Svanberg implacabile, Orsolini concreto e pericoloso, Schouten insegna e combatte, Barrow fa gol ma attira le urla di Sinisa

Svanberg implacabile, Orsolini concreto e pericoloso, Schouten insegna e combatte, Barrow fa gol ma attira le urla di Sinisa

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Skorupski 6 – Al 18′ rinvia maldestramente su Nzola, e sembra il preludio di una partita sulle giostre di Gardaland. In realtà gestisce tutto con sufficiente freddezza, compreso un retropassaggio suicida di Soumaoro in avvio. Sul gol dello Spezia vede la palla all’ultimo ed è tradito dall’immobilismo dell’intera retroguardia.

De Silvestri 6 – Partita più che dignitosa, favorita dai movimenti in corsia di Orsolini. Presidia Gyasi come un’ombra, e dopo l’erroraccio che provoca il rigore anche Bastoni non è più un pericolo.
Danilo 6 – Meno sicuro del solito, il periodo di appannamento si vede da come gestisce frettolosamente certi palloni, ma nel complesso tiene saldo il reparto, spalleggiandosi con Soumaoro e facendosi forza con una mediana molto collaborativa.
Soumaoro 6 – Primo tempo in leggera confusione (retropassaggio di cui sopra e ammonizione ingenua), poi cresce in lucidità e affidabilità rendendo vane le scorribande di Nzola.
Dijks 6 – Le disposizione in campo dello Spezia, con una linea di difesa all’altezza del centrocampo, gli consentirebbe molta libertà. Non sempre ne approfitta, ma il suo mestiere si nota in quelle piccole situazioni in cui occorre più furbizia che tecnica.

Schouten 7 – Assicura classe alle trame di gioco, pressing costante sugli avversari e tenuta fisica. Indispensabile, e generoso nell’appoggiare a Barrow il pallone per il gol del 2-0.
Svanberg 7,5 – Doppietta, ovvero quarto e quinto gol stagionale (come Orsolini), ma oltre alle reti c’è un trattamento della palla sempre oscillante tra l’elegante e il magistrale, mai lezioso, sempre funzionale alla manovra. Saputo si alza in piedi per applaudirlo.

Orsolini 7 – Non segnava dal 7 febbraio (gol del 3-0 al Parma), il rigore lo porta al quinto centro stagionale. Sempre nel vivo del gioco e molto più concreto del solito, colpisce anche una traversa che fa sobbalzare i pochi presenti.
Soriano 6,5 – Meno in evidenza del solito, ma solo per modo di dire. La sua sola presenza assicura ordine ed equilibrio a tutta la trequarti, condizionando in positivo i movimenti dei vicini. E il filtrante per Schouten da cui nasce il 2-0 è sontuoso.
Barrow 6,5 – Gol e palo. Sinisa si arrabbia con lui dalla tribuna («parti Musa, cazzo!»), lui ogni tanto ascolta e ogni tanto no. Ma il suo sacrificio in fase di copertura è innegabile e prezioso.

Palacio 6 – Lento ormai in modo preoccupante, si divora almeno un paio di opportunità d’oro, ma svolge ugualmente un lavoro di fino come terminale e distributore di palloni. Quasi mai sprecati.

Dominguez (20′ st) 6 – Doveva partire titolare, invece Mihajlovic gli riserva un cameo a partita ormai chiusa o comunque in cassaforte. Gestisce comunque bene i palloni che transitano dai suoi piedi.
Sansone (20′ st) 6 – Entra al posto di Soriano, a corto d’ossigeno, e si colloca sull’esterno tentando iniziative personali quando ormai la partita langue sul risultato acquisito.
Mbaye (36′ st) s.v. – Pochi minuti per consentire la staffetta a De Silvestri e contenere gli ultimi guizzi spezzini.
Skov Olsen (36′ st) s.v. – Acciaccato e risparmiato dai ranghi dei titolari, entra al posto di Orsolini combattendo con inedita vivacità.
Antov (42′ st) s.v. – Quattro minuti per la gloria al posto di Dijks.

Mihajlovic e collaboratori 7 – Un quarto d’ora così così nell’approccio e nella qualità di gioco. Poi il regalo di Bastoni (fallo di mano in area) incardina la partita su altri destini, e nonostante la dormita sul gol di Ismajli ne viene fuori una vittoria bella e preziosa. Uno spettacolo nello spettacolo sentire le urla di Sinisa dalla tribuna, indirizzate a tutti senza distinzioni di ruolo.

Arbitro Piccinini e assistenti 6 – Match corretto e senza episodi particolarmente complessi da valutare. Netto il rigore per i rossoblù causato da un mani in area di Bastoni (ammonito nell’occasione), giusto il giallo a Soumaoro.

Luca Baccolini

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