Svanberg mattatore, Arnautovic sempre più leader. Skorupski determinante, difesa rocciosa, Barrow e Dominguez in costante crescita

Svanberg mattatore, Arnautovic sempre più leader. Skorupski determinante, difesa rocciosa, Barrow e Dominguez in costante crescita

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Skorupski 7,5 – Nel primo tempo è insuperabile: Ekdal, Caputo e Candreva gli rimbalzano addosso e la Sampdoria sembra non poter segnare. Sicuro in ogni intervento, alla fine Thorsby riesce a bucarlo, ma questo non toglie niente alla sua ottima prestazione.

Soumaoro 7 – A volte si sgancia e con personalità si traveste da esterno alto, nel secondo tempo si occupa della prima impostazione e dalle sue parti non passa neanche l’aria.
Medel 7 – Per lui la stazza degli avversari è indifferente, battaglia senza sosta sia coi marcantoni che coi brevilinei. Negli ultimi minuti avanza di posizione e ne ha ancora più di tutti gli altri, insegue ogni doriano e aiuta i compagni a rifiatare nei frangenti decisivi del match.
Theate 7 – Affronta ogni gara con lo stesso piglio e si rende sempre protagonista in un paio di episodi importanti. Oggi prima sfiora il terzo gol stagionale, stavolta di piede, poi nel finale chiude Caputo in campo aperto ed esulta come se avesse segnato.

De Silvestri 6 – Uno dei tanti ex di giornata gioca solo un tempo per una noia ai flessori della coscia destra, ma lo fa con ordine e lucidità.
Dominguez 7 – Come spesso gli succede, chiude in crescendo. Ottimo secondo tempo, impreziosito dall’intuizione di tacco per Soriano che spalanca al numero 21 la possibilità di trovare Svanberg per il temporaneo 0-1.
Svanberg 8 – Cerca il gol della domenica al volo su calcio d’angolo di Barrow, quindi trova quello del vantaggio e serve l’assist decisivo ad Arnautovic. Il tutto dentro ad una gara che è un perfetto mix di quantità e qualità.
Hickey 6,5 – Il nuovo ruolo gli piace e lo fa sentire più sicuro: ennesima risposta di personalità dopo un inizio di stagione traballante.

Soriano 6,5 – Yoshida gli mura a pochi metri dalla riga di porta il primo gol in campionato, Askildsen fa all’incirca lo stesso (il pallone sarebbe finito fuori), ma oggi è più coinvolto nella manovra e riesce pure a trovare il secondo assist nelle ultime tre partite.
Barrow 7 – In grande condizione: corsa, grinta, passaggi al bacio, tiri pericolosi e un’ottima intesa col compagno di reparto (testimoniata anche da un festoso abbraccio a fine partita). Completamente ritrovato dopo aver smaltito le scorie del COVID.

Arnautovic 7,5 – Nel primo tempo scalda i guantoni di Audero, nel secondo gela gli entusiasmi avversari riportando immediatamente avanti i suoi con un preciso colpo di testa. Secondo gol nel giro di una settimana, sesto in totale e il solito lavoro sporco per la squadra: semplicemente insostituibile.

Skov Olsen (1′ st) 6,5 – Ha ben altre caratteristiche, ma si applica in copertura con grande spirito di sacrificio. Un minuto prima del 90′ potrebbe chiuderla anzitempo, ma Audero si supera.
Sansone (31′ st) 6 – Nel finale tenta una meravigliosa serpentina per arrivare in porta: come altre volte gli manca ‘solo’ la conclusione, ma dimostra comunque di essere in un buon momento.
Binks (38′ st) s.v. – Nessuna sbavatura, entra in una fase piuttosto delicata e si dimostra all’altezza della situazione.
Mbaye (38′ st) s.v. – Rinforza le fila di una retroguardia che negli ultimi minuti è chiamata a stringere i denti.
Van Hooijdonk (46′ st) s.v. – Resta solo soletto nella metà campo blucerchiata e fa il possibile per rallentare le fasi iniziali degli ultimi assalti avversari.

Mihajlovic 8 – Uno dei migliori Bologna della sua intera gestione, partita evidentemente preparata alla perfezione e interpretata ancora meglio, sia sul piano del gioco che del temperamento. Nuovo assetto, certo, ma settimana dopo settimana questa squadra comincia a ricordare quella che Sinisa raccolse in zona retrocessione e riuscì a condurre fino al decimo posto. Ora, manco a dirlo, serve ulteriore continuità.

Arbitro Manganiello e assistenti 6 – Sampdoria molto fallosa e graziata in qualche situazione di troppo (Thorsby mai ammonito è abbastanza incredibile), ma nel complesso una direzione di gara equa e senza errori davvero significativi.

Fabio Cassanelli

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