Le mani di Skorupski sul gran punto del Meazza, ma i voti positivi sono tanti: Medel domina, Schouten è ovunque, Aebischer promosso

Le mani di Skorupski sul gran punto del Meazza, ma i voti positivi sono tanti: Medel domina, Schouten è ovunque, Aebischer promosso

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Skorupski 7,5 – Stasera non lascia passare nulla: reattivo e attento su tutte le conclusioni, si esalta sui colpi di testa di Giroud e Rebic e respinge un tiro di Leao con una bella parata di piede in stile calcio a 5.

Soumaoro 7 – Roccia inscalfibile, non sbaglia praticamente nulla e chiude ogni porta in faccia ai rossoneri.
Medel 7 – Esce frastornato e insanguinato dopo l’ennesima prestazione da califfo.
Theate 6,5 – Soffre su un paio di duelli aerei con Giroud e al 61′ apre un pericoloso corridoio a Calabria accorciando troppo sul portatore di palla, ma se il Bologna mantiene la porta inviolata al Meazza è anche merito suo.

Hickey 6,5 – Prova intraprendente sulla fascia destra, davanti a Theo Hernandez, ma sappiamo bene che lo scozzese non conosce timori reverenziali. Da un sua ‘scucchiaiata’ al 5′ nasce una delle chance più ghiotte per i rossoblù, ma Dijks non valorizza l’assist.
Aebischer 6,5 – Due conclusioni troppo deboli per impensierire Maignan, ma è incoraggiante vederlo battagliare e smistare ottimi palloni fino al 98′ a San Siro, dopo che nei primi mesi italiani aveva raccolto solo alcuni spezzoni di gara.
Schouten 7 – Sempre nel posto giusto al momento giusto, che sia sulla mediana a riciclare palloni o dentro l’area ad aiutare i difensori: lavatrice modello deluxe.
Svanberg 6,5 – Serata da mezzala pura, ribadendo di avere nel repertorio sia la qualità che la quantità. Gioca con grande personalità e non disdegna gli inserimenti offensivi, generando diverse situazioni pericolose.
Dijks 6,5 – Lampi del vero ‘Trattore’, finalmente, all’interno di un match solido, intelligente e sostanzialmente privo di errori.

Barrow 6 – Un buon primo tempo, sempre nel vivo della manovra rossoblù, tra appoggi semplici e sventagliate ambiziose. E poi quel tiro favoloso al 26′, con miracolo di Maignan. Nella ripresa parte più piano e poi si infortuna, lasciando spazio a Orsolini.
Arnautovic 6 – Una sua classica partita: alcuni colpi di tacco stucchevoli alternati a invenzioni brillanti, sportellate coi difensori e qualche palla persa. Per gli spazi che crea e le sponde che assicura, lottando su ogni pallone, sembra sempre essere un po’ troppo solo. E a volte fatica a nascondere la frustrazione.

Orsolini (15′ st) 5,5 – Ingresso così così: butta via molti dei palloni che tocca e non riesce né a sostenere Arnautovic né ad approfittare del lavoro sporco dell’austriaco.
Kasius (26′ st) 6 – Affronta senza paura Theo Hernandez tentando un paio di sgroppate, ma mette a disposizione la sua velocità soprattutto in copertura, ingaggiando un bel duello con Rafael Leao.
Soriano (26′ st) 6 – Venti e passa minuti di puro sacrificio e fase difensiva, cercando di chiudere tutti i varchi possibili.
Bonifazi (37′ st) 6 – Sostituisce il comandante Medel e svolge con attenzione l’ingrato compito di tenere d’occhio Ibrahimovic.
Mbaye (37′ st) 6 – Si piazza a sinistra e chi transita dalle sue parti non riesce mai a creare niente di pericoloso.

Mihajlovic e collaboratori 7 – Finalmente il Bologna torna ad approcciare una big col giusto piglio e mostrando quella resilienza tanto cara a Mihajlovic e staff, De Leo in primis (che l’aveva invocata ieri in conferenza stampa). I rossoblù si sono difesi con ordine invidiabile ma senza piantare le tende nella propria metà campo, bensì attendendo il Milan con l’obiettivo di ripartire, specie nel primo tempo. Un punto dal peso specifico notevole, per muovere la classifica ma in primis per il morale.

Arbitro Marinelli e assistenti 6,5 – Marinelli, in costante crescita, gestisce la gara con autorità, fischiando poco ed equamente e stroncando sul nascere le proteste (più che altro rossonere, a tratti stucchevoli). Eccessivi solo gli otto minuti di recupero finali.

Fabio Cassanelli

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