Bologna da applausi ma manca sempre qualcosa. La Penna, non ci siamo

Bologna da applausi ma manca sempre qualcosa. La Penna, non ci siamo

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Skorupski 6 – Un paio di buonissimi interventi, mischiati a ingenuità clamorose, come un rinvio sbilenco e un alleggerimento che si trasforma in assist per Lautaro. Non ancora pienamente affidabile.

Mbaye 5,5 – Complice dell’episodio in cui Lautaro si guadagna il rigore. Con più decisione avrebbe spazzato via l’area senza indurre Orsolini al fallo che costa la partita. Macchia una bella prestazione.
Danilo 6,5 – Se il Bologna resiste per più di un’ora è soprattutto merito del brasiliano. Il suo ritorno da titolare dimostra la sua imprescindibilità.
Bani 6 – Tiene botta nel primo tempo, chiudendo tutti i varchi al colosso Lukaku. Incolpevole sui gol.
Krejci 6 – Terzino applicato, tarpa le ali a Lazaro e gioca con una cattiveria ai nostri occhi inedita. Bravo Mihajlovic a reinventarlo in quella posizione.

Poli 6,5 – Finché lui è in campo, il Bologna non prende gol. Il solito capitano coraggioso e infaticabile.
Svanberg 6,5 – La miglior partita dello svedese a quando veste rossoblù. Serve la palla decisiva a Soriano, sbroglia parecchie situazioni intricate e si propone con puntualità in fase offensiva.

Orsolini 4,5 – Il fallo – o presunto tale – su Lautaro, ormai lontano dal pallone, è di un’insulsaggine con pochi precedenti, che corona mestamente una partita comunque da insufficienza piena.
Soriano 6,5 – Un bell’assolo, contro l’allenatore che lo fece debuttare in Nazionale. Ma è un gol inutile, vanificato dalla solita dabbenaggine difensiva.
Sansone 5,5 –
Tanto fumo e poco arrosto. Cala nella ripresa, dopo un primo tempo volitivo e nulla più. Deve ancora trovare il modo di rendersi utili sui calci di punizione.

Palacio 5,5 – Proprio contro il suo passato si spegne. O meglio: incide meno del solito. Perché la corsa, la generosità e la voglia ci sono sempre.

Medel (27′ st) 5,5 – Il suo ingresso in campo toglie paradossalmente quantità e qualità rispetto a Poli. Ancora opaco dopo tre turni di stop.
Dzemaili (31′ st) s.v. – Un paio di palloni recuperati e un tiro dalla distanza sporcato in corner.
Santander (39′ st) 5,5 – Ancora da subentrante, prova il miracolo di rimontare lo svantaggio nei minuti finali, ma si agita invano.

Mihajlovic e collaboratori 6 – La solita gara di impegno e trame interessanti vanificata da ingenuità individuali, oltre che dalle rivedibili decisioni dell’arbitro. È la quarta partita in cui il Bologna passa in vantaggio senza poi prendersi la vittoria, e i punti lasciati per strada cominciano ad essere tanti.

Arbitro La Penna e assistenti 5 – Male. Un probabile rigore non concesso su Palacio e troppi fischi a favore dell’Inter, poi un regalo sul tocchettino di Orsolini ai danni di Lautaro, che proprio al 90′ si lascia cadere come se avesse subito una scarica di corrente a 220 volt.

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Foto: Damiano Fiorentini