Stagione appena all'inizio e già due sconfitte umilianti per il Bologna di Mihajlovic, il debuttante Theate l'unico a salvare la faccia

Stagione appena all’inizio e già due sconfitte umilianti per il Bologna di Mihajlovic, il debuttante Theate l’unico a salvare la faccia

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Skorupski 4,5 – Esce in maniera inspiegabile sul corner da cui arriva il 2-0 interista, è già in terra sul 3-0 di Barella e non chiude il suo palo sul 6-0. Anche un paio di belle parate, ma la serata resta di quelle da dimenticare.

De Silvestri 4,5 – Respinge un cross velenoso proprio sul piede di Barella, che d’istinto trova la porta e chiude la partita con un’ora d’anticipo.
Medel 4,5 – Lautaro gli piomba alle spalle come un rapace e sblocca il match dopo cinque minuti, incanalandola verso un fin troppo facile successo.
Bonifazi 4,5 – Nel bene o nel male, le sue sono prestazioni-fotocopia: chiusure puntuali e coraggiose sortite offensive alternate a preoccupanti blackout.
Hickey 4 – In evidente affanno contro la velocità e lo strapotere fisico di Dumfries, in occasione del vantaggio nerazzurro gli spalanca la strada lasciandogli mettere un cross che Lautaro deve solo spingere in porta.

Dominguez 5 – Finché il Bologna è in campo, garantisce quantomeno dinamismo e tempi di gioco.
Svanberg 5 – Costretto ad una gara sfibrante dalla pressione alta avversaria, prima di lasciare il campo a Vignato sfiora il gol del 3-1 con uno sfortunato colpo di testa che si spegne a lato.

Skov Olsen 4,5 – Parte bene ma dura pochissimo. Ennesima uscita opaca di un possibile astro che in rossoblù fatica maledettamente ad illuminarsi.
Soriano 5 – Uno dei suoi soliti velenosissimi inserimenti si infrange contro il guantone di Handanovic, unico squillo di una gara complicata.
Sansone 4,5 – Come Orsolini contro l’Atalanta e Arnautovic contro il Verona, si divora un’occasione troppo ghiotta per essere fallita. Ed è risaputo, certi errori nel calcio si pagano a caro prezzo.

Arnautovic 4,5 – Ingaggia la sua solita lotta contro l’intera retroguardia avversaria, ma per la prima volta da quando veste rossoblù non riesce a combinare nulla di nulla.

Dijks (11′ st) 5 – Sfortunato, fa il possibile per ostruire Dzeko in occasione del 5-0 ma il tiro del bosniaco gli passa beffardamente in mezzo alle gambe. A posteriori, scelta sbagliata non affidare a lui il duello con Dumfries.
Vignato (11′ st) 5 – Schierato nell’insolito ruolo di mediano, si perde presto in mezzo al nulla felsineo.
Barrow (11′ st) 5 – Un tiraccio a giro al limite dell’area che finisce alle stelle, qualche pallone trattato male e, se non altro, il cross per il gol di Theate.
Van Hooijdonk (24′ st) 5 – Riesce a malapena a toccare un paio di palloni.
Theate (29′ st) 6 – Un quarto d’ora per bagnare i piedi in Serie A in una partita già archiviata. Sembra essere un comunicatore carismatico e si toglie anche la soddisfazione di segnare il gol della bandiera, emozionandosi visibilmente.

Mihajlovic 4 – Per fortuna che sapeva come far male all’Inter… Il Bologna riesce anche a reagire alla doccia fredda dello svantaggio, poi crolla sull’uno-due di Skriniar e Barella e perde la fiducia faticosamente accumulata nelle prime tre uscite, capitolando fragorosamente nella ripresa. Rivedibili anche le scelte sui cambi: inutile infoltire il reparto offensivo a gara già chiusa, meglio puntellare la difesa ed evitare un’imbarcata che potrebbe lasciare delle scorie. E intanto in cinque gare stagionali siamo già a due figuracce…

Arbitro Ayroldi e assistenti 6 – I rossoblù invocano due rigori per fallo di mano, ma in entrambi i casi non sembra esserci nulla. Qualche dubbio in più, semmai, permane sull’azione che genera il corner del 2-0 interista, con Lautaro in posizione sospetta. La gestione dei cartellini non incide su un match del genere, ma potevano starci un altro paio di gialli ai danni dei padroni di casa.

Fabio Cassanelli

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