convinzione ed animo. E che animo! Divenni campanilista, e la rivalità che si creò fra me e i miei compagni fu il piacevole principale responsabile del mio amore sportivo per quel Bologna ‘inventato’. Venni deriso per i seguenti quattro anni delle elementari, ma anche solo contro tutti mi sentivo più che mai rossoblù».

2) Chi ti ha trasmesso la fede calcistica rossoblù? «Nessuno. Come dicevo, il mio amore sportivo per il Bologna è nato per caso, diciamo per rivalità nei confronti dei coetanei compagni di banco. Tornato poi alla mia terra, la bassa reggiana, furono mio padre Rotildo (un uomo eccezionale) e mia sorella Anna a rafforzare il mio tifo rossoblù. Figuratevi a quel punto che sorpresa fu per me venire a sapere delle imprese del grande Bologna, e che gioia provai!».

3) Raccontaci la tua prima volta allo stadio. «La prima partita del Bologna alla quale ho assistito è stata al Dall’Ara, se non erro era il 1973: Bologna-Inter 1-0, rete di Savoldi. Se non me la sono fatta sotto è stato solo per miracolo».

4) Dove guardi abitualmente le partite? «Con l’amico ‘Am-090’ a casa di un altro mio carissimo amico rossoblù, ‘Chico’. Lui conosce il Bologna come le proprie tasche e ha una fede indescrivibile, è come se scendesse in campo insieme alla squadra e ricoprisse tutti i ruoli. Ha il BFC nel sangue da ben 80 anni! Vi lascio due esempi della sua fede: mentre guardiamo la partita non ci è concesso parlare, si può discutere solo durante l’intervallo, inoltre sua moglie non gli permette di tenere vicino il telecomando perché è già successo che lo abbia scagliato contro una parete».

5) Sei o sei stato abbonato? «Mai stato abbonato, per un motivo o per un altro non me lo sono mai potuto permettere. L’abbonamento al BFC è sempre stato un mio sogno, ma le esigenze famigliari hanno avuto il giusto sopravvento sui ‘capricci’ sportivi».

6) Segui la squadra anche in trasferta? «Vi dirò: sono stato un arbitro della Federazione per un quinquennio e in quel periodo ho potuto seguire il Bologna gratuitamente ovunque giocasse. Oltre che al Dall’Ara sono stato a San Siro, al Bentegodi, al Mirabello, al Franchi, al Martelli, al Tardini e in altri stadi ancora che adesso non ricordo: mannaggia, è l’età. L’ultima partita in trasferta l’ho vista a Varese con gli amici ‘Sbirola’ e ‘Lagomaggiore’: in quell’occasione ho conosciuto il grande Nino ‘Deponti’, altro nostro forumista».

7) Il tuo giocatore preferito del BFC di oggi. «Nicolas Dominguez».

8) Il tuo giocatore preferito del BFC di sempre. «Gaston Ramirez».

9) Il tuo allenatore preferito del BFC di sempre. «Luigi Maifredi, per la sua mentalità, la sua simpatia, il suo gioco che faceva divertire tutti: calciatori, dirigenti, tifosi e perché no, anche la stampa».

10) La cessione che ti ha fatto soffrire di più. «Cruz all’Inter. Ma com’è stato possibile privarsi di un talento simile?».

11) Hai la possibilità di portare un fuoriclasse a Bologna: chi scegli? «Kylian Mbappé».

12) Hai la possibilità di portare un allenatore top a Bologna: chi scegli? «Carlo Ancelotti».

13) Qual è la maglia del BFC che possiedi a cui sei più affezionato? «Purtroppo non ne ho».

14) La gioia più grande provata da tifoso. «I due gol di Di Vaio alla Juve il 26 febbraio 2011».

15) La delusione più grande provata da tifoso. «L’acquisto di Hugo Rubio (‘il Passero delle Ande’) preferito a Ivan Zamorano (‘El Terible’ o ‘l’Elicottero’)».

16) Quale derby o sfida ‘senti’ di più? «Non c’è derby o sfida che tenga: tutte. Per me è sempre ‘Bologna vs le altre’».

17) Che piazzamento credi otterrà la squadra in questa stagione? «Nono-decimo posto, e vorrei tanto che la mia previsione risultasse pessimistica».

18) Il Bologna fra cinque anni sarà…? «Fra le prime quattro-cinque del campionato, e vi dirò di più: sarà una delle squadre più amate d’Italia. Parlo dell’Italia che conta, quella onesta e genuina: insomma, l’Italia degli intenditori del vero, onesto e fantastico gioco del calcio».

19) Cosa rappresenta per te Zerocinquantuno? «Eh no! A questa domanda non rispondo. Per me parlano quindici anni di presenza, pari a 5.475 giorni, bisestili compresi, senza contare poi la marea di amici che ho conosciuto e mi dimostrano una stima e un affetto e che contraccambio affettuosamente tramite queste righe della rubrica Le 19(09) domande. Grazie, Mauro».

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Foto: Getty Images (via OneFootball)

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