Lucumí e Freuler monumentali, Ferguson ancora decisivo. Positivo il ritorno tra i titolari di Skorupski, così come il rientro di Orsolini

Lucumí e Freuler monumentali, Ferguson ancora decisivo. Positivo il ritorno tra i titolari di Skorupski, così come il rientro di Orsolini

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I voti ai protagonisti di Bologna-Atalanta 1-0.

Skorupski 7 – Fondamentale con due uscite basse, costringe Lookman a tirare fuori dallo specchio e in seguito lo mura. Nella ripresa dice no a De Ketelaere e corona la ritrovata titolarità con l’ottavo clean sheet della squadra.

Posch 6,5 – Tiene sempre un ritmo un po’ compassato, lontano da quello per cui si era fatto ammirare l’anno scorso, ma offre un’altra prestazione autorevole contro una delle squadre più fastidiose e pericolose della Serie A.
Beukema 7 – Leader anche a livello comunicativo, guida e incita i compagni dall’inizio alla fine. Granitico e senza paura, regge ogni tipo di confronto, da quello fisico a quello in campo aperto, e ha praticamente sempre la meglio.
Calafiori 7 – Condizioni fisiche e mentale straripanti, sempre in anticipo o in controllo contro qualsiasi avversario (non semplici i duelli con un vivace De Ketelaere) e su qualunque campo.
Lucumí 7,5 – Si supponeva che sarebbe stato schierato come centrale, invece viene dirottato a sinistra per arginare Koopmeiners, e grazie alla sua qualità e intelligenza tattica gioca una partita sontuosa.

Freuler 7,5 – In mezzo ad una partita da sovrano del centrocampo, al 51′ salva persino un gol già fatto con un ripiegamento strepitoso. Se per anni ha fatto le fortune della squadra che oggi fronteggiava, un motivo ci sarà.

Ndoye 6 – Un primo tempo di corse e ripiegamenti difensivi. Su uno dei suoi tanti strappi il flessore lo tradisce, costringendolo ad alzare bandiera bianca.
Ferguson 7,5 – Fascia da capitano al braccio, suona la carica per tutta la gara e nel finale prima prende le misure con un mancino alto di poco, poi trova un altro gol decisivo e risolleva il BFC al quarto posto solitario in classifica.
Moro 6 – Fatica un po’ contro un centrocampo fisico come quello bergamasco, ma in un tempo trova comunque due belle invenzioni in area, entrambe di tacco.
Saelemaekers 6,5 – Le cose migliori le fa quando riesce a trovare combinazioni coi compagni. Da quando si è scrollato di dosso la voglia di incidere ad ogni costo con un colpo personale, gioca più sereno e questo si ripercuote positivamente sulla sua prestazione.

Zirkzee 6,5 – Un poeta coi tacchetti. Mai scelte banali, grinta da vendere, grande applicazione difensiva e una protezione del pallone da punta vecchio stampo. E fa sembrare tutto molto più semplice di quanto non sia.

Urbanski (45′ pt) 6 – Entra a freddo al posto di Ndoye ma ha la personalità per farlo. Interpreta il ruolo secondo le sue caratteristiche e dà un contributo non scontato per un diciannovenne.
Fabbian (1′ st) 6 – Calcia ogni volta che vede la porta e l’occasione migliore l’ha proprio lui, servito splendidamente da Zirkzee, ma spara altissimo: errore grave per uno col suo senso del gol. Gioca quasi da seconda punta e nel finale diventa a tutti gli effetti l’unico riferimento offensivo.
Orsolini (30′ st) 6,5 – Ritorna con un bel piglio dopo un mese di stop e dal suo sinistro esce il cross per l’incornata vincente di Ferguson. Rientro fondamentale, a maggior ragione se Ndoye sarà costretto ai box per un mesetto.
Aebischer (44′ st) s.v. – Ancora una volta, quando c’è da stringere i denti per ingrossare le fila a difesa della porta e del risultato, lui risponde presente.

Motta 8 – Ai punti l’Atalanta meriterebbe qualcosa in più, ma il suo Bologna è talmente in fiducia da resistere ad ogni fiammata avversaria e trovare anche il guizzo vincente come la più cinica delle big. Quarto posto difeso egregiamente e 2023 rossoblù che in ogni caso si chiuderà in zona Europa. Anche, se non soprattutto, grazie allo straordinario lavoro di Thiago.

Arbitro Rapuano e assistenti 6 – Manca l’espulsione a Gasperini, esagitato e inferocito col quarto uomo Massimi. Sulle decisioni di campo, invece, non si ravvisano grossi errori né episodi che possano far discutere.

Fabio Cassanelli

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Foto: Getty Images (via OneFootball)