Vignato e Dominguez danno una scossa che dura poco, Hickey e Tomiyasu faticano, Barrow da ‘terzino’ non serve

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Skorupski 6 – Tutto sommato, tre gol subiti non dicono nulla di una partita in cui salva o rimanda l’esito del risultato il più avanti possibile, come quando chiude su Lukaku lanciato a rete. Sul 3-1 di Hakimi intuisce ma si fa piegare le mani.

Medel 6 – Schierato nella difesa a tre negata alla vigilia ma confermatissima sul campo, fronteggia spesso Lukaku e gli chiude molti spiragli. Infatti il belga deve bussare ad altre porte per far male.
Danilo 5,5 – Non riesce a reggere l’urto interista. E se il suo ruolo è anche quello di fare da chioccia ai più giovani, stasera lo fallisce.
Tomiyasu 5 – Il 2-0 è quasi tutta colpa sua, perché lascia ad Hakimi facoltà di inserirsi, controllare il lancio di Brozovic e calciare. Calo di concentrazione letale, a filo d’intervallo. Sul primo gol di Lukaku, invece, ha l’attenuante della maglia tirata, che però il VAR non sanziona.

De Silvestri 6 – Largo a destra nel 3-4-1-2, si destreggia comunque con dignità, cercando di immolarsi quando deve tamponare le altrui dimenticanze.
Schouten 6 – Secondo le statistiche è il massimo recuperatore di palloni in Serie A. Questo significa star sempre dentro la manovra. Cosa che fa anche con l’Inter, rendendosi prezioso nello sviluppo della trama di gioco.
Svanberg 5,5 – Si proietta in attacco ma morde poco. E infatti Sinisa lo toglie, preferendogli Dominguez nell’ultima mezzora.
Hickey 5 – Retropassaggio suicida nel primo tempo, e in più la responsabilità della marcatura sbiadita sul vantaggio di Lukaku. Poi un cartellino giallo molto severo lo condiziona sulle scorribande di Hakimi. Serata no, a 18 anni e a San Siro può capitare.

Soriano 6 – Sul suggerimento al centro di Dominguez, piazza la zampata per l’assist a Vignato. In un modo o nell’altro è sempre decisivo in qualche episodio.

Barrow 5 – Spieghiamolo, questo cinque: quando ha la palla tra i piedi non ne combina quasi mai una giusta. Ma c’è un perché: le palle che lavora sono quasi sempre quelle di un terzino. Arriva a superare la metà campo quando è già stato braccato da tre uomini. Se li supera, ci sono comunque ancora 50 metri da fare. Usato così non serve a niente.
Palacio 6,5 – Ispira la manovra dell’1-2 e si danna in ogni zona del campo. L’Inter capisce subito come gioca e lo pressa forte. Ma lui una mano la dà sempre. E per questo finisce, quasi sempre, per essere il migliore dei suoi.

Dominguez (17′ st) 6,5 – Ingresso vivace, dal suo piede nascono il gol rossoblù e un’altra conclusione che impegna Handanovic.
Khailoti (17′ st) 5,5 – Debuttare in Serie A al Meazza non è cosa da poco. Ma alla prima marcatura concede spazio e libertà ad Hakimi, che ne approfitta per segnare il 3-1 finale. Ma Calabresi cos’ha fatto per non essere mai considerato?
Vignato (17′ st) 7 – Impatto strepitoso sulla partita: entra e all’improvviso il Bologna sembra aver recuperato idee e vivacità. Purtroppo dura poco l’effetto del suo gol.
Rabbi (33′ st) s.v. – Dopo l’esordio in Coppa Italia, anche quello in Serie A per il bolognese doc classe 2001. Personalità e qualche duello vinto di fisico, senza timori reverenziali.
Vergani (33′ st) s.v. – Il bomberino di Segrate debutta tra i grandi a San Siro contro la squadra che l’ha cresciuto. Emozione che non dimenticherà.

Mihajlovic 5,5 – Tuonare alla vigilia contro le talpe non è un buon servizio reso allo spogliatoio. In ogni caso, il suo Bologna palleggia molto (51% possesso dopo il primo tempo) e concretizza poco. Si accanisce su Barrow facendolo giocare sulla linea di difesa o quasi, indovina il cambio di Vignato, forse esagera un po’ con tre Primavera uno dopo l’altro.

Arbitro Valeri e assistenti 5,5 – Mezzo voto in meno a tutto il pacchetto arbitrale per la netta trattenuta di Lukaku che ostacola Tomiyasu in occasione dell’1-0, che poteva quantomeno essere rivista al VAR.

Luca Baccolini

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