Moro il migliore dei rossoblù, buono anche il rientro fra i pali di Ravaglia. Prima gioia italiana per Van Hooijdonk, rimandato Karlsson

Moro il migliore dei rossoblù, buono anche il rientro fra i pali di Ravaglia. Prima gioia italiana per Van Hooijdonk, rimandato Karlsson

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I voti ai protagonisti di Bologna-Hellas Verona 2-0.

Ravaglia 6,5 – Respinta sicura su Lazovic in avvio e parata plastica su Hongla a metà ripresa: si può riassumere cosi la serata positiva del portiere bolognese, la cui ultima apparizione da titolare in rossoblù risaliva al 17 maggio 2021, proprio contro il Verona.

Posch 6 – Titolarità ritrovata a distanza di oltre un mese: fisiologicamente non può che essere convalescente, scegliendo dunque la strada di una prova prudente.
Bonifazi 6 – Tra Reggio Emilia e stasera due prestazioni solide: oggi un banco di prova meno complesso, lui risponde comunque presente.
Calafiori 6 – Qualche piccola sbavatura in fase di costruzione di gioco nel primo tempo, ordinaria amministrazione nella ripresa.
Kristiansen 5,5 – Per poco, con un retropassaggio sbilenco, non entra nella storia del match dalla parte sbagliata: Cruz lo toglie dall’imbarazzo. Sulla sinistra si propone con costanza ma pecca un po’ d’imprecisione.

Aebischer 6 – L’infortunio di El Azzouzi lo costringe all’ennesima titolarità, ma in campo non deve strafare.
Moro 7 – Sblocca il punteggio con un bellissimo destro di forza e precisione: interessante vedere se riuscirà a riconquistare minuti anche in campionato, le sue caratteristiche in rosa sono quasi un unicum.

Ndoye 6,5 – I suoi strappi e le sue accelerazioni, specie nel secondo tempo, mandano in difficoltà la formazione gialloblù. Entra nell’azione del 2-0, ma la mira è ancora da migliorare.
Fabbian 6,5 – Costanti inserimenti a spaventare la retroguardia del Verona, con uno di questi propizia l’espulsione di Serdar al 73′. Nel finale sfiora la gioia personale.
Karlsson 5,5 – Le qualità individuali ci sono tutte, ma andranno messe al servizio della squadra. Il valore tecnico del giocatore è cosi importante da pensare che emergerà per forza nel corso dell’annata.

Van Hooijdonk 6,5 – Sembra faticare ad inserirsi nel canovaccio di Motta, e allora si mette in mostra con la specialità della casa, un tap-in da rapinatore d’area che fa scendere anzitempo i titoli di coda.

Freuler (19′ st) 6 – Staffetta tutta svizzera con Aebischer resa necessaria dall’indisponibilità di El Azzouzi: fa il suo.
Urbanski (19′ st) 6,5 – Velocità di pensiero ed esecuzione quando, battendo rapidamente una punizione, lancia Fabbian verso la porta e genera l’espulsione di Serdar.
Lykogiannis (31′ st) 6 – Il suo ingresso per gestire le rotazioni difensive ed evitare brutte sorprese nel pacchetto centrale già falcidiato dagli infortuni.
Corazza (32′ st) 6 – Ennesimo gettone per il classe 2004, quando ormai la partita non ha più molto da dire.

Motta 6,5 – Il massimo risultato col minimo sforzo, dando spazio a chi necessitava di mettere o rimettere minuti nelle gambe. Un pizzico di buona sorte in occasione del palo a porta vuota di Cruz, unico reale pericolo di una gara prima sbloccata e poi chiusa con padronanza. Forse, a voler cercare il pelo nell’uovo, un giro palla talvolta un po’ lento: in assenza di giocate forzate, il rischio è quello di risultare meno pericolosi o di poterlo essere principalmente a causa di errori degli avversari.

Arbitro Dionisi e assistenti 6 – Una gara molto semplice da gestire per il fischietto abruzzese: qualche cartellino giallo reso necessario dagli interventi scomposti ed irruenti degli scaligeri, poi la giusta espulsione con cui sanziona Serdar (peraltro già ammonito) nella ripresa.

Riccardo Rimondi

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Foto: Getty Images (via OneFootball)