22/12/2025
Luca Baccolini
OneFootball, Le pagelle

Ravaglia fa tutto benissimo fino al 57′, Heggem e Lucumí tengono botta. Da Orsolini gli unici guizzi, per Ferguson un errore che pesa

Tempo di Lettura: 3 minuti

I voti ai protagonisti di Napoli-Bologna 2-0.

Ravaglia 6 – Voto 8 per gli interventi micidiali e decisivi che non fanno inabissare ancor di più il Bologna. Voto 4 per la gestione del pallone al 57′, regalando malamente il 2-0 al Napoli. La media ci dice che le colpe per questa sconfitta vanno condivise e non addossate solo a lui.

Holm 5 – Troppi varchi aperti sul suo fianco, e non c’entra la stanchezza: la fascia di sua competenza è già un colabrodo al 10′. E anche al cross stasera non va granché meglio.
Heggem 6 – Rischia grosso su Hojlund lanciato a rete (e si becca un giallo che tende all’arancione). Però tiene sempre botta e risulta decisivo in almeno due circostanze. I gol non sono sua responsabilità diretta.
Lucumí 6 – Difende e aggredisce a tutto campo dall’inizio alla fine, in alcuni momenti soffre e in altri esce a testa alta. Sul pasticcio in occasione del raddoppio azzurro non ha colpe perché mai avrebbe dovuto essere servito, col rapace Neres appiccicato a lui.
Miranda 5 – Impalpabile in fase offensiva. E nel secondo tempo rischia di provocare il 3-0 lisciando un pallone in area, senza che Hojlund ne approfitti.

Ferguson 5 – Più facile concretizzare che sbagliare l’occasione per l’1-1 che Orsolini gli recapita sulla testa al 55′: errore che pesa tanto. Per il resto, una prova volitiva ma che a conti fatti non lascia alcun segno.
Pobega 5 – Molto poco coinvolto, molto poco incisivo, non trova mai i tempi per inserirsi come suo solito e di fatto si rende un ectoplasma per tutta la gara.

Orsolini 6 – La voglia e l’energia ci sono tutte e in fin dei conti gli unici guizzi del Bologna nascono da un paio di sue sortite. Alla premiazione è il più arrabbiato di tutti. E, a differenza di alcuni compagni, ha il buon gusto di non togliersi la medaglia.
Odgaard 5 – Chi l’ha visto? Il Napoli se lo divora, lì tra le linee, e Italiano lo lascia negli spogliatoi dopo 45 minuti di assoluta e non usuale inconsistenza.
Cambiaghi 5 – Lamenta una spinta in area di Rrahmani in avvio di partita, poi non si rende mai realmente pericoloso. E sulla rimessa laterale da cui nasce l’1-0 si lascia sfuggire Neres.

Castro 5 – Come non averlo. Un po’ perché la brillantezza non è quella dei giorni migliori, ma soprattutto perché viene tagliato fuori da qualsiasi rifornimento offensivo.

Moro (1′ st) 5 – Dal suo ingresso, al posto di Odgaard, la mediana non guadagna granché, se non la possibilità di far avanzare un po’ Ferguson. Che però, sottoporta, tradisce.
Dallinga (23′ st) 5 – Come neanche fosse entrato.
Rowe (23′ st) 5 – Vivacità vanificata da due conclusioni mancine una più brutta dell’altra.
Dominguez (35′ st) s.v. – Giusto una sgambata. Ma da qui in avanti, visto l’infortunio di Bernardeschi, ci sarà bisogno anche di lui.
Immobile (35′ st) s.v. – La squadra è arrivata in finale tramite un suo rigore. Cameo meritato, a dieci minuti più recupero dal termine, ma a partita ormai compromessa

Italiano 5,5 – Vincendo due trofei in sette mesi sarebbe andato oltre ogni più impensabile aspettativa. Bello comunque aver disputato, con merito, un’altra finale: sconfitta dolorosa ma non vergognosa che servirà di lezione per il futuro. La formazione iniziale sulla carta era ineccepibile, però l’energia rimasta nel serbatoio, complice il giorno di riposo in meno, era davvero poca. Grazie lo stesso.

Arbitro Colombo e assistenti 6,5 – Gara ottimamente amministrata dal fischietto comasco, sempre vicino all’azione. Bravo in particolare a non cadere nelle richieste di Hojlund, che al 44′ invoca l’espulsione di Heggem: non ci sono tutte le caratteristiche per parlare di chiara occasione da gol, dunque corretta l’ammonizione.

Luca Baccolini

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Foto: Yasser Bakhsh/Getty Images (via OneFootball)

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