Arnautovic e Orsolini spreconi, Medel giganteggia e cerca pure il gol. Grave dormita di Hickey sul gol di Cissé, cambi tardivi di Mihajlovic

Arnautovic e Orsolini spreconi, Medel giganteggia e cerca pure il gol. Grave dormita di Hickey sul gol di Cissé, cambi tardivi di Mihajlovic

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Skorupski 6 – Scalvini lo grazia colpendo il palo, buoni i riflessi su Muriel da distanza ravvicinata, incolpevole sul gol di Cissé.

Soumaoro 6,5 – Periodo di buona forma per il francese, che presidia la sua zona con interventi puliti ed efficaci.
Medel 7,5 – Esce tra gli applausi e sono meritatissimi: non solo per la rovesciata e la staffilata con cui cerca il gol, ma soprattutto per l’ardimento con cui chiude ogni pertugio, finché può, agli attaccanti atalantini.
Theate 6 – Una chiusura provvidenziale su Pessina al 17′. Sul gol assume una posizione un po’ larga e non accortissima nei confronti di Cissé, ma la colpa principale è di Hickey che non sale con la linea e tiene in gioco il classe 2003.

De Silvestri 5,5 – Graziato per un gomitata che dovrebbe costargli rigore e forse rosso su Pezzella (che forse perde pure un dente nell’impatto), difende con ordine ma spinge molto poco.
Schouten 6 – Qualche errore in disimpegno, dovuto a letture affrettate, ma nel complesso una prestazione da sufficienza piena.
Svanberg 6 – Più pimpante rispetto alle ultime uscite, sventaglia buoni palloni e cerca anche la conclusione dalla distanza.
Hickey 5 – Un errore di lettura può sempre starci, ma se avviene all’82’ e decide la partita diventa peccato mortale: la sua dormita tiene in gioco Cissé, che al debutto in Serie A trova subito il gol della vita.

Soriano 6 – Nel primo tempo ispira buoni palloni nella posizione di trequartista a tutto campo. Cala alla distanza, per eccesso di dispendio energetico.

Orsolini 5,5 – Sul voto pesa come un macigno il gol sbagliato nel primo tempo: bravo a liberarsi di Demiral, calcia addosso a Musso. Nella ripresa, invece, chiama il portiere argentino ad una bella parata con un destro volante dal limite.
Arnautovic 5,5 – Un attaccante del suo peso non può sbagliare due delle più limpide occasioni del match, considerata anche la scarsa frequenza con cui il Bologna arriva in zona gol. Quella a tu per tu con Musso, in particolare, viene sprecata nel peggiore dei modi, con uno scavino sul secondo palo che nemmeno lambisce il legno.

Barrow (42′ st) s.v. – Quando entri all’87’ col compito di pareggiare in extremis (e non lo fai), di cosa puoi essere incolpato?
Kasius (42′ st) s.v. – L’impressione è che la sua vivacità e il suo dinamismo possano tornare utili: inserirlo prima no?
Vignato (42′ st) s.v. – Idem come sopra: Sinisa, perché così tardi?
Dijks (50′ st) s.v. – Entra al quinto dei nove minuti di recupero senza cambiare alcunché.
Falcinelli (50′ st) s.v. – Solo un cameo nel disperato tentativo finale di recuperare il risultato.

Mihajlovic 5,5 – La prepara bene e la perde per un errore individuale. Ma i cambi troppo tardivi, solo a gol incassato, fanno storcere il naso. Una vittoria avrebbe potuto allontanare gli spettri di un cambio tecnico. Questo tipo di sconfitta, sotto gli occhi di Saputo, non fa che rintuzzare le voci di divorzio.

Arbitro Maresca e assistenti 5,5 – Direzione nel complesso buona da parte di Maresca ma, bisogna ammetterlo, all’Atalanta manca un rigore abbastanza netto (gomitata di De Silvestri a Pezzella). Il VAR, per una volta, dorme in favore dei rossoblù.

Luca Baccolini

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