Orsolini illude tutti con una magia, Dominguez va fino allo stremo. Binks convince, Arnautovic e Skorupski meno

Orsolini illude tutti con una magia, Dominguez va fino allo stremo. Binks convince, Arnautovic e Skorupski meno

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Skorupski 5,5 – Poco impegnato dagli avversari ma sicuro sia coi piedi che nelle uscite alte, al 93′ si fa trafiggere sul suo palo da Gaston Pereiro, complice una sfortunata deviazione di Theate.

Bonifazi 6 – Poco più di un’ora di gioco per ribadire che a tre si trova molto più a suo agio che a quattro, poi i crampi lo costringono ad alzare bandiera bianca.
Binks 6,5 – Difensore vecchio stile, a dispetto della giovane età, bada più alla sostanza che alla forma ma si dimostra sempre sul pezzo e non commette errori.
Theate 6 – Preciso e puntuale, ha anche l’occasione da gol migliore del primo tempo felsineo ma trova i guantoni di Cragno. Purtroppo nel finale non riesce ad arginare Pereiro e sporca il suo tiro quel tanto che basta per mettere fuori causa Skorupski.

Skov Olsen 6 – Troppo spesso rinunciatario ed è un peccato, perché quando ha il coraggio di saltare l’uomo crea sempre qualcosa di pericoloso, prendendosi il fallo (la punizione del gol di Orsolini se la conquista lui) o piazzando cross insidiosi. Peccato anche per quel colpo di testa all’81’, che con più cattiveria e mestiere poteva avere un’altra sorte.
Svanberg 6 – Fraseggia con qualità e contende tanti palloni ma si fa vedere meno del solito in zona offensiva, dove mancano i suoi guizzi e le insidie che può garantire, una su tutte i tiri dalla distanza.
Dominguez 6,5 – Il dinamismo, per ovvie ragioni, non è quello dei giorni migliori, ma anche quando la pila inizia a scaricarsi viene sorretto dall’intelligenza calcistica. Il pallone d’esterno che da fermo mette in testa a Skov Olsen è una vera meraviglia.
Soriano 6 – Sarà più sacrificato rispetto all’anno scorso, ma gli va riconosciuto il merito di non entrare mai in campo con lo spirito sbagliato. Si sporca le mani con il lavoro oscuro che gli viene richiesto ed esercita il suo ruolo da capitano tenendo a bada i compagni più elettrici.
Dijks 5,5 – Soffre parecchio i guizzi di Bellanova e nel primo tempo se lo perde colpevolmente davanti alla porta, venendo graziato dal palo. Prova spesso a metterla sul piano fisico, ma le difficoltà sono evidenti.

Orsolini 7 – Interpreta il ruolo di seconda punta svariando moltissimo su tutto il fronte d’attacco. Tratta male qualche pallone, poi però trova un gol meraviglioso (il terzo nelle ultime quattro partite) su punizione e si vede negare la gioia della doppietta solo da un grandissimo intervento di Cragno.
Arnautovic 5,5 – Offre la grinta del più rude dei mediani e i vezzi del più fumoso dei fantasisti ad una squadra che avrebbe bisogno del più pragmatico degli attaccanti.

De Silvestri (20′ st) 5,5 – Deve ricoprire un ruolo non suo e fatica un po’. Joao Pedro lo costringe ad un’ammonizione evitabile per un calciatore della sua esperienza.
Falcinelli (44′ st) s.v. – Dopo il reintegro in rosa per via dell’emergenza, un breve spezzone per salutare (con ogni probabilità) la maglia rossoblù.
Viola (48′ st) s.v. – Non aveva molti minuti nelle gambe, ma forse Sinisa avrebbe potuto farlo entrare prima per risparmiarne qualcuno a Dominguez, uscito dal campo esausto e acciaccato.

Mihajlovic 6 – I suoi ragazzi lottano con un’intensità stupefacente per quasi tutta la partita, ma dopo averla indirizzata bene non riescono a chiuderla e si fanno beffare da una delle squadre peggiori del campionato. Onore al mister per non essersi aggrappato ai tanti possibili alibi, più di così era difficile fare ma l’amarezza è comunque tanta.

Arbitro Ghersini e assistenti 6 – Fischia spesso, ma la partita è ‘maschia’ e se non lo facesse rischierebbe di perderne il controllo. Tiene il punto senza strafare, come un buon arbitro dovrebbe sempre riuscire a fare. Al 19′ giusto punire solo con l’ammonizione il fallo di Altare su Orsolini, visto il rientro di Carboni.

Fabio Cassanelli

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